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Ogni uomo ha il suo segreto inconfessabile

 

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Post N° 170

Post n°170 pubblicato il 07 Marzo 2008 da Grieta
 

Grieta e le sue manie


“Ognuno ha il suo segreto inconfessabile” recita (prendendo ispirazione da uno dei miei film preferiti –Le conseguenze dell’amore-) il sottotitolo di questo blog. Anche io come tutti ho il mio scheletro nell’armadio
Grieta è famosa per i suoi modi dissacranti e sarcastici (e fin qui nessuno scheletro), per la sua innata capacità di trasformare qualunque momento vagamente romantico e/o commovente in una puntata di Zelig. In sostanza rifuggo ogni genere di manifestazione minimamente melensa e Arturo sa bene quanti sforzi ci siano voluti per indirizzarmi verso un minimo di educazione sentimentale. Nutro profonda avversione per i mesiversari, gli anniversari, odio la cosiddetta “vita di coppia” fatta condivisione totale di ogni istante di vita, di spedizione sabatine all’Ipercoop, di uscite con altre coppie e di domeniche “in famiglia”. E odio soprattutto le coppie di conoscenti imbecilli (per fortuna la categoria annovera proseliti esclusivamente tra gli amici di Arturo e non tra i miei) che, con la loro faccia di culo, mi si avvicinano in ogni occasione possibile (feste, lauree, uscite, veglioni, barmizvah) appositamente per dirmi cose del tipo: “Ma come, tu esci anche DA SOLA? Senza Arturo???” e mi costringono a sorbire i parti delle loro menti monocellulari finchè la mia sopportazione non incontra il proprio limite e quindi li mando a cagare.
Ma c’è una cosa, un’insana ossessione per cui provo profonda vergogna, un raccapricciante dettaglio che instaura una qualche affinità tra me e quelle orde barbariche di ragazze col mito del pranzo di nozze da venti portate e il vestito bianco a parapalla: l’anello. Desidero, anelo, bramo profondamente che Arturo mi regali un anello. Una fascetta sottile con un piccolo brillante al centro. Non so con precisione da cosa derivi questa mia perversa fissazione. Sarà che ho buona parte della mia esistenza distribuita tra dita e polsi (sotto forma di bracciali e anelli di ogni sorta), sarà che a 9 anni proclamavo che mi sarei sposata solo se avessi trovato una ragazzo che mi portava in dote una vaschetta di 5 chili di pistacchio e un anello verde, sarà che ho una folle adorazione per gli anelli in generale, sarà che sono da ricoverare in un istituto di igiene mentale.
  Arturo non sembra, però, avere la minima intenzione di elargirmi questo dono. Nonostante i messaggi, più o meno, subliminali, nonostante i profondi sospiri esternati davanti alle vetrine delle gioiellerie (solo di quelle meno esose, però), continua a fare orecchie da mercante.( In verità non so neanche precisamente perché io pretenda questo regalo proprio da Artu’ e perché, invece, io non prenda in considerazione l’ipotesi di acquistarmelo io stessa… credo che la commedia sentimentale americana abbia avuto un effetto devastante sui miei neuroni). Probabilmente, presa dalla mia follia dilagante, prima o poi disegnerò una fascetta di brillanti su un foglio, la ritaglierò (roba che manco Mucciaccia ad Art Attack..) e me la infilerò orgogliosamente all’anulare.
 

 

 
 
 

Post N° 169

Post n°169 pubblicato il 06 Marzo 2008 da Grieta
 

 

