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VORTICE POLARE SPROFONDA SULLA SCANDINAVIA: PRECOCE FASE INVERNALE SU EUROPA E ITALIA

Post n°447 pubblicato il 16 Ottobre 2010 da tizi88_2006

Mappa a 500HPA_1

 

Mappa a 500HPA_2

Sta davvero succedendo l'incredibile, almeno al livello virtuale delle uscite modellistiche. Mentre sta per concludersi la fase instabile che da giorni sta colpendo il Mezzogiorno e le due Isole Maggiori, come avevamo già anticipato nei precedenti editoriali, un forte anticiclone di blocco si eleverà sul vicino Atlantico, favorendo una prima irruzione artica in parziale moto retrogrado. E sottolineo prima, perché sembra sempre più probabile, quasi per inerzia troposferica, che subito arrivi una seconda saccatura artica, con caratteristiche a livello emisferico a dir poco spettacolari. Per chi ama le meteorologia, ancora prima di interessarsi al suo piccolo orticello regionale o addirittura locale, non può non rimanere affascinato dalle sorprese che continuamente la Natura ci regala. Pensavamo di sapere già tutto, ed invece non sappiamo niente! Questa lezione di umiltà vale per la meteo come per ogni aspetto della vita umana, ma assume un sapore particolare se appunto ci rivolgiamo allo studio delle configurazioni bariche lette dai modelli numerico-previsionali. Tornando alla nostra linea di tendenza per il medio-lungo termine, partiamo subito dall'analisi della prima carta, valida per i giorni 16-19 ottobre. Vediamo chiaramente il possente blocco anticiclonico posizionato sul Nord-Atlantico spingersi verso nord sino alla Groenlandia e poi gettare un cuneo verso l'area scandinava. Sarà proprio tale particolare forma del promontorio subtropicale a favorire la discesa di masse d'aria artiche in parziale moto retrogrado, in grado quindi di colpire l'Europa Centrale e l'Italia centro-settentrionale, mentre il Sud rimarrebbe più ai margini. Le conseguenze sul nostro territorio di questa prima irruzione artica sarebbero un sensibile calo termico diffuso a quasi tutte le regioni, un brusco peggioramento soprattutto nelle aree più sensibili ai venti di nord-est, ma anche, grazie alla formazione di un minimo sul Ligure in spostamento verso sud-est, anche sulle regioni tirreniche, dove invece prevarrà il Maestrale. Doppio ingresso dell'aria fredda, dunque, dalla Porta della Bora e dalla Valle del Rodano. Le nevicate saranno più frequenti sulle alpi centro-orientali, con quota neve che potrebbe scendere tra domenica e lunedì anche sotto o intorno ai 1.000 metri nelle valli più strette e chiuse. Ma ancora non abbiamo visto nulla. Proprio mentre andrà esaurendosi l'energia della goccia fredda artica, ormai isolata rispetto alla fonte fredda, un nuovo maestoso scenario barico andrà manifestandosi sia sul comparto euro-atlantico, ma anche sull'area polare. Per poter godere di tale spettacolo dobbiamo allargare il nostro sguardo e osservare una mappa emisferica opportunamente rielaborata. Nella seconda carta tematica infatti vediamo l'incredibile ascesa del promontorio subtropicale, che dapprima si porta sino alle latitudini artiche dell'Islanda e della Groenlandia, e poi, come se niente fosse, si lancia all'attacco del Polo, scacciando in tal modo e detronizzandolo il Vortice Polare. Osservando la carta notiamo che al posto del VP abbiamo un vasto Anticiclone Polare, mentre i resti del VP vagano di qua e di là, come dopo un'esplosione. Solo il nocciolo europeo, che sprofonderà in Scandinavia, avrà mantenuto intatte le caratteristiche originarie. Ebbene, sarà proprio da qui, dalla nuova temporanea sede del VP, la Scandinavia lappone, che verrà lanciato il secondo attacco artico all'Europa. Anche in questo caso, e stiamo parlando dei gironi intorno al 20 ottobre, l'Italia potrebbe essere colpita.
Insomma, di certo ottobre 2010 non si presenta noioso e monotono.
In conclusione, ecco la sintesi della tendenza previsionale:
1. 14-15 ottobre: ultimi giorni instabili per le regioni meridionali, bel tempo al Nord.
2. 16-19 ottobre: prima irruzione artica. Neve sulle Alpi e a quote più elevate anche sugli Appennini settentrionali e centrali. Sensibile calo termico, più importante al Centro-Nord. Peggioramento diffuso dalle Alpi alla Pianura Padana sino alle regioni tirreniche e appenniniche.
3. 20-22 ottobre: seconda irruzione artica. Continua a far freddo per la stagione. Ancora da valutare gli effetti meteo sulle nostre regioni.

A PRESTO!

 
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