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« Commiato per Mor'ShanLa Filosofia Shan/Shem »

'Dio'

Post n°2 pubblicato il 26 Febbraio 2013 da dragon642
Foto di dragon642

Con il termine 'dio' si intende indicare un'entità superiore dotata di potenza straordinaria variamente denominata e significata nelle diverse culture religiose. Il termine "dio" si applica ad ambiti storicamente e culturalmente diversi e non è quindi facilmente definibile. La fenomenologia della religione ha comunque ritenuto di individuare un'origine condivisa di tali significati, collocabile nella comune esperienza del sacro e della straordinarietà della sua potenza. Ma nella pratica effettiva di tutti i giorni una figura simile non esiste se non nella credenza popolare e nel proprio credo spirituale che va rispettato in ogni caso. I Mor'Shan, popolo che viveva sulle montagne all'incirca a sud ovest della Cina 16.000 anni fa aveva una visione molto chiara di ciò essendo stati a contatto con gli Annunaki e avendo quindi in parte appreso alcune conoscenze dell'universo e di ciò che erano diventati. Ma anche e soprattutto i Sumeri, gli Assiri e i Babilonesi molto più di loro erano a stretto contatto con gli Annunaki, più che altro perché lavoravano per loro, ma usavano appunto la scienza messa a disposizione e quindi non magia o miracoli di sorta. Perciò non si ha traccia di manifestazioni divine da almeno 16.000 anni a questa parte. Il diluvio universale (non esattamente ma il magnetismo causato dall'avvicinarsi di Nibiru 13.000 anni fa sciolse il ghiaccio della calotta antartica sommergendo gran parte del pianeta per cui si può usare questo termine) scremò la maggior parte dei viventi in quell'epoca per cui la ripopolazione fu pilotata e distribuita nel "nuovo mondo emerso". Ma anche qui da nessun essere superiore. Nei millenni seguenti nessun dio visitò la terra e gli Annunaki se ne andarono definitivamente poco dopo l'ascesa al trono di Alessandro per cui tutto quanto di divino ci poteva essere fu alimentato solo dalla fantasia popolare. I popoli non fanatici erano portati alla realtà e alla praticità delle cose per cui erano giustamente convinti che se un dio voleva essere adorato doveva dare qualcosa in cambio, ma ovviamente, non vedendo e non ottenendo nessuna risposta in nessuna lingua e nemmeno telepaticamente, continuavano la loro vita basandosi solo sulle proprie forze e sul proprio ingegno puntando non al divino ma al progredire della loro cultura e al miglioramento della loro esistenza. Altri pensavano che un dio, se esisteva, poteva essere potente tanto quanto era adorato. Per mantenere il potere doveva quindi alimentare la credenza popolare dando qualcosa di tangibile in cambio, in tempi molto brevi e con risultati pratici. In caso contrario i suoi fedeli non avrebbero potuto adorarlo e il suo potere - e lui con esso - sarebbe diminuito fino a sparire del tutto. Non avendo - per millenni - nessun risultato effettivo se non parole vuote da chi si riteneva eletto, la credenza negli dèi diminuì velocemente fino a sparire del tutto. In pratica, si pensava, l'eletto non poteva esistere in quanto, se creati da un dio, tutti dovevano per forza essere uguali in ogni senso per cui non poteva esserci qualcuno isolato che poteva udire qualcosa che gli altri non potevano. La conoscenza, ove poteva esserci, non poteva quindi essere isolata a beneficio di singoli umani ma doveva essere di dominio pubblico. Riportando l'esempio ai giorni nostri: se pigiamo l'interruttore della luce si accende la lampada, ma qualunque individuo deve essere in grado di farlo, non solo un eletto, per cui l'esoterismo divenne il credo di pochi che poi sparì del tutto per mancanza di credenti. Quindi fino ad ora si sta attendendo la venuta di questo dio, qualunque esso sia. Un dio veramente prezioso poiché si sta facendo attendere da decine di migliaia di anni senza dare segni di arrivare o altro che sia tangibile. Non si hanno testimonianze né altro... solo la parola di qualcuno che si scisse da un altro qualcuno che parlò con qualcun altro. Infatti ora al mondo ci sono molte religioni e molti qualcuno che le pilotano. Di un dio non si hanno segni né effetti, in tanti millenni nel pianeta non è arrivato nessuno che si sia dichiarato tale e abbia messo in evidenza un qualcosa di inconfutabile che sia durata nel tempo. Nessuno ha lasciato nessuno a monito o a dimostrazione o a sua rappresentanza. Non c'è niente... nulla... ma ciò non è strano? Se io (io nel senso generico, ognuno può immedesimarsi nell'esempio che segue) fossi un dio e avessi creato l'universo e alla fine la vita, perché l'avrei mai limitata? Perché una mia creazione a mia immagine dovrebbe alla fine morire e così perdersi? Piuttosto avrei migliorato la mia creatura portandola ad adattarsi all'ambiente circostante e così via fino all'esterno del pianeta per popolare altri mondi (tipo spore o virus, non siamo molto diversi). Se non ci fosse la morte, ad esempio, i "sacerdoti" di qualunque religione non avrebbero motivo di esistere in quanto la loro stessa esistenza è basata solo ed esclusivamente sul "conforto" del trapasso e sul ricamo di tutta la storia, con premi ai migliori e così via. Fa sorridere detta così, ma pensandoci bene, non è vero? Né tantomeno (io, dio) avrei permesso una qualunque guerra tra le mie creature! Sarei intervenuto personalmente, altro che! Perfino due cani che combattono tra loro all'arrivo del loro padrone si acquietano. E sapendo questo ricorderanno per il futuro. Magari non le prossime volte ma alla fine sicuramente non combatteranno più. E gli umani sono più intelligenti di un animale per cui il monito di un essere superiore sempre presente sarebbe sicuramente stato osservato nei millenni. Ci si potrebbe dilungare per ore in esempi. La mia era solo una riflessione ripescata dal passato. Io stesso ho aderito al credo Mor'Shan che è semplicemente una filosofia senza costrizione alcuna e rivolta solo ed esclusivamente alla conoscenza. Non siamo contaminati da alcuna religione ma le rispettiamo tutte, anche le più banali. Dopotutto pavimento, muro e soffitto sono riconosciuti da tutti anche se hanno nomi diversi per cui nessuno ha torto, in nessuna religione. Solo che nessuna religione ha una base pratica ma è stata iniziata per controllare i popoli a cominciare da chi si è finto immortale per far credere di far nascere e morire il sole ogni giorno per poi passare il "potere" al successore. E così via. C'è sempre una spiegazione: magari noi non la conosciamo, ma c'è. Sempre. 

 
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