Ma come si fa...

CI RISIAMO!!!

Ha suscitato un vespaio la dichiarazione rilasciata dal Premier Silvio Berlusconi sull'ormai ben noto “caso Ruby”, la giovane marocchina per la quale il Presidente del Consiglio avrebbe messo una buona parola per l'affidamento della ragazza, allora minorenne.

Berlusconi, infatti, in visita al Salone Internazionale del ciclo e motociclo, ha rilasciato una dichiarazione che ormai, da ore, impazza come un tormentone su tutte le testate giornalistiche.

“Meglio essere appassionati di belle ragazze, che gay” ha detto il Premier per sdrammatizzare (?), con il suo solito humor, il caso mediatico (e giudiziario) che da giorni è al centro del dibattito giornalistico e popolare.

Come era immaginabile non sono tardate le reazioni e non provengono solo dalle associazioni omosessuali. Le critiche verso il senso dell'humorismo, forse un po' fuori luogo, del Premier, sarebbero arrivate anche dal Ministro Carfagna e da alcuni esponenti del Fli.

Ovviamente, anche la reazione di Nichi Vendola, non si è fatta attendere. Il Governatore della Puglia, infatti, ha affidato le sue parole ad una videolettera trasmessa su You Tube nella quale invita Silvio Berlusconi a dimettersi per dare una speranza ai giovani che, per lavorare, non vogliono andarsene dall'Italia e non vogliono prostituirsi. Con la pacatezza che lo contraddistingue, Vendola, esorta il Premier a smetterla con le barzellette sessiste, antisemite ed ora anche omofobe che non fanno ridere nessuno. Lo ha esortato a pensare che magari un figlio, un amico o un ministro, per paura avrebbero potuto non rivelargli la loro omosessualità e che, con la battuta che ha fatto, avrebbe potuto infliggere loro una gratuita sofferenza.

L'indignazione è stata condivisa anche dalla diva di oltreoceano Julienne Moore che, ospite a Roma al Festival del Cinema, ha definito l'infelice uscita del Premier come “un'espressione arcaica, infelice ed imbarazzante”.

Il Premier, dalla stessa sede, invita gli italiani a non leggere più i giornali poiché raccontano solo bugie. Ha parlato di una “tempesta di carta” scatenata dai giornali.

E se gli italiani, ascoltando le esortazioni del Premier, non leggessero più i giornali dove apprenderebbero le notizie? Si vuole un popolo bue ed ignorante?

Si tratta delle ennesime battute di spirito che verranno archiviate insieme alle altre del gaffeur Silvio Berlusconi, o questa volta ci sarà una reazione seria e decisa?

Se si può scherzare sui desaparsidos, o canzonare il Presidente degli USA sulla sua pelle abbronzata, cosa sarà mai un'innocente battutina sugli omosessuali?