Creato da Eccelino il 08/10/2005
Il punto di partenza per quelli che non sanno cosa dire

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

EccelinoThe.Lightlauratartadekster14Vathel
 

Ultimi commenti

<img border="0"...
Inviato da: Eccelino
il 27/03/2008 alle 02:55
 
Grazie, ricambio anche se non credo in nulla di quello che...
Inviato da: Eccelino
il 24/03/2008 alle 01:37
 
Auguri per una serena e felice Pasqua...Kemper Boyd
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 17:44
 
Grazie di cuore...un po' tardi...ma la mia vena...
Inviato da: Anonimo
il 06/03/2008 alle 02:46
 
Auguri di un felice, sereno e splendido Natale dal blog...
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 23:39
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

Amicizia...esiste?

Post n°9 pubblicato il 24 Marzo 2008 da Eccelino
 

Alcuni anni fa, parlo del 1970, ero in macchina con un amico e come sempre fanno due bravi ragazzi, si parlava delle cose che si sarebbero fatte da grandi.
Ora siamo grandi, per modo di dire, e tutte quelle chiacchere di allora mi risuonano nelle orecchie come tamburi stonati.
L'amicizia era allora il tema della serata. Lui asseriva che l'amicizia è un qualcosa di molto grande che io interpretavo in maniera egoistica, mentre per me amicizia era un termine coniato giusto per dare una definizione diversa e più rosea da egoismo.
Dal mio punto di vista non ho mai creduto in questo termine, solo i fatti dimostrano la definizione, ma proprio nei fatti, il più delle volte, si viene spesso delusi.
Ho provato a scavare nella mia cervice ma non ho trovato che brandelli di teorie e supposizioni, tutte annullate da fatti contrari. Ho provato ad essere amico e sono stato scambiato per nemico. Ho provato a disinteressarmi e sono stato abbandonato.
Amicizia...
Adesso l'amico di sopra è ammalato, ha una brutta malattia che lo dipinge nero e funereo che lo rende meno attraente, ma è pur sempre il mio amico...non posso, e non voglio essere amico, ma voglio essere me stesso, nella libera scelta di dire e pensare.
Lo so è un brutto argomento e nel male, in quello viscerale, si scorge la luce dell'amicizia...ma quando questa è soffocata, annullata, offuscata e derisa, dove può sorgere quella stilla di amore per un tuo consimile?
Il tempo cancella...dicono, ma a me il tempo ingrigisce e come nella vecchiaia si ricordano i tempi andati, così a me succede di incontrare i nostri momenti, le nostre infinite chiaccherate e le nostre infinite baruffe.
Per me amicizia è essere ciò che si vuol essere.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Blog...senza idee

Post n°8 pubblicato il 06 Marzo 2008 da Eccelino
 

Mi meraviglio di me stesso che a distanza di alcuni mesi continui a scrivere su questo tazebao virtuale e non ne capisco il motivo. Forse per avere un confronto, o forse per sentire altre campane.

E' impossibile comunicare senza comunicare, ma altresì impossibile comunicare se non parli delle solite menate che riguardano le cose della vita spicciola di tutti i giorni.
Chessò: quante volte si è andati in cesso, quante volte hai pensato al suicidio, o quante volte hai vista la topa della signora che abita affianco. Oppure e sempre più spesso ne vedo i segni, se si è visto questo o quell'attore o quella attricetta, quella prezzolata, quella che per accapararsi un po' di vita si vende quel poco pelo che forse le è rimasto.

Tutte cose che rifuggo, che mi sembrano appartenere ad altra gente e non a me. Qualche giorno fa sono stato dal parrucchiere di mia moglie che subito e senza chiedermi cosa volevo, mi ha schiaffato sotto gli occhi una serie di riviste del genere "chi sparla di più è bravo o è una persona importante" . Le ho detto che non mi interessavano, magari se aveva qualcosa più vicino al mondo maschile sarebbe stato meglio, ma la richiesta è caduta nel vuoto. Ovviamente.

