Creato da MoSviTe il 06/10/2012

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Movimento per lo Sviluppo del Territorio

 

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Energia 1

Post n°20 pubblicato il 07 Gennaio 2013 da MoSviTe

 

 

                                               LA  NUOVA  AREA

       

                 " TECNOLOGICO  INDUSTRALE  INTEGRATA "

                                         DI MASSA FINALESE

 

LA  NUOVA AREA TECNOLOGICO INDUSTRIALE DI VIA CERESA DI MASSA  FINALESE,  E' ANCHE  "PERCORSO  DIDATTICO", PER LA DOCUMENTAZIONE SULL'ENERGIA;   E' ALTRESI' UN "CENTRO DI RICERCA, SPERIMENTAZIONE,  COLLAUDO  APPLICATO,  PER  PRODURRE, RISPARMIARE, RECUPERARE                       L' ENERGIA, IL RICICLAGGIO DI MATERIE PRIME DAI  RIFIUTI E

SMALTIMENTO TECNOLOGICO CON PRODUZIONE DI: COMPOST PER                         L' AGRICOCOLTURA, UMUS PER FLORICOLTURA,  VIVAI,  ENERGIA 

ELETTRICA,  VAPORE  AD USO TECNICO, CLIMATIZZAZIONE  SERRE,  VASCHE DI ALLEVAMENTO   PER  ACQUACOLTURA  INTENSIVA  PREGIATA, STUDI PER  TECNICHE  INNOVATIVE  DI  PROCESSO, COLLAUDO, TELERISCALDAMENTO, CONTENIMENTO, RIMOZIONE, BONIFICA ED INERTIZZAZIONE DI INQUINANTI DI SUPERFICE, INTERVENTI ALL’ESTERNO DELL’AREA, SU RICHIESTA DI AZIENDE INDUSTRALI, COMUNITA’, ENTI PUBBLICI.

 

 La  Spina  Dorsale che ha promosso la realizzazione del progetto ferroviario è stato voluto dalle industrie "Biomedicali",  che non hanno delocalizzato         Sia il terminal ferroviario Mortizzuolo-Canaletto a binario unico, con predisposto a metà percorso un allargamento della massicciata con lo scambio  bi-direzionale e i due ponti, sono stati realizzati a tempo di record  dal  “Genio Militare Ferrovieri e Pontieri”.  Queste opere rientrano nell'intervento straordinario predisposto dal Governo per potenziare le Infrastutture del Territorio.

 

                      LINEA  E TERMINAL'S- descrizione sommaria impianto

                      

 La linea,con traversine in cemento non è elettrificata, sia per accelerarne la costruzione,  che per favorire nei terminal's  l'operatività dei carri ponte e delle sei motrici Disel/Metano per la movimentazione dei   carri, trasferimento e carico dei container's, limitando così i costi per la realizzazione e gestione -.                                                Interna e parallela alla S.P.  Mirandola  Pavignane, attraversa la S.P. Rivara San Martino nei pressi di   Pavignane, prosegue ed incrocia quella che, partendo da Massa porta a S. Martino, raggiunge la fine di Via Ceresa e da qui prosegue in direzione di Canaletto;   all'altezza dell'ex Zuccherificio, c'è il secondo terminal.  

Gli incroci sono segnalati da impianti, come da normativa, ad attivazione automatica prima del transito di un convoglio e sono alimentati da pannellli  fotovoltaici.  A monte del terminal di Canaletto, che dispone, come Mortizzuolo, di due carri ponte, c'è una serie di raccordi di manovra, posizionati a destra e sinistra della linea che permettono di smistare    i carri ferroviari e formare i convogli; due dei raccordi più interni,paralleli a Via Ceresa, che fanno comunque parte del terminal, c'è l'impianto per lo scarico dell'atomizzato, per le ceramiche del "Polo".  Il trasferimento del materiale avviene pneumaticamente, mediante la condotta interrata, che, regolata da una serie di valvole di deviazione, termina nei "cicloni" dei vari stabilimenti.   L'impianto potrà essere utilizzato anche per il trasferimento degli sfriti di legno e potature, previo un trattamento di "calibratura" della pezzatura, facendolo passare nel trituratore in fase avanzata  di montaggio, permettendone sia l'utilizzo immediato in produzione o lo stoccaggio, favorendo comunque l'invio allo stabilimento " EKO BLOK".