Ed eccomi di nuovo qui, a divorare caramelle gommose mentre guardo delle facce di mento mangiare patatine giallo limone (non le invidio: non mi piacciono). Avrei tante cose da scrivere. Potrei parlare degli esami sostenuti a febbraio, della permanenza di Arturo tra le montagne francesi (situazione che non credo contribuirà ad uno sviluppo sereno e costruttivo della nostra relazione… ma su questo sentore tornerò in seguito), della sòla che si nascondeva dietro lo stage promesso dal mio corso di formazione editoriale (pagato ben 500 euro, soldi con cui a quest’ora potrei permettermi un viaggio a Tolosa), dell’inferno universitario che, a sempre meno passi dalla laurea, si va facendo sempre più caldo e sempre più infernale. O potrei raccontare della mia condizione familiare di “figliuol prodiga”; o della totale mancanza di intenzione da parte di mio fratello di trovarsi qualcosa da fare nella vita, o del mio piccolo, falso (per grazia di tutti gli dei) allarme biologico; o del gemello segreto di Vincenzo Mollica che finge di tenere a me ad altri 50 studenti l’ennesimo corso di filologia della mia carriera universitaria; oppure della mia sempre più allarmante crisi finanziaria. O ancora potrei star qui a dirvi di come ieri notte l’ex numero 4 mi sia apparso in sogno come futuro padre di un pargolo e di come i genitori dell’ex numero 4 (persone che mi hanno adorata fin dal primo giorno in cui mi hanno vista… dopo aver conosciuto la tizia  che mi ha succeduta l’adorazione è diventata idolatrazione – e lo credo bene: in confronto a Mortimer sono un angelo con il fisico di Jessica Rabbit, ed è quanto dire-) maledicessero me per non averlo voluto sposare. O potrei anche narrare dell’improvvisa degenerazione dei rapporti tra il Melone e me ad uno stadio di panico generalizzato (a questo punto dovrei anche interrogarmi circa la mia inconscia attitudine ad attrarre fatalmente i miei migliori amici. Ma preferisco non interrogarmi a riguardo). Potrei parlare del viaggio che mi aspetta oggi pomeriggio (un pullmino e 15 sconosciuti… Nora rimembra questo momento di nobile sacrificio ora e per sempre).
Ma non so ancora di cosa voglio parlare.
Per il momento le trasmissioni si interrompono.
Riprenderanno al più presto.

 
 
 

Post N° 168

Post n°168 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da Grieta

Ho visto

la gente della mia età andare via

lungo le strade che non portano mai a niente,

cercare il sogno che conduce alla pazzia

nella ricerca di qualcosa che non trovano

nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate,

dentro alle stanze da pastiglie trasformate,

lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città,

essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà

e un dio che è morto,

ai bordi delle strade dio è morto,

nelle auto prese a rate dio è morto,

nei miti dell' estate dio è morto...

 

Mi han detto

che questa mia generazione ormai non crede

in ciò che spesso han mascherato con la fede,

nei miti eterni della patria o dell' eroe

perchè è venuto ormai il momento di negare

tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura,

una politica che è solo far carriera,

il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,

l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto

e un dio che è morto,

in tutti campi di sterminio dio è morto,

coi miti della razza dio è morto

con gli odi di partito dio è morto...

 

Ma penso

che questa mia generazione è preparata

a un mondo nuovo e a una speranza appena nata,

ad un futuro che ha già in mano,

a una rivolta senza armi,

perchè noi tutti ormai sappiamo

che se dio muore è per tre giorni e poi risorge,

in ciò che noi crediamo dio è risorto,

in ciò che noi vogliamo dio è risorto,

nel mondo che faremo dio è risorto...

 
 
 

Post N° 167

Post n°167 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da Grieta
 

Per la serie “A volte ritornano”


Tante sarebbero le cose da dire, troppo esiguo il tempo a mia disposizione.
Proviamo ad andare con ordine.

