Creato da archetypon il 03/08/2005

Ombre di Luce

Davanti a me fluttua un'immagine, uomo o ombra, più ombra che uomo, più immagine che ombra. (W.B. Yeats)

 

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Post n°562 pubblicato il 10 Marzo 2008 da archetypon
 


Non sapete voi che c’è al mondo una società segreta, una società che si chiama la Compagnia dei Malinconici? Sono uomini, i quali hanno avuto fin dalla nascita una natura e un’indole diversa da quella degli altri: un cuore più grande, un sangue più acceso, e desideri più avidi, brame più voraci, nostalgie più selvagge e più ardenti…

J.P. Jacobsen, Maria Grubbe

 


[Questo «senso di potenza», che però a volte inflaziona se stessi, è un’arma a doppio taglio: da un lato il desiderio di penetrare quanto più possibile l’intima essenza delle cose, dei fatti, degli uomini e delle donne, di afferrare — follemente, sì — una, una qualunque, verità (ed ancora più follemente la verità!) del mondo; dall’altro la sensazione di condurre in sé un mondo guasto, originariamente con un qualche difetto il quale, portando fuori dal centro e rendendo ec-centrici, finisce per fare attrito con il mondo reale. E poiché questo non si vuole rinnegare, essendo il fondamento della ricerca, allora il contrasto prende forma in un’esistenza particolare. Ma quei «più…»non la rendono né migliore né peggiore: la rendono solo di-versa.]


Commenti al Post:
florinera
florinera il 10/03/08 alle 09:27 via WEB
sai, adesso mi trovo qui. sai, ho scavato anche con le unghie pur di conoscere la verità. l'ho pretesa, invocata, implorata. sigillo dei miei occhi avidi di parole. sai, è vero, dietro ogni parola si nasconde un concetto, un principio, un amore. oggi tra le mie mani carnosi petali di rose. oggi, tra le mie mani, ombre di verità. ma continuo a scavare.
 
opalescenze
opalescenze il 10/03/08 alle 09:28 via WEB
Vero! Né migliore né peggiore...decisamente di.versa...Di quella diversità che di te e su te, ti fa fare domande su domande. Instacabilmente. Con l'idea folle di arrivare alla Verità delle cose...creando, forse più che atrito con il mondo reale, distanza dal resto dei suoi simili...Mi domando spesso cosa si intende per mondo reale e cosa è realtà...O, meglio, so bene cosa è classificato come reale e realtà come senso comune...Cosa che non coincide molto spesso con il mio pensiero...Forse da qui, l'atrito...o, per quel che mi riguarda, la distanza. Il distacco. Non voluto. Non cercato, ma naturalità che avviene conseguentemente a ciò...
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 10/03/08 alle 09:37 via WEB
le facce della stessa medaglia...
il fluire dei giorni, diversi e pur sempre uguali... passare dall'indifferenza all'ansia estrema... dall'eccentricita' al non apparire...
che ai piu' appare banale, oppure fonte di invidia, e mai nella sua essenza, perche' troppo diversa...
perche' illudersi di voler essere compresi?
 
 
archetypon
archetypon il 10/03/08 alle 12:36 via WEB
se scrivi qui, se hai riconosciuto qualcosa in questo (mio) scrivere, c'è già un po' di "comprensione": non credo sia illusione.
 
La_FigliaDelCapitano
La_FigliaDelCapitano il 10/03/08 alle 10:20 via WEB
Diversa.... per ognuno di noi. L'esistenza... la realtà.... è filtrata da tutti noi in modo "diverso".... nè meglio, nè peggio. Abbiamo il dono dell'irripetibilità. In una parola, siamo unici. Però è vero..... il malinconico in genere dimostra essere portato all'analisi profonda delle cose..... anche di se stesso..... Buon inizio settimana, Cristina
 
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 10/03/08 alle 12:46 via WEB
Credo che poter dare un "senso" a ciò che il dna, giocando a dadi con la nostra vita, ci ha concesso sia racchiuso in due parole chiavi "malinconia" e "potenza". Non tanto nella di.versità. Di fatto ha ragione chi prima di me ha fatto osservare che siamo tutti di.versi,portatori di caratteristiche uniche ed irripetibili. Il dono del "più" se nn viene nobilitato, compreso, finalizzato credo che possa provocare quel senso di malinconia di cui parli nella premessa. In altri termini nn si è malinconici perchè "più", ma viceversa, se nn si illumina il nostro cercare. Se il "più" serve ad arrivare ad una qualsiasi verità senza una continua verifica dentro o fuori di noi, facciamo percepire noi stessi come degli egocentrici oppure viceversa assorbiamo il "guasto del mondo" percependo noi stessi come ec.centrici. In entrambi casi , a guardare bene malinconici appunto. Proprio perchè in realtà la felicità nn è nel trovare ma nel cercare. Tutto il resto a ben guardare è solo ingannar.si.(e) perchè illusorio. :............e dopo questa mi elcubrazine rimanemmo tutti al buio ...chi accende la luce please ? :)
 
 
archetypon
archetypon il 10/03/08 alle 12:56 via WEB
Il "più" è una tensione che si apre al mondo quando non si torce su se stessa (e quindi è fine a sé). Ma è anche un "peso" difficile da portare: ecco perché, a volte, si rimane privi di sorriso.
 
   
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 10/03/08 alle 13:19 via WEB
Assolutamente si. Ma "amare senza speranza" togliendo il velo dell'illusione dovrebbe riconsegnarci il sorriso....assolutamente difficile hai ragione e duro da sopportare. Umani troppo umani anche i "più". E credimi talvolta il paradosso è che è più facile sorridere che sorrider.si.
 
DolceA0
DolceA0 il 11/03/08 alle 00:35 via WEB
di.versi :)
 
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