Maestra Mecalatra clown, educazione e sogni da praticare |
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LETTERA AD UNA BAMBINA. (CREPET)
Vorrei che i tuoi Natali non fossero colmi di doni-segnali a volte sfacciati delle nostre assenze ma di attenzione. Vorrei che gli adulti che incontrerai fossero capaci di autorevolezza, fermi e coerenti: qualità dei più saggi. La coerenza, mi piacerebbe per te. E la consapevolezza che nel mondo in cui verrai esistono oltre alle regole le relazioni e che le une non sono meno necessarie delle altre, ma facce di una stessa luna presente. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a inseguire le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze più impreviste e spudorate; tutte, anche quelle che sanno di dolore. Mi piacerebbe che ti dicessero che la vita comprende la morte. Perché il dolore non è solo vuota perdita ma affettività, acquisizione oltre che sottrazione. La morte è un testimone che i migliori di noi lasciano ad altri nella convinzione che se ne possano giovare: così nasce il ricordo, la memoria più bella che è storia della nostra stessa identità. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a stare da sola, ti salverebbe la vita. Non dovrai rincorrere la mediocrità per riempire i vuoti, né pietire uno sguardo o un'ora d'amore. Impara a creare la vita dentro la tua vita e a riempirla di fantasia. Adora la tua inquietudine finché avrai forza e sorrisi, cerca di usarla per contaminare gli altri, sopratutto i più pavidi e vulnerabili. Dona loro il tuo vento intrepido, ascolta il loro silenzio per curiosità, rispetta anche la loro paura eccessiva. Mi piacerebbe che la persona che più ti amerà possa amare il tuo congedo come un marinaio che vede la sua vecchia barca allontanarsi e galleggiare sapiente lungo la linea dell'orizzonte. E tu allora porterai quell'amore sempre con te, nascosto nella tua tasca più intima. Paolo Crepet
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cum manus tra relazione, alterità e dono
Post n°11 pubblicato il 30 Aprile 2014 da charmelina78
un viaggio tra la relazione ( umana e professionale), l'alterità e il dono.. un viaggio scritto ma che continua e si evolve nelle esperienze quotidiane di nove donne che provano a cambiare i contesti in cui risiedono… Autori: Cervelli in onda. Presenta Tullia Bartolini. Argomenti del libro: Il viaggio della vita: la comunicazione e le sue tecniche di Luisa Palumbo Cambiare in verde di Gianna Volpe La clown terapia: una rivoluzione di universi possibili di Carmela D’antonio Teaching in progress Non solo leggere, scrivere e far di conto di Nella Napolitano Dalla parte degli anziani di Raffaela Letizia L’ approccio corporeo di Gaetana Iannelli Illusioni… d’amore: il lavoro con le donne vittime di violenza di genere” di Concetta Gallo Né alcol né droghe: una storia d’altri incontri possibili di Carmela Longo Abitare il cambiamento: del gioco d’azzardo... di tutto un po’ di Elisa Liberti Le tecniche del counseling integrato nella professione educativa: una sperimentazione nell’istituto penale minorile di Airola di Rosa Vieni Chi sono i “Cervelli in onda” Cervelli in onda è il nome, volutamente fantasioso, di un movimento di persone che intendono mettersi in rete per progettare percorsi di collaborazione e integrazione tra più professionalità e competenze, oltre che tra singoli e tra associazioni, sorto dal desiderio di trovare modi per stanare il diffuso disagio individuale e sociale sommerso. Tale gruppo è rigorosamente apartitico ed è nato nella Valle Telesina nell’ambito del volontariato e dell’impegno civico, frutto dell’esigenza di conoscersi, riconoscersi e creare rete, per fare proposte fattive sul territorio, senza dunque delegare tutto il lavoro sociale ai professionisti del settore. Ogni persona anche nel proprio piccolo fa volontariato ogni qual volta dà parte di sé (del proprio tempo, delle proprie risorse e capacità) in maniera spontanea e gratuita, secondo un orientamento solidaristico e volto alla tutela del bene comune. In questa logica tutti i cittadini costituiscono una risorsa unica e irripetibile del nostro territorio: vogliamo mettere in rete queste risorse, in una sorta di laboratorio permanente, in cui alla base ci siano princìpi quali l’accoglienza di ogni persona e/o associazione, la gratuità, il confronto e il dialogo basato sulla non violenza, l’umiltà di riconoscersi “parte di un tutto”, senza protagonismi, l’impegno costante per la tutela dell’ambiente, fisico e sociale in cui viviamo.(...) |
Inviato da: thuki
il 04/06/2014 alle 18:43
Inviato da: panpanpi
il 11/03/2014 alle 07:57
Inviato da: charmelina78
il 07/03/2014 alle 23:45
Inviato da: keida
il 20/02/2014 alle 21:26