Mondo di Alice

LAQUIETE DOPO LA TEMPESTA

Spesso mi succede che dopo che ho raggiunto un traguardo mi sento svuotata e sono triste. Forse ho bisogno sempre di avere una meta da raggiungere per essere felice?

Forse la gioia della casa nuova è un po' abbuiata dal fatto che la ditta di mio marito è in forse. Hanno molti ordini e molto lavoro, ma la ditta madre nel nord Italia è in crisi e prosciuga i conti corrente, quindi se non trovano rimedio anche con troppo lavoro dovranno chiudere perché sono senza soldi per pagare. Mi girano le scatole. Il lavoro è assicurato per le rate e per il mutuo e non è questo il problema, ma cio' mi impedisce di essere serena.

Spesso io e mio marito non ci comprendiamo, spero passerà. Lui si è molto indurito, è più permaloso e noioso del solito. Io sono molto sulla difensiva, alle volte al contrario lo aggredisco. Bo' sarà lo stress, saranno tante cose. Certo che ritrovarsi con un bimbo piccolo non è facile, in pratica sono 4 mesi che sto da sola perché lui lavorava alla casa nuova i fine settimana, quindi ora siamo di nuovo in rodaggio. Probabilmente io sono molto triste e stanca e per questo non riesco ad essere sempre gentile e solare come ero prima.

Spero passerà io come buon proposito mi sono imposta di vedere solo i lati positivi, perché alla fine aiuta. Oggi però ho una gran voglia di piangere, anche solo per sfogare lo stress.

Ho anche aggiornato il curriculum mio. Non subito, ma voglio trovare un altro lavoro, voglio di +. QUi mi trovo molto bene, ma la "crescita" professionale che mi hanno "regalato" è solo cazziature in + perché non prendo neanche un centesimo più di prima. Anzi, addirittura quando ero apprendista prendevo di + perché mi davano 100 euro fuori busta e ora no. Intorno a casa nuova ci sono un sacco di ditte che voglio bettezzare coi curriculum. Mi va bene anche un lavoro meno "prestigioso" a pari stipendio, tanto che mi cambia?

Un bacio a tutti, Alice