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SIAMO SOLI????

Post n°15 pubblicato il 14 Novembre 2005 da luna_bionda2005

Ognuno nella propria vita conosce attimi di solitudine.

Talvolta questa solitudine è cercata e voluta, è la risposta ad un esigenza di raccoglimento e riflessione, ad un bisogno di stare a faccia a faccia con se stessi, qualunque cosa ciò possa significare.
A volte, invece, la solitudine è un atto subito, involontario, un isolamento che gli altri decidono per noi senza preoccuparsi che la cosa ci stia bene oppure no.
Questi sono i momenti in cui ci si sente veramente smarriti, persi nella propria forzata condizione di “isolati” dal mondo ed uscirne non è sempre semplice.
Che sia un caldo rifugio in cui scegliamo di rintanarci in alcuni momenti o che sia una fredda prigione in cui siamo condannati a vivere contro la nostra volontà, la solitudine è un sentimento che l’animo umano conosce assai bene e con il quale ha un rapporto contrastante.
Amica dell’analisi e della conoscenza di se stessi o pesante fardello da cui si sogna, un giorno, di potersi liberare, essa è presente in tanti momenti della nostra vita.

C’è chi dice addirittura che “siamo nati soli e soli ce ne andremo”, che nonostante i 1000 e più incontri e forme di socializzazione (più o meno durature) che avvengono nell’arco della nostra esistenza alla fine la condizione di base nella quale nasciamo e nella quale moriremo è di completa e assoluta solitudine.
Siamo davvero soli in questo nostro viaggio?
Me lo sono chiesta spesso. Mi sono chiesta se tra due persone si può davvero instaurare un rapporto che abbatta le barriere della solitudine in cui, a quanto pare, sono destinati a consumarsi l’animo umano e la vita stessa.
Forse siamo davvero nati soli ma credo che da questa condizione di isolati si possa uscire.
La vita non è necessariamente un viaggio che dobbiamo compiere da soli. Il destino (o la volontà umana per chi al fato non crede) ci mette davanti a degli incontri, alcuni insignificanti
e alcuni importanti che durano nel tempo. Ognuno di noi ha uno o più compagni con cui confrontarsi e crescere durante il viaggio. Ognuno di noi ha conosciuto almeno una volta nella vita qualcuno con il quale non si è sentito solo.

La solitudine è una presenza a cui possiamo scegliere di aprire o chiudere le porte del nostro animo. Se lo vogliamo essa entrerà, altrimenti ne resterà fuori. Anche quando subiremo un isolamento non voluto da parte di chi ci sta accanto avremo sempre la possibilità di porre fine a questa condizione. Con la volontà, guardando il mondo con gli occhi di chi vede in esso infinite possibilità, infiniti percorsi. Se ad un dato momento della nostra vita ci accorgeremo di essere rimasti soli,  gli unici a percorrere una certa strada e soffriremo per questo, saremo sempre liberi di percorrere strade diverse, di incontrare nuovi compagni di viaggio che percorrano con noi un pezzo di vita. Quanto lungo sia il viaggio che faremo insieme e la strada che percorreremo dipenderà da noi, da quanto saremo contenti del percorso intrapreso e della compagnia che avremo al nostro fianco.

Riporto una poesia molto bella di Herman Hesse che, a differenza della sottoscritta, non vedeva la solitudine come una condizione da cui potersi liberare. Nonostante non la pensi come lui voglio comunque riportare questo suo testo che è stato la fonte di queste poche righe di riflessione su di un argomento tanto vasto e complesso (e che per queste ragioni non ho la benché minima intenzione di considerare in alcun modo esaurito).
Un bacio a tutti ^-^

Nella nebbia

Strano, vagare nella nebbia.

E' solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
né gli alberi si scorgono tra loro,
ognuno è solo.

Pieno di amici mi appariva il mondo
quando era la mia vita ancora chiara;
adesso che la nebbia cala
non ne vedo più alcuno.

Saggio non è nessuno
che non conosca il buio
che lieve ed implacabile
lo separa da tutti.

Strano, vagare nella nebbia.
Vivere è solitudine.
Nessun essere conosce l'altro
ognuno è solo.
                                    H. Hesse

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Commenti al Post:
lonely.girl
lonely.girl il 14/11/05 alle 18:13 via WEB
"Che sia un caldo rifugio in cui scegliamo di rintanarci in alcuni momenti o che sia una fredda prigione in cui siamo condannati a vivere contro la nostra volontà"...avevo scelto un caldo rifugio all'inizio ma ora ho aperto gli occhi e mi sono ritrovata nella fredda prigione...Bellissimo questo post e molto diretto il tuo modo di scrivere, va dritto al bersaglio!!! Un bacio.
(Rispondi)
 
