ÐEINAUTI
Solo in quanto gli uomini riescono ad offrire ebbrezza agli Dèi possono pretendere di attrarli sulla terra
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Post n°2415 pubblicato il 12 Giugno 2021 da misteropagano
Stilata, Unica innamorata da illo tempore delle clematidi di montagna - come i gigli di san giovanni - iris , peonie, rose antiche e allium. Rotolando idealmente sopra e sotto e ogni spazio mentale Oltrepassante continuamente i confini, in una declinazione positiva dei limiti, in una determinata volontà di comprendere, includo nel Manifesto del Mistero: ogni attività di pensiero e gioco creativo, anche ironico singolarmente ideato purché sia formulato dalla gioia della scoperta che sottostà all'intuizione, della condivisione e della ricerca, come esecuzione di una idea col divieto di banalità intesa come la resa volgare di atti anche semplici e quotidiani. Ovvero non immedesimato in un "immaginario inadeguato" manicheo, spreco di morale e tempo per l'umanità. Data la complessità del mistero,il mistero è anche respiro. L'unico mistero che nel Manifesto del Mistero si ha volontà di svelare è l'oscurantismo perverso dei giudizi gratuiti limitanti l'espressione dell'individuo. Nel caso si restituisce esattamente specchiato, l’amaro sapore dell’urto della banalità contro il livello M. Cover Zemrude: “L'altrove è uno specchio in negativo. Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà”, Italo. Stilla: In caso di spasmi alla lettura, scaricare l'Atto di Dolenza. La super APP del pentimento. Pensata su suggerimento di vaghi opinionisti che orientano l'autofustigazione sotto le stille del dramma interiore di ossimora inadeguatezza alla realtà del mistero. Chiosa finale: CruElla. M//⧸⎠
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Di Levità purtroppo ne è rimasta ben poca, né del piacere di comunicare e i suoi tentativi giacché inesorabilmente si avvia il contorto processo contrario insinuante vigilandiano e pubblicistico che si arrocca pretestuoso col suo bagaglio di rancore.
Così scorre il tempo nei dintorni, profuso d'impegno a discutere di svelamenti essenziali, frammisti a demolizioni, accanimento che a pensarlo fa anche ridere
Ma a presto Ele, ugualmente e también alla prossima Luna, e i falò:*
Perciò trovo afferente la tua riflessione, come quella battaglia che conduciamo senza onere di vittoria: Uscire dalle gabbie mentali, che rendono antropomorfi tutti i nostri pensieri.
Quanto all'altrove, la citazione è di Italo calvino in merito alla 'Città invisibile 'Zemrude in cui sottolinea, forse e avvisa che l'altrove, come Altro da noi è un limite per chi non sa cogliere le alterità.
Che poi "Tutto", il mondo dell'inizio e della fine sia "Mistero" - momenti di sospensione che racchiudono tutto il possibile che deve ancora accadere; o Lì dove hai la possibilità di vedere il pensiero che direzione prende, onda feconda e tante altre parentesi cui è possibile conversare all'infinito, qui al momento mi fermo:)
Per contro, figli di questi tempi sono coloro che non solo non hanno ricevuto insegnamenti, che non confidano nel bene intellettuale; che sono disposti a dare battaglia a tutto ciò che esula dal piccolo recinto di annichilimento in cui, chiusi e assoggettati ad ogni logica di potere, hanno ricevuto i loro imprinting.
Sembra come se il tempo - non tempo non riuscisse a sbrogliare tutto ciò e mettesse il nulla, a prova su ogni cammino... affinché, certamente, il passo non ceda: in quella ricerca soprattutto interiore, liberata dalle catene fisiche delle passioni (animali) e dalla volontà di potenza di un io sempre più piccolo moralmente. . Un saluto.
Allora mIT le cose del "mondo virtuale" non cambiano per i miei gusti, ma nemmeno per quelli che si divertono a fare le campagnucce anti qualcuno qualcosa dalla notte dei tempi; "Loro" sono precisamente quelli che hanno inventato il "loro"___^
Detto ciò, per i lettori più fedeli, ci tengo a precisare che in Olivo Greco, nella Silloge Albero del 2004, la parafrasi versi su quadernacci
al volgere della marea;non arricchisce il lessico, non sviluppa le capacità linguistico espressive del discente; non corrisponde al cantus "l'uomo che in solitudine scriverebbe interminabili pagine sul suo quadernaccio, oltre la profumosa linea dei sentori marini[quel tratto di mare che profuma di terra e quel tratto di terra che profuma di mare/dove avanza la seduzione del profumo dell'olivo ...]:l'uomo ammaliato dall'estivo fiore (ulivo) approda, pirata dei suoi stessi sogni [all'ombra di olivi carezzati da mari...]Comportarsi così, in altrui orticelli.. è proprio il modo loro
Buon fine settimanaM@M®^