Insomma si è di fondo e spesso, circondati da una profonda mediocrità, da persone che credono in ciò che fanno in virtù del fatto che riescono ancora a respirare con i propri polmoni, senza rendersi conto che lo potranno fare ancora per poco. Eppure questa gente, della quale anche alcuni miei famigliari fanno parte, si sente realizzata nel fare senza fare e ne dire senza dire. Sembrano dei taoisti, ma senza accorgersene si avventurano in una via scivolosa e senza ritorno: quella dell'indifferenza e dell'anonimato.

Ma perchè scrivo queste cose? Cosa mi spinge a riempire questo spazio di vita senza dire nulla che abbia veramente un senso e che risolva qualche mio problema pratico, chessò, denaro, ma non quello che comperare Yacht o ville da sogno, ma semplicemente quello che può necessitare per sopravvivere. Forse è la necessità di esternare di comunicare e di far sapere cose che nemmeno a me direi?
Mah? Non credo assolutamente sia così. Nella mia vita, droga e omicidi a parte, credo che di aver provato un po' tutto. Forse mi mancano delle piccole cose, ma che nell'insieme sono come certi fioretti che vengono agginti ad un pacco regalo...a volte inutili e troppo rococò.

Allora che cazzo vuol dire scrivere? Ma sììì, è la mancanza di una vera cultura della scrittura, della totale mia ignoranza nello scrivere e nel comporre. Ho letto molte cose, molti romanzi e moltissima saggistica. Pochissimi sono gli scrittori che mi hanno colpito e fatto pensare, uno di questi, e non per la sua scrittura, ma per le sue idee, si chiama Sheldon Kopp e scrisse un bellissimo volumetto "Se incontri il Budda per strada Uccidilo" . Un libro che consiglio a molti, ma che nessuno ha avuto il corraggio di affrontare. E' tremendo e mette a nudo la propria persona e ritraccia il proprio se, senza fronzoli ma semplicemente portandoti per mano nel mondo delle proprie passioni e delle proprie sofferenze. La porta della verità è lì, dice, solo che non la vedi tanta è la polvere che aleggia nell'aria della propria esperienza.

Questo però fu solamente un'accento in tanta immondizia.

Beh...continuerò in altra data...ora sono stanco e il sonno chiama.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

L'ora di religione

Post n°5 pubblicato il 21 Agosto 2007 da Eccelino
 

Quando ero alle elementari, molto
spesso, la maestra ci impartiva l'educazione religiosa e in qualche
occasione si univa a lei anche il prete del mio paese.

Ricordo
quei momenti con molto imbarazzo e riluttanza. Imbarazzo, perché
il contegno che dovevamo tenere era notevolmente più rigoroso
di quello che normalmente si teneva; riluttanza per la noia che ci
assaliva nell'ascoltare le prodi avventure del santo bambino e di
tutta la sua famiglia.

Ma la cosa che mi faceva letteralmente
innervosire era lo sguardo beatamente ebete del prete che nel
proferire sermoni e parabole bibliche, usava le mani morbide per
stringere le orecchie di alcuni compagni un po' troppo nervosi
facendoli contorcere dal dolore.

 

Non ricordo se anche a me successe una
cosa del genere, forse ero troppo vigliacco per disobbedire o forse
dovevo ancora capire.
In quelle aule, riscaldate dalla stufa a
legna e con i pavimenti in cotto, nelle giornate d'inverno quell'ora
era sempre agghiacciante e la povera maestra cercava di essere
gentile con noi bambini, inermi e stupidamente vuoti. La guardavamo e
cercavamo di carpire dai suoi occhi, dal tono della voce, dalla
movenza delle mani e dal colore delle sue guance se quanto diceva
poteva essere vero o solamente una storia, come molte ce ne
raccontava. Non poteva essere vero, ci si diceva nell'ora di
ricreazione, perché se lo fosse quante cose belle potremmo
avere!!!

