Una nuova razza? Cosa ci spinge a modificare il proprio corpo naturale. KEN non riesce a vestirsi da solo, la sua "dignità di bambolotto" è assicurata. L'ambizione di essere svestito e rivestito, servito e giocato (giocando come una bambola, la sottile differenza) è assolta dalla mutazione chirurgica cui si è sottoposto e che gli rende il tipico movimento, inarticolato, rigido e innaturale, del pupazzo bello da manovrare;oltre iltravestitismo per fare spank!. Oltre il Bambolo di lattice gonfiabile in Fanta Flesh con pompetta e Kit di riparazione, un modellino ormai classico, semplice. La bambola ora è in carne ed ossa.
Per Orlan l'artista sarebbe stata oper(a)-azione. Re figurazione e auto –generazione.L'artista e l'Operazione, colei che modifica il proprio corpo astraendosi da genere e proprietà corporale: cavia di un sistema o modella di un mecenate dell'arte complice di sadismo, transitività dei generi e decostruzione, una congettura affascinante, per distruggere i concetti sterotipati della società odierna.
Per un "corpo naturale", vestirsi e svestirsi da solo, fino alla fine, nella maggiore e possibile autonomia, significa salute e persona con dignità.
Per il transumanesimo, spingere i limiti dell’essere umano, potenziando al massimo le capacità, l’intelligenza e la durata della vita, grazie al supporto della tecnologia più avanzata è: To be a machine, come robot, nel futuro
Ciao Misti, niente può dare il senso del vuoto più della tendenza attuale a preoccuparsi del contenitore senza alcuna cura del contenuto! Buona Domenica.
e si, caro Quivi, la decostruzione è soprattutto nei contenuti soppiantati da "scorrevoli" argomenti dursiani da D'Urso e la sciocchitudine devastante dell'audience di milioni di telespettatori che si addormentano alla prima pubblictà (e per fortuna)..
Deprimente. La negazione della teoria dell'evoluzione darwiniana e dell'homo sapiens!
Non male Raja, la versione indo-americana di M.I.A, oltre che più soft. Non l'avevi già postata? Buona domenica
Tornando a essere serio, ammesso che lo sia mai stato. Questo è un caso, direi, patologico. Si cerca di assomigliare a un oggetto industriale, probabilmente per qualche trauma subito durante l'infanzia. Quello che trovo più interessante e inquietante sono quelle persone che si fanno impiantare sul corpo meccanismi che agiscono con il cervello per migliorare o trasformare caratteristiche sensoriali o fisiche. Diventando in pratica dei cyborg. Ho visto una puntata di Report qualche settimana fa che parlava di questo argomento.
Ho sbagliato la punteggiatura all'inizio del commento. Temo che anch'io mi debba installare un software di correzione ortografica in un chip sottopelle o al limite imparare a rileggere il commento prima di pubblicarlo.
Potrebbe anche essere una forma - esasperata, traviata, patologica - di idealismo perfezionista...una ricerca di consenso oltre ogni giudizio soggettivo umano? Della serie: per quanto si possa mutare aspetto attraverso la chirurgia, ridefinendo in ogni minimo e più piccolo particolare un lineamento o un tratto del corpo, il risultato – se resta conforme alle leggi fisiche di un corpo umano - per quanto "migliorato" (e sia chiaro presumibilmente, non effettivamente) può essere comunque soggetto all’insindacabilità di un gusto individuale; mentre ricorrendo ad un modello che diventa “oltre umano”, forse si crede di poter aggirare l’ostacolo. Così, chi opta per questa estrema e nuova forma di “disumanizzazione” potrebbe essere spinto dalla ricerca di una perfezione incontestabile soprannaturale e da un illusorio consenso universale. Peccato che, nel tentativo – artificiale e artificioso – di diventare fisicamente, piuttosto che spiritualmente, simile ad un angelo, l’uomo non possa che sembrare, invece, sempre più grottesco e meno illimitato che mai…
P.S. per quanto riguarda Harbisson, l’uomo che ha creato una fusione tra il suo organismo e la cibernetica in modo da avere un nuovo tessuto neuronale che gli permette di percepire i colori attraverso un ulteriore senso, forse il caso è ancora differente e non penso si possa accomunare a situazioni come quelle che riguardano i bambolotti umani. Si legge, inoltre, che abbia anche donato estensioni cibernetiche a comunità di non vedenti ed ipovedenti e che abbia insegnato ai bambini a sviluppare il senso del colore, dichiarando, fra l’altro, che questo tipo di estensioni, considerate come prolungamenti e parti del corpo stesso e non già come strumenti, debbano pertanto essere esclusivamente donate e mai vendute.
...in più nel caso Harbisson c'è la serialità, la replicabilità di un sistema (utile), il bambolotto è persino un pezzo unico e non sappiamo nemmeno se in vendita o libero per donazioni!.. ah ah perdona lo scherno, ma qualche trauma arricchisce senz'altro la trama della storia di KenUmano:PP
Tenetevi gli uni accanto agli altri, ma non troppo vicini, così come le colonne del tempio si ergono a distanza, come il cipresso e la quercia non crescono l'uno all'ombra dell'altro