Le possibilità offerte dalla realizzazione dei "Terminal's", non l'unica, può essere espressa prendendo ad esempio la decisione di quest' ultima Azienda  di diversificare la produzione verso due tipi di prodotti; commercializzazione di "cubi" per pedane e  linea per la produzione di "pellettati" per  ricaldamento.                  Questo ha significato nuovi  posti di lavoro, con una prima ricaduta positiva sul territorio e con un'effetto a "cascata". La possibilità di reperire materia prima senza condizionamenti di trasporto, (il trasporto  ferroviario è  più conveniente di quello su gomma), ha permesso anche il "percorso inverso", permettendo la spedizione del "prodotto finito", allargando il bacino di mercato.

 Un futuro utilizzo dell' impianto pneumatico sarà per lo scarico e trasferimento di polpe essiccate (fettucce)  provenienti dalle industrie saccarifere del Nord Italia, agli utilizzi finali possibili.  Una serie di silos permetteranno comunque lo scarico contemporaneo di due tipologie di prodotto, qualora l'impianto fosse impegnato.                  I terminal's di Canaletto e Mortizzuolo, permettono il trasferimento di container's di  “biomedicali”, ceramica ed altro; gli "scarrabili".permettono l'approvigionamento delle materie prime da e verso gli stabilimenti, (Es: il Polo

Industriale di Cento), favorendo la ferrovia più economica e favorendo il calo del traffico sulla rete stradale. ordin                                                           

I treminal's hanno altresì determinato l' abbandono dei progetti sulla discarica;  la centrale elettrica a biomasse ( potenza 0.999 Mkw.), gia costruita e funzionante, è stata di fatto declassata al ruolo di  "unità d'emergenza", pur essendo comunque collegata alla  “messa in rete dell' Energia Elettrica".  Il "digestore", costruito " a tempo di record", viene mantenuto in attività  solo  per trattare certi tipi di cascami, che risulterebbero a "bassa resa" se trattati nell'impianto principale.    E’ DEFINITIVAMENTE NAUFRAGATO ACHE IL PROGETTO CISPADANA,  egregiamente sostituito dalla strada a scorrimento veloce denominata, "Estense Bassa", praticamente già  esistente:

 

     AREA DIDATTICA TECNOLOGICO-INDUSTRIALE INTEGRATA DI MASSA FINALESE

                                               DESCRIZIONE SOMMARIA

 

La "SOCIETA' ITALIANA ZUCCHERI" oggi "COPROBI", aveva ricevuto dalla Comunità Europea un finanziamento di 35.000.000 di Euro per rinunciare, in base ad accordi comunitari di ripartizione nazionale, alla spettanze dello "Zuccherificio di Massa Finalese", demolito.  Questi stanziamenti,  sono stati usati in parte per la bonifica dell'area e per la riconversione, una centrale a biomasse con potenza di  0.999 Mw. .

La Societa "COPROBI" è stata  la prima azienda ad aderire al "CONSORZIO GESTIONE NUOVA AREA TECNOLOGICO INDUSTRIALE INTEGRATA DI MASSA FINALESE", seguita dalla  “E.R.S”. (G.R.S.) di Rivara,

 le "Biomedicali" di Mirandola, tutte le Ceramiche del polo di Finale Emilia e da altre con svariati indirizzi produttivi e servizi, di maggire o minore importanza.

  

 L'Area comprende:

                           1) La gestione dei terminal's di Mortizzuolo e di Mirandola, la linea che collega i due impianti, mentre la manutenzione della farte ferroviaria è appaltata alle FF.SS.;

Di proprietà del "Consorzio" è tutto il materiale rotabile che comprende i sei locomotori da manovra Disel/Metano ( brevetto modifica Landi) in servizio, gli svarrabili ed i contenitori che verranno affittati alle varie aziende di raccolta rifiuti urbani interessate, i due piazzali di deposito container's, uno a Mortizzuolo e l' altro a Canaletto, i quattro  "gommati" per la movimentazione degli stessi sui piazzali, gli autoarticolati per la consegna e ritiro dei container's presso le aziende; i due capannoni rimessa locomotori, motrici stradali, auto di servizio, tutti esclusivamente a metano.   A Mortizzuolo, a fianco del capannone rimesssa, è collocata la costruzione che ospita gli spogliatoi, le docce, la mensa, l'ufficio coordinamento d'area, collegato anche con le FF.SS. ed una piccola infermeria.

