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Ombre di Luce

Davanti a me fluttua un'immagine, uomo o ombra, più ombra che uomo, più immagine che ombra. (W.B. Yeats)

 

« questo (nostro) marediscese »

fenomenologia dell'insonnia

Post n°497 pubblicato il 30 Novembre 2007 da archetypon
 
Tag: Appunti


52) Non è la privazione del sonno che rende l’insonnia insostenibile poiché potremmo anche ristorare il corpo con un limitato riposo.
Ciò che rende l’insonnia un male(dire) è il silenzio che percorre lo spazio che ci sovrasta.
Ma non è tutto.


53) Durante un’insonnia il silenzio è manifestazione del mondo. I piccoli suoni che giungono ai nostri occhi aperti lo confermano poiché nel punteggiare il silenzio lo esaltano. Ma il suono ci distrae – ci trae fuori - dalla verità: se facciamo attenzione – e questa attenzione è insostenibile - possiamo afferrare uno dei paradossi del mondo: il mondo cammina in silenzio.
Ma non è tutto.


54) Nel rumore singhiozzante che punteggia il silenzio del mondo, più insostenibile ancora è l’ininterrotto ed inarrestabile ticchettio del proprio pensare. Pensieri come un labirinto in cui camminiamo in moto perpetuo; come lame che tagliuzzano ogni cinconvoluzione cerebrale; come fili di lana che si sgomitolano senza soluzione di continuità dalle nostre orecchie. Il pensiero oscurante l’oscurità del sonno ed il silenzio del mondo è l’insonnia in sé.


Commenti al Post:
purqua.pa
purqua.pa il 30/11/07 alle 07:16 via WEB
ma a occhi bendati, orecchie chiuse, immobili in un letto, il mondo - tutto il resto - esiste?
 
Ultimavez
Ultimavez il 30/11/07 alle 09:21 via WEB
Sai, non è solo il peso dello spazio sovrastante o il silenzio. A volte, si ode un ronzìo di fondo; sono tutti pensieri che durante il giorno lasciamo passare in ombra, che arrivano al galoppo, tutti insieme. Odio non riuscire a dormire. Per fortuna, a volte sono così stanca che il mio sonno somiglia all'oblìo...
 
tuathade
tuathade il 30/11/07 alle 10:47 via WEB
odio i silenzi notturni. ed odio quei rumori lontani, quasi impercettibili, che nel silezio rimbombano come il suono distorto di una chitarra elettrica. e allora, quando il silenzio mi sovrasta e non mi da pace, lo interrompo. accendo la tv, il phone, la radio... qualunque cosa pur di non sentire quell'assordante silenzio. adesso lo sento. lo interrompo scrivendo.
 
MareMatta
MareMatta il 30/11/07 alle 11:34 via WEB
ho sofferto d'insonnia per nove mesi. i più lunghi della mia vita. il silenzio dell'insonnia dilata il tempo, lo slabbra, lo strazia, lo carica di luci accecanti quando sei al buio, di bugiarde verità, di vere menzogne...un silenzio non cercato, imposto dall'impossibilità di controllare gli eventi, e i pensieri. non dorme mai il silenzio?
 
monnalisa_e_nebbia
monnalisa_e_nebbia il 30/11/07 alle 14:21 via WEB
A volte si sviluppa tra i miei post e i tuoi una strana (ma nemmeno poi tanto) empatia. Volenti o nolenti. Mi piace questa specie di filo.
 
vi_di
vi_di il 30/11/07 alle 19:53 via WEB
Un caotico raccoglitore di pensieri, di desideri e di deliri: questa è l'insonnia per me.
 
hunkapi_genova
hunkapi_genova il 30/11/07 alle 22:23 via WEB
Ti auguriamo un felice e sereno fine settimana ciao a presto
 
alpha2007
alpha2007 il 03/12/07 alle 19:14 via WEB
Quando l'insonnia si presenta occasionalmente, allora può fare spazio a riflessioni filosofiche, piò essere un momento di raccoglimento,ma quando diventa chronica genera la più tremenda sofferenza! . Si diventa prigionieri di un'impenetrabile negritudine dell'anima...
 
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- Goethe -


Quando devi scegliere tra due cammini, chiediti quale abbia un cuore. Chi sceglie il cammino del cuore non sbaglia mai.
- Popol Vuh -

 

Chiunque prende la strada sicura è come se fosse morto.

- C.G. Jung -

 

Nel coltivare se stessi non esiste la parola "fine". Chi si ritiene completo, in realtà, ha voltato le spalle alla Via.

- Yamamoto Tsunetomo -


La vita, per compiersi, ha bisogno non della perfezione ma della completezza. Di questa fa parte "la spina nella carne", la tolleranza all'imperfezione, senza la quale non c'è né progresso né ascesa.

- C. G. Jung -


Un uomo che dubiti del suo proprio amore può, o meglio deve dubitare di qualsiasi altra cosa meno importante.

- S. Freud -

 

Io sono, più di ogni altra cosa, quel che non sono riuscito a compiere. La più vera delle vite che indosso, come un fascio di serpenti annodato a un'estremità, è la vita non vissuta. Sono un uomo che ha vissuto immensamente. E che nella stessa misura non ha vissuto.

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