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I BLOCCHI ATMOSFERICI, ECCO QUANDO E PERCHE' IL TEMPO SI INCEPPA

Post n°417 pubblicato il 16 Agosto 2010 da tizi88_2006

Blocco ad Omega
La circolazione generale dell'atmosfera altro non è se non la rappresentazione più alta e magnifica della perfezione della Natura. La diversa esposizione delle guance del mondo ai raggi solari causano una diversa distribuzione dell'energia assorbita e ritrasmessa alla pellicola d'aria che ci circonda. Da qui le differenze di temperatura tra equatore e poli. Proprio da qui a sua volta la Natura parte per ristabilire l'equilibrio perso. Diciamolo subito, è una battaglia persa in partenza, visto e considerato che, a causa della rotazione terrestre, quell'equilibrio non verrà mai raggiunto. Ma anche questo fa parte di quel grande progetto chiamato Pianeta Terra, progetto che ha permesso la nascia e lo sviluppo della vita, unico esempio nel nostro Sistema Solare. La caratteristica climatica delle nostre latitudini in seno a questo meccanismo di ripristino degli equilibri termici, vede prevalere una fascia di correnti che ruotano intorno al globo da ovest verso est: sono le correnti occidentali, le westerlies. La rotazione terrestre influisce su questi lunghi nastri di aria e il risultato finale è che gli stessi iniziano ad ondulare trasportando aria calda verso nord e aria fredda verso sud. Da qui nascono le onde atmosferiche di grande ampiezza altresì note con il nome di onde atmosferiche di Rossby. Ebbene, come qualsiasi altra onda, anche queste possono assumere notevoli ampiezze e pertanto si stirano lungo i meridiani esasperando gli scambi termici nord-sud fin quasi a rompersi, esattamente come accade per i cavalloni nel mare. Se l'ampiezza dell'onda raggiunge e supera determinati valori ecco che queste onde tendono a stabilizzarsi raggiungendo un equilibrio gravitazionale che le fa divenire quasi permanenti. In sostanza la circolazione atmosferica entro queste onde rallenta fino a bloccarsi. Stop, l'atmosfera si ferma. Questo blocco può durare da qualche giorno a diverse settimane e riesce a determinare talvolta pericolose situazioni meterologiche nell'uno o nell'altro senso, a seconda di quale parte del blocco ci coinvolga. Il classico blocco anticiclonico a "omega", così detto per la sua caratteristica forma che ricorda la lettera greca, può recare lunghi periodi siccitosi e con temperature superiori alla norma, mentre le controfigure cicloniche che stringono ai lati la nostra alta pressione apportano lunghe e persistenti fasi di maltempo foriere, in determinati frangenti, anche di eventi di tipo alluvionale.
A PRESTO!

 
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