-Ho iniziato il mio lavoro di tesi- anche se al momento le operazioni sono in fase di stallo da circa un mese causa esami (che mi sembrano essere sempre troppi) .Il professore prescelto è un poco più che trentenne dall’aria topesca, un tipo amichevole con un’immensa preparazione umanistica e una grande stima nei miei riguardi. È anche un tipo comico: l’ultima volta che sono entrata nel suo studio la conversazione si è svolta all’incirca così: “Buongiorno professor…” “Grieta!! Ti sei tagliata i capelli??” “Cosa? Eh… sì” “Ma stai veramente bene!”. L’argomento della tesi l’ho partorito io in un lampo isolato di estro creativo e lui si è proclamato entusiasta. Il materiale da studiare già si va accumulando copioso nelle varie zone di stoccaggio della mia stanza. Insomma, le cose paiono procedere bene (Topacchio, non mi far pentire di quanto ho appena scritto).
- Arturo a febbraio partirà per sei mesi per andare a scrivere la sua tesi in Francia. Non nascondo che la cosa mi provoca una certa afflizione. Certo è una gran bella opportunità. Io, comunque, a scanso di equivoci sono stata chiara : “Vedi di tornare qua finito ‘sto bordello, non ti far venire nessuna gloriosa idea, come rimanere là a lavorare, che mi prendo due aerei per andare e due aerei per tornare solo per venirti a prendere a calci in culo. Non ti ho sopportato per tre anni per poi vederti sparire tra le montagne francesi”. Ah, l’amore.
-Ho fatto un corso di formazione editoriale. Un’esperienza ai limiti del paranormale. Colleghi e insegnanti nell’insieme sembravano una reminescenza clandestina del Frullone. Ora mi hanno scelta per uno stage che partirà a marzo. Non so quanto tempo durerà . Non so quali saranno i miei compiti. Probabilmente mi toccherà rassettare libri per 90 euro al mese (n.b.: il rimborso-spese), per un tempo che sarà sempre troppo lungo.
-Ho dovuto rinunciare alle mie velleità di vita indipendente. L’infruttuosa ricerca di un nuovo lavoro che mi permettesse di mantenermi alla vita e agli studi, e che mi consentisse di studiare, fare i miei assurdi corsi di formazione, di scrivere la tesi (eccetera eccetera) mi ha costretta ad un ritorno alle origini. Vi sto scrivendo – più povera che pria- dalla mia antica cameretta.
- Nora sembrerebbe sulla via dello “sfondamento” nella sua carriera di attrice. Sta girando l’Italia con una tournee teatrale. Non ha più neanche il tempo di lamentarsi. Ciò ha dell’incredibile.
-Smirnova è partita per Milano. Ufficialmente per una breve permanenza, ma il Grieta- radar ha captato un’intenzione di restare da quelle parti. Dopo aver proclamato dal treno “Ti chiamo appena arrivo” non si è più sentita. Sono passati 10 giorni (fonti sicure la danno sana e salva). Sto aspettando la prossima polemica sulle mie manchevolezze nel ruolo di amica . La incorco di mazzate.
- Come si sarà capito dal discorso riguardante la tesi mi son tagliata i capelli. Mia madre dice che le faccio pensare a Pollyanna.
- Arturo mi ha semi-regalato il nuovo I-pod nano (il mio contributo alla causa è stato di 40 euro). Lo amo come fosse mio figlio.

Per il momento… that is all, folks.
Mi riservo il diritto di ritornare sull’argomento.


 
 
 

