Creato da mammukkiola il 04/06/2007

IO TU .....

Mai x Sempre

 

 

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30.06.2008 - Ore 16.20

Post n°37 pubblicato il 01 Luglio 2008 da mammukkiola

Preoccupatissima esco dal lavoro … non vedo l’ora di arrivare dalla senjor … passo in officina a pagare, vado un attimo a casa a prendere la cena (sempre per la senjior) che mi sono dimenticata e prendo pure del gatorade per reintegrarle i sali (visto che non beve spesso perché gli anziani non sentono lo stimolo).
Per strada volo … si vabbè …. la mia automobilina non vola ma se la cava egregiamente … arrivo a destinazione … con il cuore in gola apro il cancello … con il cuore nel cervello salgo le scale …. resto piacevolmente incantata con un sorriso da ebete quando la vedo in piedi in sala che stà sistemando una coperta! Fiuuuuuuuuuuuuuuuu Mi chiedo: ma sono io che mi preoccupo troppo? Si un po’ la senjor a volte se la tira …. ma non sò mai quanto e conunque io sono apprensiva per natura.
Dopo aver appoggiato la coperta già ricomincia con i primi sintomi di “oddio non respiro” “mi gira la testa … come se avessi bevuto” “mai avuta una cosa così”. “Dai dai … ogni anno è un anno in più e comunque pure gli altri anni dicevi che una cosa così non l’hai mai avuta e poi … scusa … nemmeno ti ricordi cos’hai mangiato e se hai mangiato a mezzogiorno come fai a ricordarti che non hai mai avuta una cosa così?”. Le verso un bel bicchiere di gatorade e le comunico che se non lo beve pianin pianino sarò costretta a farglielo bere facendole un clistere. Si mette a ridere prende il bicchiere e comincia a mo’ di pulcino a darci dentro.
Dopo aver cercato per alcuni minuti la catenina che si è levata perché le dà fastidio visto il caldo (era su una sedia in terrazza), senza chiederle se ne ha voglia preparo il tutto per lavarle i capelli e fortunatamente si lascia fare.
Cavoli!!!!! che caldo!!!!! ad asciugarle i capelli e a farle un po’ di piega con spazzola e phon mi ritrovo in un bagno di sudore ma lei sorride guardandosi piacevolmente allo specchio dicendomi che sono brava pure a fare la parrucchiera. Ci sediamo in cucina e continuando a riempirle il bicchiere di gatorade iniziamo a ciacolare del più e del meno. Sorseggia … beve … parla … ricorda … sorride …. le dico “Quando ti vedo così mi si riempie il cuore di felicità… sei bellissima quando sorridi … a volte sento la fatica ma tutto passa nel vederti serena … per me questa è una grande ricompensa e non chiedo nient’altro “ mi bacia una mano mi allungo verso di lei la bacio in fronte e la tengo stretta fra le mie braccia (voglio proteggerti dal male … voglio scacciare via questo male …. non voglio vederti star male ….. stai qui fra queste braccia vedrai che nessuno ti farà niente).

Continuiano a chiacchierare e ad un certo punto lei mi parla della pupa che chiede questo che vuole quello che va di sopra e si prende le cose da mangiare che assomiglia a sua madre e via così. Le dico di portar pazienza che è sua nipote che non ha niente a che vedere con la madre che è giusto darle una mano se ne ha bisogno … lei annuisce non proprio convinta. Però …….. mi rimane dentro un però … non sò perché … non sò come … con questo però che mi gira, apro un’anta della credenza dove avevo messo una busta di risotto (porcini e zafferano) da fare qualora non avessi idee per la cena. “Ciccia dov’è la busta di risotto che ho comperato?” mica mi aspettavo sinceramente la risposta anche perché già la conosco “Non lo so! Forse l’avrò fatto? Non ricordo!”. Infatti era questa la risposta che mi aspettavo. Guardo dovunque pure nella spazzatura (dove non c’è quasi niente perché da sabato l’ho sempre portata via tutti i giorni e lei non esce da casa … quindi …). Il risotto è sparito nel nulla! Pufffffff … svanito … evaporato …… mmmmmmmmmmm mi viene un dubbio ma spero di sbagliarmi.
Scendo al piano di sotto dalla pupetta a prendere la roba da lavare e stirare, la porta è semi aperta … entro … chiedo permesso … nessuno risponde …. faccio qualche passo …. la lavanderia è un macello c’è roba di qualsiasi tipo disseminata ovunque sul pavimento, il piumone e altre cose ormai formano pure le colline, i sassolini della lettiera del gatto scopati e parcheggiati vicino al frigorifero …. Ma se le ho detto tante volte di tenere in ordine la lavanderia? apro l’anta dove tiene la spazzatura: il vaso della spazzatura è vuoto ma accanto ci sono due sacchetti pieni, puzzolenti e con qualche liquame che cola nel mobile … che disgustosa! Quante volte le ho raccomandato di portare via tutti i giorni la spazzatura? Lo sguardo mi va su una cosa che assomiglia ad un riso e dentro di me mi dico “… fa che non lo sia”. Allungo una mano sposto un piatto di plastica giallo ed ecco apparire la busta di riso che ho comperato per un’ipotetica cena della senjor. Dentro al sacchetto c’è pure una parte di risotto fatto e buttato. Non sò che dire, non sò che fare, non sò a cosa pensare … mi fa trasalire la senjor che ritrovo alle mie spalle e che ha riconosciuto la busta del risotto. Chiudo l’anta, sospiro, mi rialzo e mi chiedo e vorrei chiederti “Ma come? Mi avevi detto che non prendevi niente da nonna che ti era successo solo per il latte” ma pure papà mi aveva detto di aver trovato nel tuo frigorifero  la mortadella che lui aveva preso per la senjor e che tu senza dire né “a” né “ba” ti sei appropriata e nel momento che lui ha aperto il tuo frigo tu hai reagito come una belvetta. Mi dirigo verso l’armadio … lo apro … la mensola delle maglie è vuota e un cumulo di maglie troneggia sul comodino. E io stiro? Ma chi me la fa fare per niente tutta stà fatica visto che ama mettersi le maglie conciate in quel modo? Chiudo l’armadio e decido di non mettere piede nel bagno a prendere la roba da lavare … ho il voltastomaco … non ce la faccio proprio …. Tutti i lunedì ho lavato la roba pure 5 o 6 lavatrici ho fatto e al martedì se l’è sempre trovata bella pulita, profumata e stirata … ma cosa crede che io sia? Le ho chiesto di tenere l’armadio in ordine perché costa fatica stirare … mi vien da piangere e non ci riesco vorrei gridare e non ci riesco vorrei averla qui e dargliene di santa ragione per farle capire che si fa fatica a lavorare in ufficio, in casa e fuori casa  …… no oggi la roba non la piglio … non esiste … ma come? Mi hai presa per chi? Tu la padrona e io la garzona? No! Accompagno la senjor al piano di sopra le preparo la tavola, le pastiglie, le raccomando di mangiare e bere la saluto e torno a casa ….. devo pensare ….

 
 
 
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