MBA

il rosso ed il nero

Quando si commette uno sbaglio, e soprattutto riesci a capire che è uno sbaglio, ma non riesci a capire perché lo si è commesso, devi fermarti, essere consapevole che quello sbaglio ti può aver fatto perdere qualcosa di prezioso, capire perché hai sbagliato, e ricominicare o cominciare.

Credo che è quello che sto facendo, consapevole che le scuse non servono, consapevole che forse certe cose del passato non sono riuscite ad eliminarle, consapevole che certe cose le posso limare, ma se le annullo, allora mi rimane poco da dire, consapevole ceh non ho un abitudine pratica ad una vita di "coppia", anche se questo non significa stare assieme ad una persona.

Sto cercando le cause, avendo capito, che ho chiuso gli occhi, ho fatto finta di cose e problemi che avevo già individuato prima. Ho cercato di mandare tutto bene, eliminando, tagliando, evitando.

Ovviamente è stata una catastrofe. Mi sento in colpa, perché invece di dare gioia ho fatto solo incazzare, mi sento in colpa perché non sono riuscito ad ottenere quello che volevo, mi sento in colpa perché fingendo che andava tutto bene, non sono riuscito veramente a fare un passo avanti, verso l'altra persona.

certo, tutto questo non è avvenuto a livello logico, ma nel subconscio, ed è proprio li che scavi, e che trovi che sono due, i motivi.

La paura di far calpestare cose che per te sono care, il fatto che per evitare discussioni su argomenti tendenzialmente pericolosi, cerchi di evitarli.

Già, proprio io, sono stato così preso da tutto il sottile gioco di equilibri, eliminando aspettative, tensioni e moti dell'anima che potevano i soliti vecchi problemi, che così facendo, semplicemente, non sono stato io.

Perchè ne parlo ora e non ne ho parlato prima, perché ne parlo da solo e non con la persona interessata?

Perchè in primis al vero dialogo non sono mai stato abituato, ammesso che un vero dialogo, senza capire o accettare differenze, paure inconscie, illusioni, e cose non dette, sia possibile.

In secondo luogo, perchè ti illudi che stai imboccando la strada giusta, e se in passato ti sei agitato, hai straparlato, ed hai tirato fuori tutto, ora la strada giusta è starsene in un cantuccio ed aspettare il momento migliore, che magari non viene, perchè stai lì, vuoi dire una marea di cose, e non dici un cazzo, sentendo solo la marea dentro.

No, non sono innamorato della mia voce, ne credo di avere particolari problemi di relazioni (apparte un pò di mancanza di abitudine), credo di aver perso le parole, perchè in passato ritenute scomode, perchè forse le considero anch'io scomode, per paura.

Questa non è una giustificazione. Il solo fatto di aver badato ai miei di equlibri e basta, costituisce di per se una colpa che mi assumo.

Ed ora, mi trovo a chiedermi, qui, in questo momento, se a volte per non essere dannosi a qualcuno a cui si vuole bene, per non perdere la stima di una persona cara, che non può capire quello che hai dentro e con cui non riesci veramente a comunicare per le cicatrici lasciate da tutte le cose dette, se, non sia meglio fare un passo indietro.

Stavolta sono serio, e deciso a riprendermi ciò che ero, e cercare di venire incontro a qualcuno a cui voglio bene, non solo a parole, anche rinunciandoci, se è giusto.