luna_bionda2005
luna_bionda2005 il 15/11/05 alle 05:52 via WEB
Ciao dolce lonely, dalla fredda prigione però puoi uscire.Non chiuderti in te stessa e non ti privare di quanto di bello hai intorno a te. Un bacio
(Rispondi)
chomper
chomper il 14/11/05 alle 19:33 via WEB
veramente un bel post, complimenti! un'aria un po' triste e rassegnata ... dai! massiccia e incazzata!! vorrei contribuire con quintali di righe sull'amore, l'amicizia, la vera coesione tra anime ...ma in fondo, se potessi fare un sunto..da dove nasce l'archetipo di questo sentimento, la solitudine?? appunto, da un sentimento. Nel momento in cui non siamo amati, siamo abbandonati, siamo isolati (per nostra scelta o non).. sono tutti momenti che riconducono alla percezione, all'evoluzione della consapevolezza. se sono solo nella mia stanzetta, potrei sentirmi solo .. ma io sono in una stanza, in una casa,in una regione, in un paese, in un mondo, in un universo.. la realta' e' troppo incredibile!! e' la nostra stupida mente umana che ci limita ..provo un enorme senso di meraviglia ed entusiasmo davanti alla realta' - e' cosi' pazzesco, che l'unico modo per attutire lo shock e' drogarsi ... la mia droga personale e' sicuramente la cioccolata :) noi possiamo scavare nelle caverne dell'anima, ma troveremo, guarda caso, ALTRI universi..la stessa via della conoscenza porta la solitudine.. io vedo la solitudine come una vera occasione per conoscersi. non a caso quando si incontra una persona veramente speciale, ti da quella sensazione immediata di familiarita'...ok, non voglio continuare, diventerei veramente noioso.. ma io la vedo cosi' .. da soli sembriamo delle note musicali,senza accompagnamento (anche queste sono molto belle); con la persona amata siamo in unisono, o in ottave (succede raramente, ma succede) - pensa un po' con gli amici che razza di accordi jazz psikedelici che escono ...in fondo in fondo, non suoniamo tutti la stessa canzone? ------------ti mando un abbraccio "accartocciante" anti-solitudine :)
(Rispondi)
 
luna_bionda2005
luna_bionda2005 il 15/11/05 alle 05:51 via WEB
Ricambio con affetto il tuo "abbraccio accartocciante" e concordo perfettamente con quanto hai scritto. ^-^ Grazie per essere passato!!!
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yanez75
yanez75 il 14/11/05 alle 23:33 via WEB
...fa molto sex and the city! ;-) scherzo...bello! bye
(Rispondi)
 
ladymiss0
ladymiss0 il 15/11/05 alle 06:53 via WEB
bel post, hesse mi piace molto ank'io prima temevo la solitudine ora l'anelo
(Rispondi)
navigator77
navigator77 il 15/11/05 alle 07:21 via WEB
Ciao.. è la prima volta ke passo "dalle tue parti", molto bello e profondo il blog.. davvero complimenti!
(Rispondi)
vampiro_bianco
vampiro_bianco il 15/11/05 alle 11:03 via WEB
..siamo esseri unici..dobbiamo imparare a vivere i momenti di solitudine come fonte di crescita..la nostra gioia è dentro noi..dobbiamo avere il coraggio di cercarla dentro noi..solo allora potremo condividerla con gli altri..baaaccciiinnnooooo!ciao bella1
(Rispondi)
revived_today
revived_today il 15/11/05 alle 11:48 via WEB
Ciao, ti ringrazio del commento. La mia indole è prettamnente malinconica, sono una persona solitaria, dove agli amici ho sempre preferito la mia stessa compagnia. Eppure malgrado ciò non mi sono mai sentita sola, anche se considero le altre persone "accesori" della mia vita; ma non credo sia così solo per me. A volte mi capita di pensare, pensare a un eventuale lutto che mi possa colpire da molto vicino. E la verità dei miei pensieri mi si sbatte in faccia: io soffrirei se qualcuno della mia famiglia morisse perché da quel momento mi sentirei più sola. Mi mancherebbe quella presenza, quella compagnia. E se dovessi piangere, lo farei per me stessa, non per la persona che è andata via. A volte questi pensieri li sento egoistici... ma in effetti quando veniamo lasciati, a prescindere dal modo, non soffriamo perché abbiamo perso la compagnia che quella persona ci dava? Ti auguro una serena giornata, senza pensieri malinconici! bacetti :***** Meddy
(Rispondi)
vanigliarancia
vanigliarancia il 15/11/05 alle 16:29 via WEB
Non siamo soli! (immaginati adesso la colonna sonora di x-files) Stronzate a parte, sono convinta che non siamo mai soli. Pensiamo di esserlo, e anche quando lo siamo è una condizione scelta. Nessuno è solo perché il mondo non lo vuole. Si può sempre uscire dalla solitudine; c'è sempre qualcuno disposto a starci accanto perché anche lui ha bisogno di calore, tutti hanno bisogno di calore. Poi secondo me bisogna distinguere nettamente la solitudine dall'estraneità, allora si può dire che siamo sempre soli perché gli altri sono comunque una "cosa altra" e quindi estranei. Com'è ovvio, non si possono sommare 10 mele e 10 pere e dire che si hanno 20 mele, ma si può dire che si hanno 20 frutti. Buona giornata luna
(Rispondi)
lorycasper
lorycasper il 20/11/05 alle 02:10 via WEB
"qualcuno" centrando in pieno mi ha scritto che la nebbia coccola.... Prima di star bene con gli altri devo star bene con me stesso. Siamo soli ed insieme. Allo stesso tempo. .....Notte.....Lo.
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threecharlie
threecharlie il 26/11/05 alle 14:21 via WEB
E qualcuno la chiama solamente… Candidi veli coprono di rugiada la realtà di quest’alba ottembrina; il sole all’orizzonte cela imbarazzato la sua tonda imponente figura tanto che solamente una luce sfumata risveglia i primi canti sugli alberi. Intorno solo tranquillità ovattata come se una nuvola si fosse posata, caritatevole, per insegnare al popolo della terra cosa si prova lassù nel cielo. I colori attenuati reclamano la loro presenza con odori intensi che si appropriano e si fondono con le lente spire bianche che sembrano accarezzare la terra. E qualcuno la chiama solamente… nebbia. Rovigo, 30 ottobre 2002
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