Era anche un'ora in cui, alcune volte, con molta
distrazione lasciavo vagare la mia fantasia in altre cose ed ero
certo che non sarebbe stata quella distrazione a peggiorare il mio
anno scolastico già preario di suo. Insomma, era un momento di
svago e noia mentale e siccome il più delle volte tutto questo
avveniva verso la tarda mattinata, poco prima della fine della
scuola, la mia mente andava su un piatto fumante di minestra, su
quello che mia madre ci avrebbe preparato da lì a poco, o su
quello che mangiavano i bambini poveri che in quella scuola avevano
anche il refettorio, nel quale in alcune occasioni , mi soffermavo
con invidia nel vederli assieme a mangiare e a ridere.

 

Quest'invidia del pranzo collegiale mi
è sempre rimasta e a torto mio padre mi ha sempre
*scappellotato* perché dovevo invece ringraziare il signore se
invece avevo del cibo da mangiare senza dovermi fermare al
refettorio.

 

Mah? Non so se avrei dovuto ringraziare
il signore, o il lavoro suo, oppure la natura che ci aveva permesso
di nascere in una famiglia *benestante per poco*, ma tant'è
che l'invidia rimase.

Ho sempre trovato illogico e
inaccettabile che tra la parola di dio e noi, popolino infame, ci
fossero degli intermediari, i preti o le suore, giusto per capirsi e
nel pormi queste domande, sia allora che adesso, mi sono sempre preso
delle grandi batoste.
Ma a volte la comunicazione è anche
quella non verbale; è quella fatta di segni, di mimica, di
intonazioni della voce, oppure delle movenze del corpo e la maestra
che veniva inevitabilmente sommersa di domande, non essendo una
teologa, comunicava spessissimo la sua ignoranza senza dirlo, ma
creando grandi movimenti con le mani, oppure sgranando gli occhi e
abbozzando un sorriso di compiacimento alle nostre
curiosità.
Purtroppo il corvo sapeva e conosceva le
limitazione della classe insegnante di allora e con la gentilezza
decisa del clero la faceva accomodare nella sala degli insegnati
lasciando a lui il compito di arare senza ritegno le nostre innocenti
menti.

Nei giorni di natale, che allora non si festeggiava con
tutte le porcate di adesso, si faceva a gara per costruire il presepe
più bella della scuola ed ogni classe s'ingegnava per questa
stupida gara voluta dal corvo.

 

Ma era un vero gioco!!! Per me lo era.
E ognuno di noi portava qualcosa da casa per abbellire la coreografia
del natale. Chi cercava il muschio, quello vero che si trovava lungo
i fossi, chi invece cercava nelle stradine i sassolini piccoli e
bianchi per creare i viottoli, chi invece, perché magari
figlio di qualche artigiano, portava le casette, fatte a mano e altri
con le pecore, gli asini e tutte le altre comparse natalizie...a
volte c'era anche un indiano e anche qualche cow-boy, non c'entravano
nulla, ma vedere il corvo che ammirava il presepe e che s'accorgeva
della stridente figura degli indiani e dei cow-boy ci faceva solo che
ridere a crepapelle. Ma ridevamo noi, perché il sorriso e la
commedia non è della religione e mettere in *banchetta* la
sacra famiglia era peggio che bestemmiare, tanto che alcune volte
fummo richiamati, a suon di ceffoni e relegati all'angolo della
classe con la faccia al muro per aver offeso dio...
Per noi tutto
questo, al di là dei ceffoni che facevano male, era solo puro
divertimento e l'attendersi poi qualche giorno di riposo, soprattuto
in campagna e con la neve, era meglio che andare a scuola.


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Evasione?

Post n°4 pubblicato il 09 Agosto 2007 da Eccelino

Si legge che Valentino Rossi abbia evaso qualche miglione di euro, insomma non ha pagato le tasse. Risulta però che sia residente in UK. Allora se è residente lì a noi che ci può fregare? E se le sue dichiarazioni sono antecedenti la sua residenza quale meraviglia ci può essere? Come mai non c'è mai nessun controllo su banche, società d'investimento mobiliare, assicurazioni, grandi societàò di movimento di capitali?
Non giustifico Valentino Rossi, ma non mi meravliglia.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
« Precedenti Successivi »
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963