Non ho neppure sfornato la primogenita che già mi chiedono quando sarà il momento del secondo. E poi dicono che la pazza sono io. La seconda domanda idiota è : ma non vuoi fare la coppia? E la risposta più carina che mi viene è “Mi danno un premio? E se facevo direttamente una coppia di gemelli eterozigoti, un bel maschietto ed una femminuccia, la posta era più alta?”. Questa cosa della “coppia” mi ha sempre dato particolarmente sui nervi, un po’ come quei luoghi comuni che vogliono che un figlio unico debba essere solo, triste e viziato e che avere un fratellino possa risolvere le sorti dell’equilibrio psichico della famiglia. Dovrebbero conoscere la mia, dove nonostante i numeri siano quelli della famiglia del Mulino Bianco, il risultato è più simile alla bolgia del Grande Fratello. Io un fratello di 6 anni più giovane ce l’ho e ricordo bene il primo pensiero che mi venne alla sua nascita “Dov’è il bidone della monezza più vicino che lo faccio sparire?”. Ovvio che il pensiero non me l’ero tenuta per me, avevo palesato a tutti i miei sentimenti. La mia lingua non tratteneva allora quanto adesso. La cosa che più mi preoccupa sulla richiesta della “coppia” è che non arriva dai nonni (che ancora non si capacitano di questo nuovo titolo) o da parenti impiccioni, ma da quelle amiche una volta erano donne in carriera e ora sono dedite a pannolini e recite scolastiche. A dire il vero la sindrome della mamma-perfetta le aveva già colte in gravidanza e forse, se sto attenta, posso superare indenne anche questa fase, voglia della “coppia” compresa.
Inviato da: Svanity
il 23/05/2011 alle 16:18
Inviato da: AnimaArida
il 21/05/2011 alle 19:29
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il 16/11/2010 alle 09:07
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il 31/10/2010 alle 12:23
Inviato da: golfistainnamorato
il 15/09/2010 alle 14:00