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Post n°171 pubblicato il 25 Luglio 2009 da tizi88_2006
Il 25 maggio scorso è stata una giornata (meteorologicamente) tragica. Una serie di violenti temporali ha attraversato la nazione. Ecco la cronaca ora per ora di quel giorno. La situazione sinottica di quel giorno presentava, in quota, un minimo depressionario, molto dinamico, centrato sui monti cantabrici e un flusso ciclonico da Sud/Sud-Ovest sulla Francia Occidentale; nei bassi strati della troposfera, invece, vi era un accumulo di masse subtropicali, molto calde ed umide, che favorivano l'instabilità con intense correnti ascensionali. Dalla tarda mattinata, in seno a questa situazione estremamente carica di energia potenziale, si venivano ad approfondire diversi mesocicloni, quasi tutti poi sfociati in supercella. La mattinata di lunedì 25 maggio è caratterizzata dal passaggio di alcuni temporali, formatisi la notte precedente sull'asse Normandia-Piccardia-Ardenne. Queste celle sono organizzate sotto forma di un sistema temporalesco rettilineo. A metà mattinata questo sistema sembra perdere intensità sul suo confine settentrionale, mentre continua a dare abbondanti precipitazioni nella parte meridionale, prossima alla Piccardia. La parte sud del "vecchio" mesociclone, infatti, continua ad essere alimentata da correnti umide e calde di origine subtropicale e ciò riaccende di continuo l'instabilità, tanto che, in breve, sulle Ardenne settentrionali, al confine con il Belgio, si crea una cella temporalesca che, fin dall'inizio, sembra assumere le fattezze d'un nuovo mesociclone e provoca intense grandinate. Più o meno nello stesso periodo, verso le 11 locali, una seconda, vasta, linea d'instabilità raggiunge l'Aquitania, dal Golfo di Guascogna. Inizialmente i fenomeni risultano d'intensità moderata, ma, raggiunta la terraferma, surriscaldata dal sole della tarda mattinata e incrociando la ancora presente massa caldo-umida subtropicale, si intensificano sulla Francia settentrionale. Nello stesso momento, altre cellule temporalesche si creano sui Pirenei nord-occidentali. Le regioni settentrionali di Calvados e Sarthe sono investite da forti temporali multicella con precipitazioni intense e grandine. Nel tardo pomeriggio si vengono a creare nuovi sistemi convettivi a mesoscala che interessano varie parti della Francia Occidentale (dalla Gironda, alla Charente Marittime, alle regioni di Bordeaux e Le Havre) apportando severe grandinate. Il tutto è ben visibile sui radar locali individuando facilmente la classica disposizione ad arco (Bow Echo) del fronte precipitativo più attivo. Verso le 19 si hanno una serie di temporali concatenati (simili, per disposizione, a quelli che accompagnano un fronte freddo), che dalla Regione di Tolosa si estendono fino a Nantes; la parte più intensa è quella meridionale ove vi saranno segnalazioni di chicchi di grandine fino a 4cm di diametro. Tra le 19 e le 22 si evidenziano quattro sistemi temporaleschi che assumono rapidamente le caratteristiche di supercella e investono, in particolar modo, la Normandia, la Piccardia e la Francia centrale con fenomeni contraddistinti soprattutto da grandine grossa, raffiche di vento (downdraft, downburst) fino a 130km/h e piogge di tipo alluvionale. Attorno alle 22, sempre sul versante sopravvento, quello meridionale, si creano nuove celle temporalesche, specie nella Garonna. Rapidamente si nota sul radar il "Bow Echo" di una di queste, che, nel giro di un'ora, passa allo stato di Mesociclone e, di seguito, a quello di Supercella, spostandosi rapidamente verso Nord-Nord-Est. E' la struttura più potente di tutte e che darà luogo a caduta di grandine con effetti distruttivi, dal momento che, nella regione Nord-Pas-de-Calais, al confine con il Belgio, alcuni agglomerati di chicchi raggiungeranno i 12cm di diametro!! La supercella resterà tale anche in Belgio, ma tutte tenderanno a perdere d'intensità a partire dalle 2 di notte del giorno 26, per esaurirsi definitivamente entro l'alba. Libera traduzione autorizzata da: L'Osservatorio francese dei tornado e dei temporali violenti http://www.keraunos.org/bilan-orages-france-20090525.pdf A PRESTO!
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