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ANDAMENTO LENTO DELL' AUTUNNO, TRA ATLANTICO E ANTICICLONE, VELOCI PEGGIORAMENTI E GIORNATE SOLEGGIATE

Post n°432 pubblicato il 12 Settembre 2010 da tizi88_2006

Mappa a 500HPa

Come un esercito che ha inflitto un sconfitta importante, ma non definitiva, sulle truppe avversarie, stremate ma ancora ben lungi dal voler alzare bandiera bianca, così le perturbazioni collegate al Ciclone Canadese tenderanno nei prossimi giorni a volare più alte di latitudine, lasciando l'area italica più riparata dagli anticicloni subtropicali. Questa è la tipica situazione da palude barica, la quale è solita innescarsi dopo il passaggio di una profonda e insidiosa saccatura nordica. Ovvio che per palude barica intendiamo un luogo non ben definito da un punto di vista prettamente meteorologico: quindi né totalmente altopressorio, né fortemente ciclonico. In questi frangenti si fanno più numerosi i disturbi veloci e improvvisi, una sorta di mordi e fuggi dello scenario meteo, nei quali passaggi nuvolosi più o meni organizzati saranno in grado di produrre piogge o rovesci nelle aree più vulnerabili. Ad esempio, in un primo momento saranno le Adriatiche ad essere più a rischio instabilità. Poi, dopo la bella giornata di domenica, vi sarà un peggioramento su molte regioni del Centro e del Nord. Niente di trascendentale, comunque. Durante tutto il periodo considerato da questo editoriale, le temperature si manterranno nelle medie del periodo. Risulta quindi abbastanza probabile (ma attenzione, stiamo parlando di modelli ancora molto imprecisi oltre i 5/7 giorni) che la prossima settimana, apertasi con un peggioramento fugace, possa tornare alle condizioni di palude barica di cui abbiamo già parlato sopra. Ritornerà quindi ancora il sole e le nuvole di nuovo scompariranno al Nord, anche se mai definitivamente. Il gioco delle onde (non è una canzone di Conte) continuerebbe all'infinito (quanto piace alla Natura ripetersi, altro che Paganini! il quale ignorava come essere sempre originali comporti un enorme dispendio di energia) se la traslazione del nocciolo freddo canadese verso est non ponesse le basi per un peggioramento più esteso e importante intorno al 18 settembre. A questo punto possiamo avvalerci dell'ausilio della Multi MTG, valida proprio per il 18 settembre. Ricordo ancora una volta che le mappe Multimodel sono una esclusiva del MTG e nascono con l'intento di cercare di spinger sempre più lontano il nostro sguardo meteorologico. Per fare ciò si è pensato (Aceti) di mettere a confronto le emissioni dei principali Centri di Calcolo Intenzionali: il risultato è la media barica all'altezza di 500 hPa del comportato euro-atlantico. Ovviamente attraverso le carte sigma possiamo valutare il grado di vicinanza tra i diversi modelli. La carta Sigma del 18 settembre sembra proprio promettente in termini di predittività. http://www.meteogiornale.it/mappe/multimodel/hgtsigma500_192.png

Tornando all'analisi della nostra Multi, notiamo subito come la traslazione di cui abbiamo detto sopra sia già avvenuta: ora il Vortice Polare (o meglio, il lobo a noi più vicino) si è spostato sulla Scandinavia, formando una grande Ciclone Scandinavo. Da qui il vortice freddo lancerà un potente attacco verso sud, in direzione (almeno per ora) della Francia e della Penisola Iberica. Notate poi l'elevazione verso nord dell'Anticiclone delle Azzorre: ricordiamo che ogni qualvolta si presenti una situazione di tal genere, l'Europa Centrale e anche l'Italia, soprattutto centro-settentrionale, diventano vulnerabili agli attacchi delle saccature, le quali non altro sono che masse di aria più fredda della circostante e quindi più pesante: nello scendere verso sud scavano quindi come una valle nel continuum troposferico. La Saccatura nord-atlantica che potrebbe darci fastidio, si posizionerà il 18 settembre nel modo riportato dalla Multi MTG. Come potete ben capire tutta la previsione, che ormai fuoriesce dagli ambiti cronologici questo editoriale, si farà osservando il movimento sincrono dei quattro protagonisti meteo: le Azzorre, la Saccatura collegata al Vortice Scandinavo, L'Africa. Gli scenari ipotizzabili stamani sono innumerevoli, e vanno dallo sprofondamento della saccatura nell'Iberia con forte richiamo sciroccale sul nostro paese, sino all'ingresso franco dell'onda ciclonica nel Mare Mediterraneo Centrale, con inizio della Tempesta Equinoziale.

Nota:
Ma come, ci lasci così sul più bello?
Non ci dici come andrà a finire?
Proprio così, gentili lettori.
Perché il resto sarebbero solo parole al vento.

A PRESTO!

 
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