Minollo

un semplice messaggio

la mia sveglia quella mattina è stato il trillo del telefonino, non una chiamata ne uno squillo, bensì un messaggio.
ancora con gli occhi semichiusi, rossi e gonfi, come lo sono una mattina dopo esser stato svegliato troppo presto dopo una notte di baldorie.
un messaggio che ti svglia la mattina per forza di cose ti sconvolge, poi dopo può farti incazzare, come un messaggio inutile o un messaggio pubblicitario, può stressarti, come un messaggio di lavoro, può renderti felice, come il messaggio della persona che ami che ti dice che ti ama, magari non subito, ma poi un megasorriso te lo strappa, e poi, un messaggio può sconvolgerti ancora di più, come nel caso specifico:
"mi manchi"
bruciante come il succo di limone su una ferita. una lama che ti colpisce senza preavviso.
d'impatto nemmeno mi ero reso conto del messggio, semplice, vero ma boh, fatto sta che se non mi fossi lavato, preso il caffè, fumato una sigaretta, prima di rileggerlo e pensarci su, non avrei davvero saputo in che modo rispondere, perchè se una persona che hai amato più della tua vita e che dopo tutto quello che è successo, è ancora in cima ai tuoi pensieri, anche se orgogliosamente non vuoi ammettertelo, dopo tanto tempo che non si fa vedere nè sentire ti invia un messaggio tale, non può essere ignorata.
rifletto, non so cosa pensare, non so se rispondere e come...
ho cercato di dimenticarla, ho cercato di andare oltre, di cambiare vita, di cambiare il mio modo di fare ed invece sono qui tra l'incazzato, il felice e lo sconvolto a rileggere quelle due parole senza trovare la forza di rispondere...
alla fine mi faccio più o meno coraggio e:
"anche tu"
che senso a questo messaggio?
non lo so, la voglia di lasciare la palla nelle sue mani e di chi, in effetti, non sa di preciso cosa desidera.
difficile ammetterselo ma il mio cuore batte all'impazzata, non ho posato il telefonino, non faccio altro che tenere il telefonino in una mano tremolante e guardare fisso lo schermo, in attesa...
"sei fidanzato? ho voglia di sentirti"
queste parole rimbombano nel cervello...sono forti, pesanti
da un lato il mio io sentimentale e innamorato pronto a telefonare immediatamente ed il mio io orgoglioso che punta ad essere freddo se non cattivo e offensivo.
alla fine, forse un compromesso, ma con il mio io orgoglioso che senza dubbio ha avuto la meglio:
" no, non sono fidanzato, lo sai se vuoi sentirmi basta chiamarmi, per te ci sarò sempre"
da quella mattina il silenzio e:
il mio io innamorato è deluso e malinconico;
il mio io orgoglioso è fiero perchè sente di aver ragione;
il mio io patetico aspetta una chiamata...