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« Augusto Franzoj 1848-1911Massaua 1887 »

Quadro storico Eritrea 1869

Post n°20 pubblicato il 29 Settembre 2010 da slvnccl
 
Foto di slvnccl

ERITREA QUADROSTORICO 1869

 

 

  • L‘affermarsi della presenza italiana lungo le coste africane del Mar
  • Rossonel corso del XIX secolo va collocato nel più ampio e com plesso
  • processo di espansione coloniale che porterà alla spartizione
  • dell‘Africa tra le principali potenze europee. Interpretata dalla
  • storiografia alla luce di differenti m otivazioni (fattori econom ici,
  • politico-diplomatici, etici, m ilitari e di prestigio) la conquista coloniale
  • del continente africano rim ane indubbiam ente un evento storico che
  • haavuto grande im patto sull‘Africa e sull‘Europa .
  • Nel più generale processo di espansione coloniale europeo, le
  • ambizioni dell‘Italia sono di difficile e controversa interpretazione. Il
  • Paese,appena unificato, viveva anni di grande arretratezza economica
  • esociale, caratterizzati da forti nicchie di disoccupazione cheavevano
  • a lungo alim entato intensi flussi m igratori verso le Americhe e
  • l‘Australia.
  •  
  • Questofenom eno può parzialm ente aiutare a com prendere il carattere
  • estemporaneo ed a volte esitante dei prim i passi coloniali compiuti
  • dall‘Italia a partire dagli anni imm ediatam ente successivi
  • all‘unificazionedel 1861. In tale contesto non deve quindi stupire che
  • aprem ere per l‘espansione coloniale dell‘Italia, più chespecifici gruppi
  • d‘interesse rappresentativi del mondo economico, fossero personalità
  • dai percorsi esistenziali tra loro più diversi. Em blem atico da questo
  • punto di vista Giuseppe Sapeto, ex m issionario, insegnante di lingua
  • arabaed esperto del Corno d‘Africa, che ebbe un ruolo di prim o piano
  • nell‘espansione italiana sulle coste del Mar Rosso. Egli fece pressioni
  • sulla Chiesa affinchè aprisse una missione cattolica in Etiopia (cosa
  • cheavvenne nel 1839) e sul governo italiano invitandolo ad acquistare
  • territori lungo il Mar Rosso, necessità ritenuta im prorogabile per
  • garantire un futuro politico econom ico e di prestigio al neonato Stato
  • unitario.
  • E‘ solo in un secondo tem po che l‘interesse dell‘ Italia inizia a
  • strutturarsi m aggiorm ente attorno a settori diversi: scientifici,
  • attraversola nascita della Società Geografica Italiana (1867) e della
  • SocietàAfricana d‘Italia (1882), e com merciali attraverso la Società di
  • EsplorazioniCom merciali in Africa con sede a Milano (1879).
  •  
  • I progetti coloniali dell‘ Italia dovevano confrontarsi non solo con la
  • precarietà delle strutture econom iche e produttive del paese, m a
  • anche con un‘opinione pubblica che era in parte sfavorevole.
  • L‘opposizione anticoloniale si m anifestò con particolare intensità in
  • due settori, tra loro molto distanti: la sinistra socialista e la Chiesa.
  • Parte della sinistra, il cui rappresentante più noto era Andrea Costa,
  • criticava aspram ente la politica coloniale afferm ando che essa non
  • avrebberisolto le reali priorità del paese (ad esempio, la questione del
  • Mezzogiorno) m a violato i diritti di sovranità e di indipendenza
  • nazionale su cui si fondava lo stesso Stato italiano. La posizione
  • anticoloniale della Chiesa era più com plessa in quanto legata
  • principalmente al conflitto tra Stato liberale e Chiesa che caratterizzò
  • la storia politica italiana del XIX secolo. In tale prospettiva la Chiesa
  • negava allo Stato laico la legittim ità di svolgere qualsiasi —missione
  • civilizzatrice“ presso altre popolazioni, attività che essa rivendicava
  • per le proprie missioni. Tale atteggiam ento di forte ostilità m uterà
  • parzialmente solo a partire dal 1894, quando si ebbe un primo
  • avvicinamento tra le due istituzioni, grazie alla mediazione di am bienti
  • cattolici gravitanti attorno al cosiddetto movimento —conciliatorista“
  • che sosteneva la necessità per i cattolici di im pegnarsi nella vita
  • politicadel paese.
  •  
  • Iprogetti di espansione coloniale italiana nel Corno d‘Africaentrarono
  • in collisione con gli analoghi interessi di altre forze internazionali e
  • regionali quali l‘Im pero Ottomano orm ai in via di disgregazione, la
  • Gran Bretagna, la Francia, l‘Egitto e l‘Etiopia. Massaua e più in
  • generale le sue coste, da secoli crocevia di scam bi com m erciali e
  • culturali tra entroterra africano, Mediterraneo, Medio Oriente e
  • OceanoIndiano, assunsero valore strategico. La Turchia esercitava la
  • sua influenza sul Mar Rosso m irando ad un ruolo egemonico su quei
  • territori. A partire dalla seconda m età del 1800, sotto la guida del
  • khedive Ism ail era stata avviata una politica m irante ad estendere il
  • controllosull‘intera regione fino alle coste som ale dell‘Oceano Indiano.
  • Due avvenim enti concom itanti dettero ulteriore impulso alla strategia
  • egiziana: la guerra di secessione am ericana, che aveva determinato
  • unagrave crisi nel m ercato internazionale del cotone, e l‘aperturadel
  • canaledi Suez che rendeva più sem plice ed econom icam ente redditizia
  • l‘esportazione di beni prodotti nei territori sotto il controllo egiziano.
  • Intali circostanze, il porto di Massaua , che era sotto il controllodell‘
  • Impero Ottom ano fin dal 1557, assumeva un ruolo fondam entale per
  • vari com merci. Sugli stessi territori convergevano gli interessi degli
  • imperatorietiopici che in quegli anni erano im pegnati in un com plesso
  • sforzo di unificazione politica e centralizzazione am ministrativa ed ai
  • qualiil controllo della costa del Mar Rosso garantiva l‘accesso alflusso
  • di armi im portate dall‘Europa. Un‘ ulteriore ma non trascurabile
  • circostanzaera rappresentata dal fatto che il Mar Rosso rivestiva una
  • rilevanteim portanza economica grazie ai profitti realizzati dal traffico
  • di schiavi provenienti dall‘Im pero Etiopico e dal Sudan e destinati ai
  • mercatidella penisola arabica e del Vicino Oriente.
  •  
  • E‘ sullo sfondo di questi com plessi avvenim enti che va letta la prim a
  • espansionecoloniale italiana in Africa iniziata il 15 novem bre 1869 con
  • l‘acquisto di Assab e conclusasi con l‘occupazione di Massaua il 5
  • Febbraio1885. 
  •  
  •  

 
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