Post N° 166

Post n°166 pubblicato il 02 Ottobre 2007 da Grieta
 

Oi Dialogòi

Domenica mattina ore 8.30. Grieta sta sognando di una sua fortunata vincita di una nuova Nissan Micra celeste (Grieta odia il celeste, ma si tratta pur sempre di un premio onirico, non è il caso di andare troppo per il sottile) quando viene strappata dal dilettoso sogno dalla soave voce di Arturo, il quale dichiara testualmente di avere "i pop-corn nel naso"
Grieta "Arturo....?"
Arturo "Uhm?"
Grieta "Ti voglio bene..."
Arturo "Anche io ciccia.."
Grieta "Artu'...?"
Arturo "Uhm?"
Grieta"Mi sposi?"
Arturo ".... come?"
Grieta "Ti ho chiesto se mi sposi"
Arturo "Certo che ti sposo..."
Grieta "Ok..."
Grieta "In realtà, presupposto che io sono contraria ad ogni forma di unione coniugale, ho pensato che l'unica persona che potrei pensare di tollerare per tutta la vita sei tu. Perciò se dovessi decidere di sposarmi lo farò co te."
Arturo "In pratica mi sposi perchè sono tollerabile!"
Arturo "E per i regali? Io penso che ci dovremmo far regalare almeno un po'di corredo..."
Grieta "Che cazzo me ne faccio di 'sto corredo??"
Arturo "Ma almeno due paia di lenzuola, guarda qua che lenzuola..."
Grieta "Ok, solo  due paia di lenzuola, di quelle iper-lussuose, le altre me le compro all'Ikea"
Grieta "Parliamo di cose serie:nella lista di nozze ci voglio un televisore al plasma, una macchina fotografica reflex, l'impianto home theater, tutte le robe di Lush, un materasso ad acqua, vestiti di H&M..."
Arturo "Vestiti di H&M??? Grieta è il nostro matrimonio, non il tuo compleanno!! E poi la lista nozze si fa da una sola parte..."
Grieta "E chi l'ha decisa 'sta stronzata??Io la voglio fare in una decina di negozi diversi"
Grieta "E poi voglio che il ricevimento sia un grande banchetto...zeppole, crocchè, supplì, calzoni, frittatine, pizze fritte, panini prussiani, salame e mortadella a tocchetti,pasta alla siciliana, polpette di melenzane,pizza a volontà, nachos con fagioli e formaggio, enchilladas, panini con chorizos, churros, tanta parmigiana di melenzane, carne alla brace, tante patatine fritte, frutta caramellata, torta al cioccolato, sacher, tiramisù, ciambelle alla Homer, fontane di cioccolata, zucchero filato, tanto gelato...e poi birra, vino rosso, coca-cola, kalimotxo, vodka e melone, fiumi di pina colada...e nelle bomboniere confetti al cioccolato e caramelle gommose"
Arturo: "Ommiodio... e tutto questo per quante persone? Mi sa che è meglio se insieme agli inviti distribuiamo anche delle basi di ricovero...Lo sai che tua mamma non verrà mai ad un matrimonio del genere??"
Grieta: "Vabbè, al limite si può rinunciare allo zuchero filato..."

 
 
 

Post N° 165

Post n°165 pubblicato il 22 Settembre 2007 da Grieta
 

Son tornata. Con i miei soliti tempi da bradipo pronto per il gerontocomio ma son tornata. Più disoccupata che pria (anche il "tour" di ombre cinesi a uso e consumo di piccoli e moccolanti spettatori temo sia ormai giunto al capolinea), più acida che mai (lentamente muoiono i risparmi di Grieta, rapidamente cresce il suo livello di ph...), sommersa da tomi universitari d'ogni sorta e genere, ora più del solito visto che quello appena cominciato dovebbe essere l'anno universitario in cui mi consacreranno Dottoressa (in 'sti cazzi...). Sempre che non sia presa da un inconsulto raptus di follia piromane verso tutti i suddetti libri, simpatici come un ripetuto strusciamento di gambe su una piantaggione di ortica.
Prosit.

 
 
 

