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Incazzatura totale ed è rivolta a me stesso
Post n°80 pubblicato il 18 Giugno 2009 da napoli3003
Sara ke ho sbgliato a vedere la situazione ero io al centro invece dell altra persona,forse ero io ke dovevo aprire gli occhi e nn dovevi farli aprire come nella prima situazione,forse sara ke nn posso capire perke nn ho amici e amiche reali visibili oltre che da dietro un monitor,forse sara ke sono diverso dagli altri delle mia eta e non so se in positivo o in negativo,forse sara ke sono troppo buono e ke cm m hanno detto bisogna essere di tanto in tanto stronzi,forse sara ke voglio troppo bene alle persone che conosco da no pensare alle mie azioni che purtroppo delle volte sono negative.... L'unica cosa che so è che se prima ero libero da tutto ora dopo questa scelta fatta mi tocca ridimensionare la mia vita per voler bene ai miei cari e che ora se nn m viene un infarto è un miracolo
SPERO TI SIA DIVERTITA A METTERMI ALLA PROVA E VEDERE QUANTO VALGO MA QUESTO NON SONO IO PERCHE LA MIA VITA REALE VA BEN OLTRE IL BENE CHE PROVO PER I MIEI PARENTI E KE PURTROPPO HO DOVUTO NASCONDERE ORA LO SO FARAI DI TUTTO PER PROVARE A FAR USCIRE QUELLA PARTE DI ME NASCOSTA |
l'organizzazione degli esseri vivienti è caratterizzata dalla priorità del tutto sulle parti, e le parti assumono significato solo all'interno del tutto
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Se l’io assoluto (“puro”, svincolato da ogni determinazione empirica), che, quando “si pone”, identifica se stesso con il Tutto, opponesse a sé la propria negazione assoluta, produrrebbe la propria autoeliminazione, come succede con le grandezze limitate (la somma di +X e éX è zero). Il Nulla (non-io) occuperebbe tutto lo spazio dell’Essere (io); quindi l’io che pone l’opposto a sé deve lasciare una parte di essere per sé: il non-io (esterno ed eterogeneo all’io), nega soltanto una parte dell’io, perché non è il Nulla ma soltanto una parte di esso. In questo modo il non-io si configura come limite.
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