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« Un anno dopo L'ArgentinaAspetta Primavera »

Incontro

Post n°137 pubblicato il 03 Febbraio 2008 da DerSpinne

Stasera ho incontrato una mia vecchia amica, era tanto tempo che non ci vedevamo. Ci siamo incontrati per caso in un pub.

Sarà che Febbraio è umido,sarà che è inverno, sarà che la malinconia ha un sapore così simile alla vaniglia. Oppure sarà semplicemente, che attraverso gli altri vedi vecchi specchi. Il te stesso che eri qualche anno fa, i tuoi sogni di allora, i tuoi desideri.

Un tempo eravamo amici. Poi nella vita, come a volte capita, ci si perde di vista. A dire il vero, a me lei, è sempre piaciuta. Non gliel'ho mai detto. Forse perchè qualche anno fa ero solo più coglione di adesso, o forse perché non c'è mai stata una vera occasione.

Nella vita si cresce a scarti, e forse sono più cresciuto dai trent'anni a questi miei 34 che nel decennio precedente. Forse ora assomiglio ad un abbozzo di quello che dovrebbe essere un uomo. Con qualche sogno accantonato, con qualche sogno ancora attuale. Con più esperienza, con più disillusione.
Qualcosa si perde, qualcosa si guadagna.

Mi ha raccontato del suo nuovo lavoro, del divorzio che ha avuto e del periodo che c'è stato con tutti i guai che questo tipo di esperienze ti lasciano sulla pelle. L'ho trovata bene. E' sempre una bella ragazza.

Mentre stavo li a parlare di me, dicendo più o meno le banalità che si dicono in questi casi, sentivo montarmi dentro qualcosa che sapeva di antico. Il tuono del ricordo, di quello che era e non è stato, il sapore dei sogni inappagati, la lenta malinconia dell'inevitabile, andare avanti, uscire, continuare, riniziare.

Le ho detto ciao e sono uscito, tornato a Febbraio, alle strade, agli amici che ti aspettano.

Tornando a casa, per le vie deserte e ricoperte di foglie morte, mi sono messo a canticchiare "Incontro" di Guccini. Mentre pensavo a tutte le facce conosciute e poi andate. Agli anni, che semplicemente, passano. E' cambiano tutto.

".. E pensavo, dondolato dal vagone
Cara amica, il tempo prende, il tempo da.
Noi corriamo sempre in una direzione,
ma qual sia e che senso abbia, chi lo sa.

Restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento
le luci, nel buio, intraviste da un treno.

siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa,
ed il cuore di simboli pieno"

 
 
 
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