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Scena 7

Post n°7 pubblicato il 12 Ottobre 2007 da mogli_e_buoi

Pasquale rivolgendosi al padre.

Pasquale – Ma tu guarda che cafone. Gli metterei le mani addosso!

Nicola – No! Sono io che dovrei mettere le mani addosso a te. Ti avevo detto che ti dovevi informare sulla famiglia, invece no! Mi dicevi è una brava ragazza, di buona famiglia. Ha i soldi… il padre è un brav’uomo… e invece… in primis; u patri è un comunista ignoranti e cafuni. In secundis; a famigna è propriu terra, terra, ma a cosa chiù gravi è ‘ca fignola non mi pari tantu bona in saluti… si propriu u voi sapiri.

Pasquale – Ma papà, come ti permetti di dire questo?

Nicola – Io mi permetto questo e altro… e poi.. u vidisti come si ‘naca?

Pasquale -  è che c’entra questo?

Prasseda interviene

Prasseda – Senti Pasquale, tuo padre non intende offendere ne te, ne la tua ragazza… e… col fatto dell’nca vuole intendere che Lucia, a prima vista, potrebbe dare l’idea di una ragazza poco propenza al matrimonio, alla famiglia, al sacrificio per i figli, alla pacifica convivenza… 

Nicola – Prassè tagnamu cuttu e tu… Pasquale… u sai comu si dici a Messina.. “a fimmina chi ‘nnaca l’ancao  è buttana o pocu ci manca”

Pasquale – Ma papà, come ti permetti?! Conosco Lucia da un anno e ti posso assicurare che è una bravissima ragazza. Non ti voglio più sentire parlare così, altrimenti faccio uno sproposito

Prasseda – Il problema, secondo il mio modesto parere è che la differenza sociale è troppo evidente. Oggi sembrereste felici, ma domani, questo, potrebbe crearvi problemi, quindi…

Nicola -  Insomma… stu matrimonio non si po’ fari. Picchi  non si po’ miscari l’oru  cu ggnummu. E poi… figuriti si io ti dugnu u me pimmissi mi ti mariti cu sta comunista. A laga di sta genti.

Pasquale – Papò, tu lo sai che ti ho sempre ascoltato, ma questa volta faccio di testa mia. Me la sposo e basta!

Nicola - Pasquali tu fallu chi io ti iettu fora da casa.

Prasseda – Ma dai Nicola, non essere troppo drastico, dopotutto dobbiamo pensare alla felicità di nostro figlio.

Ora, la cosa più importante a cui pensare è fare pace con il padre di Lucia, altrimenti si rischia che non dia il suo consenso al matrimonio

Nicola -  Allura io parru e non mi capiti. Chistu a chidda non sa marita e ti ripeu ‘ca me famignia non avi nenti a chi spatturi cu stu comunista e poi… so patri.. chi faria? Ogni vota chi c’è ‘na discussioni, mi isa i manu?

Pasquale – Allura è chistu u problema!  Ti scanti di bastunati?

Nicola – Ehii Pasquali… pochi chiacchiri. Dissi no e no resta. e poi… iddu mi daria, ma io ci sapiria renniri

Pasquale – Sempri i bastun si tratta

Nicola -  Comu? Chi dicisti?

Pasquale -  Nenti… nenti… comunque…

Nicola -  Comunque… nenti u dicu io!! Dissi no e no resta!

 
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