Napoli (07/03/2007, ore 12.24.00 ) - Pecoraro Scanio manda a casa Bertolaso. Fa festa la criminalità organizzata della Campania (ancora una volta ha vinto). Altri milioni di euro dei cittadini sprecati. L'emergenza rifiuti resta, la gente è stufa di vivere una situazione che definire incivile è poco. Strade ricolme, intasate di rifiuti con Istituzioni locali e nazionali che stanno a guardare; lasciando campo libero a chi fa affari con l'immondizia. Il commissario per la gestione dell'emergenza rifiuti in Campania, Guido Bertolaso, è caduto sull'attivazione di una discarica a Serre, in provincia di Salerno. Uno sversatoio al quale la popolazione si è opposta, anche a causa della vicinanza con un’oasi naturale, e che ha provocato la rottura definitiva con il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Sull'ennesimo fallimento commissariale in Campania, unica regione a vivere sempre in compagnia dell'emergenza rifiuti, va giù duro il deputato della Margherita Ermete Realacci.
«Le dimissioni di Bertolaso sono un fatto gravissimo - dichiara Realacci -. Si dà un altro motivo alla criminalità organizzata di brindare e di continuare a lucrare sulla gestione dell'immondizia».
Il presidente dell’VIII Commissione della Camera (Ambiente, Territorio e Lavori pubblici) denuncia anche l'ennesimo fallimento del Commissariato: «Bertolaso era stato scelto per mettere fine all'emergenza, al momento della sua nomina si era detto che in alcuni mesi avrebbe dovuto riportare la situazione nell'ordinario. Aveva cominciato con la provincializzazione, difficile a Napoli, meno complicata nelle altre quattro province. Stava tentando di risolvere il problema dello smaltimento».
Ora, dopo tredici anni di commissariamento e la spesa di grandi quantità di denaro pubblico la situazione torna in alto mare.
«Si puntava sulle qualità di Bertolaso - aggiunge Realacci - per affrontare l’emergenza e restituire nel più breve tempo possibile alle Istituzioni locali la politica della gestione dei rifiuti. Una diffusa irresponsabilità a tutti i livelli politici e istituzionali ha reso, però, impossibile affrontare efficacemente la situazione. La raccolta differenziata è ancora molto indietro ma è chiaro che da sola non è sufficiente ad affrontare l’emergenza. Servono in tempi rapidi impianti di smaltimento».
Il deputato della Margherita pone anche l'accento sulla difficoltà nell'assegnazione dei poteri a un nuovo commissario. La decisione deve essere presa in Parlamento.
«Ora sarà difficile discutere alle Camere di un nuovo commissariamento - conclude Realacci -. Si sta avvicinando la stagione calda e la situazione dei rifiuti è pesantissima. In queste condizioni sono tutt’altro da escludersi conseguenze anche sul piano sanitario. È chiaro che l’assenza di una politica efficace da parte delle istituzioni pubbliche apre nuovi spazi alla criminalità: le ecomafie hanno oggi motivo per brindare».
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