ÐEINAUTI

Jung scriveva: la mia vita non è la vostra,quindi non vi posso insegnare nulla. Basterebbe già questo, ma noi non siamo Jung. "Ho atteso, ora non attendo più". Non credo che sia "vero" nè che tu abbia volontariamente atteso nè che ora non attendi più. Se "attesa" vi è stata essa è stata causata da ben altre ragioni, molte delle quali ignote e inconsce. E così accadrà anche per l'oggi e il domani. "Attendere" o "non attendere" non dipende da noi, anche se ci piace crederlo. Noi siamo abitati dal tempo universale, e con esso si ritorna da dove si è venuti. Mai si coniuga con sempre e troppo con poco, ma in nessun caso siamo noi i protagonisti della scelta. "Ogni è, è da sempre" perché "è fissato nell'essere" (direbbe Severino). La vita è la via, diceva Jung, per cui essa va vissuta così come ha la necessità di manifestarsi. Non è possibile vivere diversamente da come la vita di ognuno si manifesta. Anche i c.d. "cattivi" hanno la stessa dignità artistica dei c.d. "buoni" nel mondo di ciò che appare. Perciò Non so se ora hai smesso di attendere oppure dovrai attendere ancora, ma sarà solo la tua vita a deciderlo.