MagoManuel

Venezia,3 Febbraio 2008 Silvan-La Grande Magia L’appuntamento era di quelli ai quali non si poteva assolutamente mancare, vedere Silvan esibirsi nella sua Venezia. Gli ultimi posti del teatro Goldoni rimasti vuoti vengono occupati qualche attimo prima dell’inizio dello spettacolo . L’inconfondibile “Sim Sala Bim” seguito dall’ introduzione pronunciata da Arnoldo Foà annuncia l’ingresso in scena di Silvan. Ha inizio La Grande Magia . “Ciao Venezia !”: il grande Silvan ringrazia i veneziani per essere accorsi numerosi e ci tiene a precisare che, più volte durante gli ultimi anni aveva ricevuto l’invito ad esibirsi nella sua città ma purtroppo ogni volta ha dovuto declinare le proposte per precedenti impegni . Un’ assistente viene divisa in otto parti e ricomposta con un gesto magico di Silvan che sfida l’impossibile e un declivio di cinque gradi del palcoscenico che tenta di ostacolare la ricomposizione della cassa. Alcune tra le più note grandi illusioni presentate anche di recente in televisione da Silvan sono ora sotto agli occhi attenti del pubblico: Le assistenti del mago poco a poco levitano a mezz’aria, sono oltrepassate da enormi tubi , grandi lame e spade acuminate … trasmigreranno da una poltrona all’altra alle estremità del palcoscenico. La famosa predizione sospesa all’interno di un tubo di cristallo conservato in un cofanetto chiuso con un lucchetto, coinvolge gli spettatori del Goldoni che immaginano per un istante di trascorrere una serata da sogno in un restaurant con una delle attrici preferite fin dai banchi di scuola. Sogno esattamente previsto da Silvan nella previsione scritta alle 11.25 di domenica 3 febbraio.. Il desiderio di ognuno di noi diventa realtà nelle mani di Silvan: alcuni foglietti di carta si trasformano istantaneamente in banconote , decine di monete appaiono dal nulla, tra i capelli, dietro le orecchie di alcuni spettatori portando in scena un’originalissima versione del classico ”Sogno dell’avaro” , che incanta anche i prestigiatori presenti. La neve stavolta cade “davvero” su Venezia, nei ricordi di Silvan bambino, toccando il cuore di molti presenti. Nelle mani di Silvan tutto è possibile: corde tagliate in più parti si fondono magicamente e diventano nuovamente un’unica corda, bicchieri sfidano la forza di gravità, pezzi di giornale si ricompongono grazie ad un soffio magico… Immancabili le manipolazioni di palline, candele e pipe, cavalli che il maestro dell’illusione presenta con ineguagliabile eleganza. Gli oggetti sembrano vivere di vita propria moltiplicandosi e passando di mano in mano scrutati dagli occhi del pubblico. Presenti anche molti bambini, che hanno seguito i movimenti osservando un rigoroso silenzio per oltre due ore. Un grande spettacolo magico in due tempi dove trovano spazio coreografie,giochi di luce,musiche ed effetti speciali il tutto sapientemente diretto dal figlio Stefano, insostituibile assistente di scena. In scena inoltre, altre cinque persone. La grande illusione della mummia fa scoppiare il teatro in un fragoroso applauso,quando,al termine dell’effetto, Silvan appare al centro della platea. Lo spettacolo termina con la manipolazione di 140 carte da gioco, eseguita come sempre alla perfezione . Gli interminabili applausi sono il tributo che il pubblico del teatro Goldoni, ,regala al Maestro che, commosso per la standing ovation ringrazia i veneziani portando una mano sul cuore. La sala ancora buia nasconde gli occhi lucidi di chi,come me non riesce a non lasciarsi trasportare da questa atmosfera.Anche questa è la Grande Magia. Una serata speciale che resterà per sempre nei miei ricordi. Manuel