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Post n°108 pubblicato il 01 Luglio 2009 da napoli3003
sono ancora qui a scrivere per scrivere qualcosa che mi possa aiutare a uscirne da qui ma ogni volta ke penso alle parole da scrivere in quel momento mi viene voglia di non scrivere piu, beh devo dirlo sono proprio ma proprio molto complicato da non riuscirmi a capire,ora sono sicuro che qualcuno me le ridirà appena puo. Purtroppo in questo periodo sta uscendo caratterialmente in me una altra persona che molto tempo fa rinkiusi promettendomi di non farla ritornare mai piu,avevo deciso di mandarla nel buio delle tenebre ma mi sa che dopo 11 anni quest altra me sta risalendo su a soffocarmi..... ...oppure è solo la mia crisi da sedicenne che ragiona troppo e ora vede la vita. la sua propria vita passare dall ottimisto al realismo contemporaneo?? Forse sto dandomi delle scusa da dire e scrivere su questo blog per non trovare la vera malattia che mi affligge o forse tutto questo è una balla di quelle grandi per avere piu visitatori???
Ps: se non capirete cio ke ho scritto nn preoccupatevi non siete voi ke siete strani sono io che nn ho saputo mettere insieme queste idee pazze venute nelle mia mente.... |
l'organizzazione degli esseri vivienti è caratterizzata dalla priorità del tutto sulle parti, e le parti assumono significato solo all'interno del tutto
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Se l’io assoluto (“puro”, svincolato da ogni determinazione empirica), che, quando “si pone”, identifica se stesso con il Tutto, opponesse a sé la propria negazione assoluta, produrrebbe la propria autoeliminazione, come succede con le grandezze limitate (la somma di +X e éX è zero). Il Nulla (non-io) occuperebbe tutto lo spazio dell’Essere (io); quindi l’io che pone l’opposto a sé deve lasciare una parte di essere per sé: il non-io (esterno ed eterogeneo all’io), nega soltanto una parte dell’io, perché non è il Nulla ma soltanto una parte di esso. In questo modo il non-io si configura come limite.
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