Post N° 162

Post n°162 pubblicato il 26 Luglio 2007 da Grieta
 

Dal blog di Domenico

Portafoglio: azzurro con Pucca. In verità ho un grande assortimento di portafogli...
Spazzolino: rosa.
Gioielli: porto sempre 7 cerchietti d'argento alle orecchie, 4 braccialetti al braccio destro e 2 laccetti con 2 tartarughe al polso sinistro, un anello con gli elefanti al medio della mano destra.
Federa del cuscino: al momento è a strisce.
Lenzuola: a strisce come sopra.
Tazzina del caffè: blu Cina per il caffè, bianca a fiori per il cappuccino, nera "from London" per il tè.
Mutande: prevalentemente nere.
Maglietta preferita: una maglietta dei Queen color petrolio.
Profumo preferito: il profumo delle magnolie.
Tatuaggi: tra non molto credo che ne avrò uno...
Piercing: 7, tutti sulle orecchie.
Cosa indossi adesso: gonna nera e una maglietta nera.
Nella mia bocca: 30 denti e una lingua.
Nella mia testa: Un neurone triste e sconsolato.
La cosa di cui hai più paura: perdere la lucidità mentale.
Hai mai fatto qualcosa con qualcuno del tuo sesso: che si intende dire "qualcosa"???? Una passeggiata?Una gita? Una cena??
Sei mai stato innamorato: sì.
Sei mai stato scaricato: ebbene sì. Ben due volte!!!!
Hai mai rubato in un negozio: forse ho rubato una gomma in un negozio quando avevo 3 o 4 anni, ma non ne sono sicura...
Sei mai stato licenziato: no.
Sei mai scappato di casa: una volta a 12 anni...ma fu una cosa abbastanza ridicola.
Sei mai stato arrestato: no.
Hai mai visto morire qualcuno: no.
Hai mai viaggiato in aereo: sì, varie volte.
Ti sei mai sentito solo: spesso.
Hai mai sentito il terremoto: due volte a pochi giorni di distanza nel novembre 2002. E una volta da piccola.
Ti sei mai visto veramente brutto almeno una volta: la mattina, d'inverno, appena alzata, con la faccia pallida e le vertigini ai capelli non sono proprio un bello spettacolo...
Hai mai sentito il desiderio di voler morire: sì, c'è stato un periodo della mia vita in cui c'ho pensato seriamente.
Hai mai urlato nel sonno: non credo, ma son quasi sicura che alle volte parlo (Arturo però non conferma...)
Hai mai cantato al karaoke: sì... madre, que verguenza...
Hai mai riso fino a lacrimare: sì, spesso!
Hai mai baciato qualcuno sotto la pioggia: sì. Arturo, a Capodanno un paio d'anni fa. Abbiamo passato un'ora a baciarci sotto la pioggia. Forse avevamo bevuto un po'troppo... di altri episodi analoghi non ho memoria.
Hai paura a guardare i film dell'orrore da solo: ebbene... sì!!!
Piangi spesso: abbastanza di frequente.
Di che colore sono le mura della tua stanza: bianche... e meno male, che con tutta la roba che c'è dentro la mia camera da letto se le pareti fossero colorate mi sembrerebbe di essere nel bel mezzo del carnevale di Rio
Che musica ascolti: Da Billie Holiday ai Rage Aganist the Machine la lista sarebbe troppo lunga. 
A che ora sei nato: alle 2 e mezza del pomeriggio del 20 dicembre. Dovevo pur pranzare prima di venire al mondo...
Hai paura del buio: sì.
Dove ti piacerebbe che ti facessero una proposta di matrimonio? Matrimonio??? Ah ah ah ah ah! Ma dovendo scegliere... durante un viaggio.
Cosa hai fatto stamattina: ho chiamato Nora e ho comprato un regalo per mia mamma.

 
 
 

Post N° 161

Post n°161 pubblicato il 20 Luglio 2007 da Grieta

Ieri sera son andata al cinema con Artu'. Sorvolando sul fatto che il buon Arturo ha escogitato il modo per farmi incazzare come un pipistrello svegliato alle 8 di mattina, raccontandomi ulteriori annedoti, assolutamente non richiesti, riguardanti l'ormai celebre ex- la Z.A.- (ma in realtà questo genere di episodi è frutto di una mia colpa, quella di non essermi ancora procurata un badile con cui prendere sapientemente a badilate il suddetto Arturo)... il film visionato mi è piaciuto molto. "La vie en rose". La storia della vita Edith Piaf. Grieta-consiglio: andate a vederlo. è struggente. Palpitante. Poetico. Unica raccomandazione: guardatelo solo in un giorno in cui il vostro umore si attesti su un livello abbastanza alto. Alla fine della proiezione ho pianto per 20 minuti filati (buon segno: mi concedo alle lacrime cinematografiche solo per film che meritino tutto questo dispendio acquifero. Niente "Titanic" o roba simile).