I tetti di questi edifici sono coperti di pannelli foto-voltaici per la produzione di buona parte dell'energia elettrica necessaria e pannelli solari termici per la produzione dell'acqua calda per i servizi e le docce.

Nel periodo invernale è previsto l’utilizzo di un “co-generatore TOTEM a metano” per il riscaldamento, acqua per

I servizi e produzione d’ energia elettrica.

                                                                                                                 

                           2) Pure se oggi è collocato in altro Comune,Il "Deposito di Stoccaggio METANO del fondo Lumachina di Rivara" di proprietà  "E.R.S." (G.R.S.), è parte Integrante del progetto.   Realizzato a grande profondità, può contenere oltre 3 miliardi di Metri cubi di Metano ed è considerato "RISERVA STRATEGICA NAZIONALE"!  Garantisce il costante approvigionamento  "NAZIONALE ED ESTERO" e garantisce               “LA CONTINUITA’ D’ESERCIZIO DELLA CENTRALE TERMOELETTRICA A METANO”.

-

                          2) “LA CENTRALE TERMOELETTRICA A METANO”, rappresenta la punta di diamante dell'Area, ha una  potenza di 3600 Mw., pari a quella di Montalto di Castro.  Visti gli ottimi risultati del monitoraggio ambientale  “in cotinua” eseguiti dal  “Laboratorio Analisi dell'Area”,  riguardo le emissioni, sono in corso le pratiche per ottenere l'autorizzazione al  raddoppio della potenza istallata, portando il numero dei generatori da sei a dodici;ne risulterà la “Termoelettrica” più potente d’ Italia !   Questa opportunità, se accettata, permetterà   al nuovo Comune di  “FINALE DEGLI ESTENSI”,  grazie  alla  percentuale  spettante  per  ogni chilowattora prodotto, di programmare un piano più  rapido di rientro, essendo gravato da meno interessi e cominciare a ripianare il deficit pregresso di bilancio, pari a  34.000.000 di Euro, lasciati dalle passate amministrazioni, con la possibilità di destinare le altre entrate ( fra l'altro aumentate grazie all' indotto), per il miglioramento dei servizi.   L'anno di “Commissariamento” del Comune ha segnato lo spartiacque,  permettendo il taglio di spese improduttive e una gestione virtuosa delle Entrate.                                                                     La nuova Giunta da poco insediatasi, può guardare con accresciuto ottimismo al futuro della Città, dove si comincia a diffondere una maggiore fiducia,  grazie all'aumentata offerta di posti di lavoro.                                Ne comincia a beneficiare anche il commercio ed il mercato immobiliare, da i primi segni di una lenta ripresa;     Insomma, il volano dell'economia locale, comincia a girare più velocemente.            

Con la Centrale potenziata, a parte la ricaduta occupazionale, si ridurrebbe ulteriormente il deficit energetico della regione, che (dati Terna 2010)  era di 3429,3 Gwh.   Alla stessa data,La produzione complessiva regionale era di 25113,4 Gwh. contro un fabbisogno di 28542,7 Gwh.; la produzione di energia elettrica  immessa in rete dall'intera Provincia di Modena]**, al pari di Rimini e Forlì era di Mw. 0 (zero); un po' poco per chi vanta un' alta presenza di industrie,                   Ad esempio, la Provincia di Piacenza è prima con una produzione di 2445 Mw.

** In Provincia di Modena si sono aggiunti: -La Centrale Idroelettrica di Chiesina, della quale è previsto il

Raddoppio ed alcuni impianti a “Biogas” (4 in comune di Finale), tutti di 0,999 Mw. D potenza;

Dalla Provincia (e dai “Comitati”) sono stati bocciati: -Impianto di  cogenerazione ad olio di soia di Vignola,

termovalorizzatore a  “disgregazione molecolare” di Maranello (alimentato a cippato), impianto di

cogenerazione a due fasi dell’industria “ INALCA “.

 

 

 
 
 
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Tratto da: http://www.youtube.com/watch?v=OOYaU0NUrg0
Pubblicato da: SpiritoDiAcciaio

 

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