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ORA LA NEVE, E DOPO? NUOVA IRRUZIONE ARTICA IN EUROPA?

Post n°281 pubblicato il 24 Gennaio 2010 da tizi88_2006

Mappa a 500HPa

Mappa a 500HPa

Davvero dispiace per gli amanti della neve che abitano nelle regioni centro-meridionali, ma sembra proprio che anche stavolta sarà lo scirocco a dominare sull'Italia peninsulare. A partire da lunedì una nuova perturbazione proveniente dalle regioni iberiche causerà un richiamo relativamente mite su queste regioni, tale da riportare piogge diffuse e in alcuni casi anche molto abbondanti in pianura. Invece sarà un'ottima occasione per la neve sugli Appennini, che a quote all'inizio collinari e poi intorno ai 1.000 metri, dovrebbe scendere davvero copiosa sulla parte finora più penalizzata delle nostre montagne centro-meridionali. Discorso completamente diverso per il Nord Italia, dove le temperature più fredde favoriranno la caduta della neve, che in alcune regioni potrebbe anche essere copiosa. Stando alle attuali elaborazioni, sempre in continuo e snervante mutamento, sembrerebbe che per ora le zone più colpite possano essere l'Emilia e in generale le aree a sud del Po, dove potrebbe nevicare intensamente. Neve all'inizio anche a quote collinari sulla Toscana settentrionale e sui rilievi della Liguria. I LAM per ora prevedono anche 50 cm di neve sulle colline emiliane e almeno 20 cm sulle pianure limitrofe. Tutti questi congiuntivi e condizionali non sono davvero di troppo: la situazione è ancora molto evolutiva e necessita quindi di continue conferme. Piccoli spostamenti dei minimi potrebbero favorire nevicate in aree per ora escluse o viceversa. Prima della nuova fase di maltempo avremo una veloce irruzione fredda, con componente continentale, che interesserà (sta già interessando) le regioni adriatiche centro-meridionali in primis, e in generale tutto il paese a livello termico. Venti molto freddi da nord-est insisteranno sull'Italia per tutto il week end. Poi sarà la volta della depressione che dopo aver bypassato le Alpi sprofondando nel Mediterraneo occidentale, tornerà sui propri passi investendo da lunedì e sino a giovedì tutto il paese, progressivamente da nord verso sud. Come già detto si avranno piogge diffuse al Centro-Sud e nevicate al Nord. Neve su tutti gli Appennini. Questa prima fase di maltempo invernale è ben rappresentata dal punto di vista barico nella prima cartina. Vediamo infatti lo scirocco risalire verso l'Italia da sud-est, mentre l'aria più fredda scivolerà sull'Italia del Nord e sull'area alpina. Intorno al 29 gennaio si dovrebbe avere una fase di stasi, di relativa tregua. Ma potrebbe essere solo un fuoco di paglia, perché intanto in pieno oceano Atlantico si formerà un vero e proprio mostro anticiclonico, alimentato da masse d'aria di origine subtropicale, che potrebbero essere in grado negli ultimi giorni del mese di risucchiare verso l'Europa un nocciolo importante del vortice polare. Come infatti possiamo vedere nella seconda cartina, dopo lo split del VP uno dei noccioli principali potrebbe essere quello europeo, cosa che accade assai di rado, essendo generalmente i ben più freddi Siberia e Canada ad essere preferiti come possibili mete. Se le cose dovessero avvenire nel modo in cui da molte corse i modelli principali vanno prospettando, l'Europa si troverebbe a fare i conti tra fine gennaio e primi di febbraio con una cruda e molto acuta fase invernale. Si verificherebbero tempeste di neve su buona parte del continente, con temperature in caduta libera sulle regioni settentrionali e centro-orientali dell'Europa. Molto più riparate quelle occidentali, a partire dalla penisola iberica. E l'Italia? Per ora possiamo solo dire che i principali Centri di Calcolo vedono un progressivo coinvolgimento anche delle nostre regioni, comprese quelle centro-meridionali. Ovviamente questa tendenza necessita di molte conferme!

A PRESTO!

 
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