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Post n°438 pubblicato il 28 Settembre 2010 da tizi88_2006
Mentre ci addentriamo negli ombrosi sentieri dell'autunno, ci sentiamo sempre più avvolgere da quell'aria pesante, mista tra umida e fresca, che pesa come un tappeto bagnato su questa fase meteo. Il passaggio dal semestre caldo a quello freddo, più che tra estate e autunno, è il vero fulcro di questa periodo dell'anno. E così, dopo la raffreddata dei giorni scorsi, che ancora determina conseguenze variabili su parte del territorio italiano, ci appare all'orizzonte uno scenario confuso e brumoso, sospeso per il nostro paese tra una fase piovosa nord-atlantica e un'altra più calda, quasi afosa, subtropicale africana. È proprio tra queste incertezze nebbiose che mi tocca aggirarmi nel corso di questo editoriale, se voglio cavar fuori qualcosa dalle più recenti emissioni modellistiche. Se osserviamo infatti un modello che tenti di gettare uno sguardo meteo sul medio termine, vedremo più o meno quello che viene riportato nella Multi MTG: da Nord-Ovest il Vortice Canadese decide di aprire le danze attivando verso sud-est una saccatura molto profonda che andrà a delineare i contorni del ciclone Islandese e Britannico. Si tratta di una vasta area di bassa pressione dinamica che troverà i suoi maggiori ostacoli nella Alta Pressione Scandinava ad est e nell'Alta Pressione Delle Azzorre, fortemente sbilanciata verso settentrione appena ad ovest della saccatura. D'altra parte, questo mostro ciclonico non sembra riuscire a trovare la forza per entrare francamente nel Mare Mediterraneo. Piuttosto rimarrà bloccato a metà strada, con il ciclone Islandese che invierà onde cicloniche verso l'Italia settentrionale e occidentale, mentre l'Anticiclone Subtropicale risponderà in modo davvero imperioso e inaspettato. Infatti si corre addirittura il rischio che quello che fino a poco tempo fa sembrava essere un semplice richiamo caldo prefrontale, possa trasformarsi in una mini ottobrata per parte del nostro paese. Tale scenario è maggiormente apprezzabile se si clicca sulla Multi MTG. Insomma, dopo la residua variabilità figlia della oramai morente goccia fredda artica, l'Italia si troverà tra due fuochi, che come ben scrive Mauro Meloni, possono anche essere interpretati come le due facce della stessa medaglia. Da una parte le piogge nord-atlantiche spingeranno da nord-ovest scatenando sull'Italia nord-occidentale e tirrenica venti di libeccio a curvatura ciclonica: attenzione che potrebbero crearsi le condizioni per piogge prolungate nelle aree più esposte a questo tipo di circolazione, come la Liguria, l'Alta Toscana e l'area Alpina e Prealpina. Dall'altra la spinta verso sud del Ciclone Inglese aizzerà un richiamo caldo africano verso le nostre regioni meridionali, che se non troverà il giusto freno, potrebbe anche inglobare buona parte del paese, trasformando un possibile peggioramento in un'inaspettata Ottobrata. Vero e proprio rompicapo barico, di difficile interpretazione: almeno per ora. A PRESTO!
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