"Rien de rien"

Rien de rien...
Il ne se passe jamais rien pour moi.
Je me demande pourquoi !
Rien ! Rien ! Rien !
Il ne se passe jamais rien !...
Rien de rien...
Il ne se passe jamais rien pour moi.
Je me demande pourquoi !
Rien ! Rien ! Rien !
Il ne se passe jamais rien !...

Du matin à l'heure où je me couche,
Tout ici est calme et banal.
J'aimerais qu' 'y s'passe quequ' chose de louche,
De la prime ou du pas normal.

Rien de rien...
Il ne se passe jamais rien pour moi.
Je me demande pourquoi !
Rien ! Rien ! Rien !
Il ne se passe jamais rien !...

Voici un couple qui murmure
Et dans une chambre veut se glisser...
Je devine une tendre aventure...
Mais ils vont chacun d'leur côté !

Rien de rien...
Il ne se passe jamais rien pour moi.
Je me demande pourquoi !
Rien ! Rien ! Rien !
Il ne se passe jamais rien !...
Rien de rien...
Il ne se passe jamais rien pour moi.
Je me demande pourquoi !
Rien !...
Il ne se passe jamais rien !...
Rien de rien...
Il ne se passe jamais rien pour moi.
Je me demande pourquoi !
Rien ! Rien ! Rien !
Il ne se passe jamais rien !...

Deux hommes parlent à voix basse,
Discutant pleins d'animation.
Pour écouter, je change de place,
Mais hélas, je n'entends que "oui, non".

Rien de rien...
Il ne se passe jamais rien pour moi.
Je me demande pourquoi !
Rien ! Rien ! Rien !
Il ne se passe jamais rien !...

Ce qu'y s'passe pas, j'aimerais qu'ça s'passe,
Que ça s'passe ne serait-ce que pour moi,
Comme ça je verrais ce qu'y s'passe
Et je pourrais dire qu'ça s'passe pas !

Rien de rien...
Il ne se passe jamais rien pour moi.
Et je me demande pourquoi !
Rien ...
Il ne se passe jamais rien !


 

 
 
 

Ma studiare no, eh?

Post n°160 pubblicato il 17 Luglio 2007 da Grieta
 


Canzo-test:

La canzone….

...per quando sei agitato: Halleluja di Leonard Cohen cantata da Jeff Buckley
...con cui vorresti svegliarti
: “Just like heaven”- the Cure.
...che ti estrania di più dalla realtà
: “Ovunque proteggi”- Vinicio Capossela
...che vorresti al tuo funerale
: Can’t help falling in love- Elvis Presley
...da cantare con gli amici
: Manifesto- Bandabardò
...che ti fa venire voglia di ballare
: Revoluciòn- Ska-p
...che vorresti per il tuo matrimonio
: premesso che nei miei programmi di vita il matrimonio non è contemplato… “Le radici ca tieni” dei Sud Sound System,oppure “Se mi scrivi” dei Perturbazione.
...che ti rende triste
: "Canzone dalla fine del mondo”- Modena City Ramblers
...che non conosceresti se non fosse per un tuo amico
: How to say a life- the Fray
...che ti ricorda la tua infanzia
: “Only you”- the Platters
...di un cartone animato
: quella di Lupin (la prima, però).
...tua e del tuo migliore amico
: Breakthru- the Queen
...che piace ai tuoi genitori nella tua collezione: a mio padre piace molto Kalasnijkov di Goran Bregovic (dalla colonna sonora di “Underground”)
 
...che ascolteresti mentre sei nello spazio: l’aria della “Casta Diva” della “Norma” di Bellini
...con uno dei testi più belli che hai mai sentito
: Daughter- Pearl Jam
...che vorresti fosse stata scritta per te
: "E ti vengo a cercare” di Franco Battiato 
...che ha segnato un periodo della tua vita:
"La moda del lento” dei Baustelle. Ha segnato l’inizio della mia rinascita.
...che ti fa venire le lacrime
: "Domani”- OttoOhm
...che ti dà energia:
Time bomb- the Rancid
...che ti fa cantare
: "Mio fratello è figlio unico”- Rino Gaetano
...che ti dà serenità
: "Indie rock’n’roll”- the Killers
...che ti fa sorridere: "Supereroi contro la Municipale”- Meganoidi

La migliore colonna sonora: quella di “L’amico di famiglia”


 
 
 

Post N° 159

Post n°159 pubblicato il 05 Luglio 2007 da Grieta
 

Grieta-psicodrammi.

