Egregio Dottor Borrelli,
Le scrivo queste due righe che fanno seguito a molte altre già trasmesse e rimaste senza risposta, perché oramai mi sento sempre più lontana da una politica moralista convinta che tutto si risolva con il denaro ed il potere, poco importa se a discapito delle basilari norme giuridiche che in un Paese che si professa “democratico”sulla carta dovrebbero essere la base del vivere civile.
Le scrivo da tifosa Juventina ma non per dirLe che la mia squadra è innocente ed immacolata a prescindere, ma perché ho bisogno di sapere la verità e non quello che volete farci passare per “vero”, ma i fatti, nudi e crudi come sono, senza irruzioni di falsi moralisti e senza coprirsi dietro leggi costruite artificiosamente e frettolosamente che fanno acqua da tutte le parti.
Vorrei una giustizia che per una sola volta lavori senza influenza dai media, senza pubblicizzare notizie che non siano prima verificate, senza sentirmi offesa ogni giorno leggendo le ire folli di qualche giornalista stipendiato dal potere che cerca di influenzare un’opinione pubblica sempre più confusa e che magari porta la ns nazione ad essere relegata al 78° posto nella libertà di stampa.
Potrei ora elencarLe tutto quello che è in aperto contraddittorio con le sentenze già emesse, o con le indagini in corso, ma su questo hanno anche scritto libri e sono certa che Lei le conosca meglio di me, quindi mi astengo dal farlo ma le faccio presente che io, come molti altri tifosi siamo informati e documentati, quindi non sprovveduti e non influenzati dai commenti volutamente faziosi che circondano tutta calciopoli.
Mi limito soltanto a dirLe che, davanti a documenti ufficiali, facilmente consultabili, si è dovuti arrivare ad inventarsi un “illecito strutturale” per condannare la Juventus e i suoi dirigenti, usciti indenni da tutte le altre accuse, mentre c’è una squadra che, patteggiando un reato penale è stata eretta come simbolo “etico”, che ancora oggi , non so se volutamente o meno, non ha dimostrato se poteva semplicemente iscriversi al campionato…
Avete permesso che le “incertezze” diventassero “certezze” attraverso l’ausilio dei media e questo non per fare “giustizia” ma per supportare un verdetto di colpevolezza che altrimenti non si reggeva! E cosa più grave ancora ne invocate aiuto per la costruzione di un nuovo castello di accuse…
Purtroppo siamo impotenti davanti a questa situazione perché per tutti è più semplice non chiedere spiegazioni ma appoggiarsi al pensiero dilagante, ma la cosa più sporca di tutte è che sono quelle istituzioni che dovrebbero per logica fare il contrario, a spingere proprio per questo al fine di renderci tutti stupidi, disinformati e felici, almeno così, tutti i “potenti” possono coltivare i loro affari senza intrusioni, in maniera anche illecita e con l’ausilio di chi rappresenta la “legge”.
Chiudo questa lettera facendoLe un appello, rivolto a Lei uomo ed a Lei capo ufficio indagine FIGC, cerchi di svolgere correttamente il suo lavoro, cerchi di non allontanare ancora di più tutti noi dalle istituzioni, cerchi di salvare quello che è ancora possibile salvare, cerchi di non alimentare quella rabbia che potrebbe sfociare in violenza se portata all’esasperazione, cerchi di operare nel rispetto di quelle leggi e di quella etica che un personaggio del suo spessore dovrebbe farsi portatore e rappresentante, cerchi di non lasciare i dubbi che oggi ci sono, l’incertezza non paga nemmeno Lei..
Questo forse è solo uno sfogo da tifosa ferita a cui viene negata anche la gioia di seguire uno sport che fino allo scorso anno avvicinava molti italiani, forse dovuta alla consapevolezza che la verità può essere costruita ed inventata senza rispetto per nessuno..
Allora mi chiedo, vale la pena essere delle persone oneste o paga di più seguire i propri interessi senza tener conto di chi poi ne pagherà le spese?
La sentenza ha colpito la Juventus intesa come società, forse anche in maniera consapevole e complice, ma quello che in realtà tutti trascurate è che 14.000.000 di tifosi ne hanno pagato il conto e sono gli stessi che anziché incendiare cassonetti e occupare stazioni ferroviarie, Vi hanno chiesto solo chiarezza!
Forse l’unico modo per ottenere giustizia, era quello di usare la violenza che, non avrebbe comunque fatto chiarezza, ma almeno avrebbe imposto il rispetto per noi tifosi. Perché sono convinta che il Vostro “non provare” sia una violenza a tutti gli effetti anche se non fisica ma che ferisce molto di più!
Mi auguro che qualcuno non debba ancora pagare le colpe di altri e per mano di chi non ha la forza o la volantà di svolgere onestamente il proprio dovere.
Confido poco nella giustizia italiana, ma per quello che può valere la mia richiesta, mi affido al suo lavoro che spero svolga senza doversi un giorno guardare indietro e dire: “sono stato proprio io a permettere tutto questo”.
Distinti saluti.
Paola |
Inviato da: mino46
il 14/11/2009 alle 17:21
Inviato da: stellamarina_07
il 04/11/2009 alle 22:36
Inviato da: resistenzabianconera
il 26/09/2008 alle 19:47
Inviato da: Anonimo
il 25/09/2008 alle 10:02
Inviato da: resistenzabianconera
il 13/08/2008 alle 15:22