Creato da terremalaspiniane il 25/04/2009

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La concimazione dell'uliveto

Parlando di concimazione di un uliveto a mio parere bisogna prima di iniziare il trattamento tenere in considerazione la produzione avuta dall’uliveto nella stagione precedente e differenziare gli interventi.

 Oliveti che hanno prodotto molto nel 2009

L’apporto di elementi minerali, in particolare di azoto, è lo strumento più efficace per favorire la produttività dell’olivo.

Ovviamente sono gli apporti azotati apportati nella precedente annata che possono far aumentare l’intensità della fioritura nella successiva. Tuttavia la distribuzione in epoca precoce di azoto può avere un effetto positivo nella fase di differenziazione delle gemme afiore che avviene circa 100 giorni prima della fioritura (inizio marzo).

Gennaio è un mese troppo freddo, ma già verso metà febbraio si può effettuare la distribuzione di concimi per mettere a diposizione della pianta l’azoto di cui necessita.

Il letame rimane il principe dei concimi, l’apporto in un’unica soluzione di 70-80 kg per pianta adulta soddisfa le esigenze annuali per tutti gli elementi nutritivi.

In alternativa al letame sono utilizzabili concimi organici derivanti da sottoprodotti di origine animale o vegetale purché contengano parte dell’azoto in forma prontamente disponibile, ad esempio proveniente da sangue animale, o stallatici o polline, per un apporto complessivo di circa 300 g di azoto per pianta adulta.

Data l’estrema variabilità nel titolo dei vari elementi nutritivi in questi prodotti non è possibile indicare dosi precise, inoltre va verificata la necessità di integrare l’apporto di potassio, utilizzando nel caso solfato potassico-magnesiaco (0-0-30-10).

Le indicazioni sopra riportate valgono per chi pratica il metodo di produzione biologica ricordando che è ammesso l’impiego del letame maturo proveniente da allevamenti estensivi e di concimi e ammendanti che riportino in etichetta la possibilità di uso in agricoltura biologica.

In ogni caso è consigliabile verificare presso il proprio ente certificatore l’ammissibilità del prodotto che si intende utilizzare.

Per chi non pratica la conduzione biologica dell’oliveto è possibile l’uso di un concime complesso del tipo 12-6-18+2, 12-12-17+2 o similari alla dose di circa 2-2,5 Kg per pianta, frazionando la distribuzione metà a febbraio e metà a maggio.

Sono da preferire i concimi complessi che apportino una seppure minima quantità di boro.

 Oliveti che hanno prodotto poco nel 2009

Per questi è probabile l’ottenimento di una buona produzione.

La distribuzione di concimi va fatta con i tipi e le modalità viste sopra, con una maggiore elasticità per l’epoca di distribuzione che può essere leggermente ritardata.

Nel caso di forte allegagione può essere utile un ulteriore apporto di azoto, in ragione di 100-120 g/pianta in post fioritura.

La distribuzione dei concimi sia organici che chimici va fatta su tutta la superficie o quantomeno sotto la proiezione della chioma della pianta.

 

 
 
 
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