Per anni mi sono strenuamente impegnata affinché quella strana sorta di paranza umana che si spaccia per la mia famiglia non avesse in alcun modo la possibilità di pronunciare la laconica e perentoria domanda: “Ma perché quest’estate tu ed Arturo non venite a stare qualche giorno da noi in campagna?”. Il pericolo “inverso” è sempre stato scongiurato poiché la famiglia di Artu’, per diversi anni, non ha organizzato alcun tipo di vacanza simil-parentale. Le congiunture astrali(o forse il Fato, o il destino,o la ciorta,oppure la nuvoletta grietese, o la casualità, o ancora le bestemmie di mia madre,oppure il mago Zurlì, o il topolino dei dentini caduti… non lo so) hanno invece stabilito che quest’anno la mistica esperienza della “vacanza di famiglia” dovesse piombare sulla già debilitata noce del collo di Grieta da un doppio fronte. Da un lato sono stata incastrata con un basso trucchetto (mia madre invece di avanzare la proposta a me affinché poi la riportassi ad Arturo, ha rivolto l’invito per trascorrere qualche giorno in campagna-insieme ad un numero non meglio definito di parenti-direttamente ad Artu’ che, vittima del suo complesso del "SonoUnRagazzoAdorabileTuttiMiDevonoAdorare",non ha saputo dire di no). Dall’altro ad incastarmi è stato il senso di colpa (o piuttosto l’incapacità di dire di no ai familiari di Artu’, mamma in primis, che davano per scontato il fatto che avrei passato un po’di tempo al mare con loro durante queste ritrovate vacanze.). E così dopo un meritato soggiorno tra i teutonici Grieta affronterà- dopo anni di studiate latitanze- le temibili ferie familiari. Prima tra i ridenti campi di famiglia, poi tra le azzurre acque del Salento. Avverto un desiderio irrefrenabile di piangere…

 
 
 
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INFO


Un blog di: Grieta
Data di creazione: 23/09/2006
 

10 LIBRI (10 APRILE 2007)


- Notturno indiano- A.Tabucchi
-La montagna incantata- T. Mann
-Rumore bianco- D. De Lillo
-Doppio sogno- A. Schnitzler
-Il grande Gatsby- F. S. Fitzgerald
-Utz- B. Chatwin
-Memorie del sottosuolo- F. Dostoevskij
-Pube angelicale- M. Puig
-La linea d'ombra- J. Conrad
-Racconti sentimentali- M. Zoscenko
 

10 ALBUM (10 APRILE 2007)


-La moda del lento (Baustelle)
-Authomatic for the people (R.e.m.)
-Se mi rilasso collasso- (BandaBardò)
-In utero (Nirvana)
-Silent alarm (Bloc party)
-A day at the race (The Queen)
-Riportando tutto a casa (Modena City Rambles)
-The Dead 60's (The dead 60's)
-Temple of the Dog (Temple of the Dog)
- Volume 8 (Fabrizio De Andrè)

 

10 FILM (10 APRILE 2007)


- Pane e tulipani
- Le conseguenze dell'amore
- I cento passi
- L'uomo che sapeva troppo
-Zelig
-Lost in translation
-Nightmare before Christmas
-Il favoloso mondo di Amèlie
-21 grammi
-La banda degli onesti
 

ESPECIALOS AGRADECIMIENTOS


- Francis Scott Fitzgerald
- Freddie Mercury
- Faber
- Arturo Bandini
- Lupo Alberto
- Violetta
- Fedor Dostoevskij

 
 

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