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I PRO E I CONTRO DI UNA STAGIONE INVERNALE MITE

Post n°437 pubblicato il 27 Settembre 2010 da tizi88_2006

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Molti dei nostri lettori dalla fine dell'autunno sognano la neve, vista come fuga dalla triste realtà quotidiana delle proprie città o come chiave della gabbia in cui è imprigionata la nostra vita, per dirla con Calvino, anche se forse si tratta di un'immagine un po' forte ed eccessiva. Effettivamente siamo un po' frustrati perchè amiamo profondamente la natura e ci auguriamo sempre che ogni stagione si comporti come dovrebbe. Ecco perchè spesso, anche noi di MeteoLive, facciamo "il tifo" per pioggia e neve: per far cambiare mentalità alla popolazione, creare una coscienza "meteorologica". In primavera e in estate amiamo anche noi le belle giornate assolate ma detestiamo il caldo eccessivo che fa male a tutti, ma proprio a tutti. In autunno auspichiamo l'arrivo delle piogge perchè l'acqua costituisce un bene preziosissimo, soprattutto in un momento in cui l'Italia conosce un aumento della sua popolazione extra-comunitaria e la richiesta aumenta. Certo, se pioggia e freddo tardano non siamo qui a strapparci i capelli, anche perchè non possiamo fare nulla contro i capricci barici dell'atmosfera. Una fase mite può giovare ma può anche nuocere. Nuoce sicuramente ai nostri polmoni, specie se viviamo in città: senza vento gli agenti inquinanti "lavorano" e si moltiplicano. La presenza degli anticloni per periodi eccessivamente lunghi sotto questo aspetto nuocciono alla nostra salute e nuocciono gravemente anche al turismo invernale, che vede neve e freddo come manna per battere la crisi. Non ci preoccupa affatto invece la presunta deriva del clima. Oltretutto non vedo perchè un riscaldamento sia da considerarsi patologico ed un raffreddamento no. La natura si è sempre adeguata a tutti i cambiamenti, animali e vegetali idem. Illudersi di "bloccare" il clima ad una temperatura ideale per il benessere di tutti è pura utopia. Se non fa tanto freddo consumeremo meno idrocarburi, più sole ci consente di sfruttare il fotovoltaico. di farci qualche gitarella in più nei week-end, i bambini possono scorazzare all'aperto senza tediare eccessivamente genitori e nonni. Insomma il lato positivo c'è eccome. Oltretutto, alla faccia dello spauracchio del sole e del caldo assoluto, la maggior parte degli italiani vorrebbe proprio sentirsi dire: che bello, c'è il sole grazie all'anticiclone. La verità è che il sole domina incontrastato per mesi sulla nostra Penisola, se lo facesse anche per il resto dell'anno noi potremmo tranquillamente cambiare mestiere e l'Italia non avrebbe più nemmeno una goccia d'acqua e ci sarebbe carestia. Per il turismo estivo il sole è certamente fondamentale, ma per la nostra economia l'acqua e la neve lo sono altrettanto. Abbiamo bisogno dell'uno e dell'altro ma sensibilizzare tutti sul fatto che il passaggio di una perturbazione ormai costituisca un'eccezione e non una regola crediamo sia importante. Anche se si trattasse di un ciclo naturale, è bene comunque analizzare le cause di tutto questo, ragionare, senza far credere che sia tutta colpa dell'uomo in modo gratuito come fanno altri. Sapere in anticipo cosa ci aspetta climaticamente tra qualche anno è oltremodo importante per pianificare gli interventi atti a conservare l'attuale standard di vita della popolazione. Magari tra 50 anni i ghiacci torneranno, se il freddo diventasse pericoloso certamente si adotteranno le necessarie contromisure, per ora è più spesso con il caldo che dobbiamo convivere, è a lui che dobbiamo cercare di adattarci, senza drammi ovviamente.

A PRESTO!

 
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