Non datemi consigli, so sbagliare da solo!
200 VOLTE CAPITANO
THE MAN IN THE MOON
M A I
INCONTRI..
ATTIMI
Oggi ho visto ke colori ha la morte,
vivaci e decisi,
pennellate forti degne di un Van Gogh
in preda ad un raptus di rabbia.
La sofferenza dipinge sul volto delle persone
delle trame inconfondibili.
Scava nell'anima fino al punto più profondo di essa
e lascia intravedere un vuoto disarmante.
Mi girano ancora in testa quelle parole,
il piacere e la sofferenza, così vicine e così contrastanti.
Certo desiderare il peggio potrebbe essere un atto liberatorio,
forse l'ultimo egoistico desiderio di coprire quel vuoto.
Ritornano alla mente scene del passato,
come quando guardi le meravigliose rovine dell'antica Roma,
testimoni di una potenza e di un vigore che ormai
vive solo nei noiosi, seppur interessanti, libri di storia.
Ultimo atto di una storia,
che molti chiamano vita.
Ultimo atto di un sorriso,
che rimarrà solo un ricordo.
E' difficile sopportare una vista che ci lascia basiti,
la forza di dover fingere un'empatia ipocrita
si nasconde dietro il cuore e le emozioni dei più forti.
Ma come si fà ad essere così forti??
Far buon viso a cattivo gioco...
Un bluff in un poker
in cui ki vince muore
e ki perde è costretto a vivere.
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Post n°245 pubblicato il 18 Settembre 2008 da MrRotella
Senza preavviso, così come se si stesse buttando la carta di una cramella. Niente più nicotina. Non poco alla volta ma tutto insieme. Da pieno a vuoto, da tanto a poco. Strano come il corpo reagisce alle sensazioni, che non sono più sue da tanto, e alle privazioni. Tutto come se stessi sempre alla ricerca di un qualcosa, in continua tensione. Fame...spasmodica. Eppure dimagrisco, si perchè nel frattempo mangio anche molto meno. Accoppiata vincente, metto alla prova tutta la mia forza di volontà. Ce la faccio, o forse no. Intanto i giorni passano e la mia elettricità mi accompagna come un vecchio amico. E' lì, non parla, ma la sento vicino a me. La notte mi sveglio alle 4, non so perchè. Ho come la sensazione che qualcuno mi chiami. Eppure la nicotina non ha verbo. E io diligente mi sveglio. E rimango come un pesce lì, a fissare fuori dalla finestra, riposato come se avessi dormito almeno dodici ore. In realtà sono solo 2. Ma non importa, la mia testa mi convince diversamente. Cerco di occupare la mente con il nulla. Mi addormento di nuovo. Poi mi sveglio, sento che inizia un nuovo calvario. Sento che l'Italia è popolata da personaggi ambigui. Sento che l'Alitalia è fallita, o quasi. E allora brindo a quelle teste di cazzo che hanno fatto saltare l'accordo. Brindo al sindacato e alle associazioni indipendenti dei piloti. Brindo che possano continuare a prenderla nel culo per almeno tutta la vita. Poi mi ricordo che saremo noi a pagargli la cassa integrazione. E mi rode. Ma possibile che nessuno si batta più per l'onore? L'onore d'Italia... ...ho trovato questo: Dove sono le mie sigarette?? ah...ho smesso, cazzo! |
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Alitalia, Air France lascia la trattativa Prato si dimette, compagnia nel caos I rappresentanti della compagnia interrompono il confronto con i rappresentanti dei lavoratori
ROMA - L'incontro tra i sindacati e il gruppo Air France-Klm non ha avuto l'esito sperato: il colosso aereo franco-olandese ha infatti respinto la controproposta presentata dalle organizzazioni sindacali. La delegazione francese ha rifiutato la piattaforma indicata dalle otto sigle sindacali (la Uil aveva invece deciso di sfilarsi) e ha lasciato il tavolo della trattativa. E nello spazio di poche decine di minuti è arrivata la notizia delle dimissioni del presidente e amministratore delegato di Alitalia, Maurizio Prato. Il consiglio di amministrazione della compagnia è già stato convocato per le 13 di giovedì. Poi la parola passerà anche al consiglio dei ministri per le valutazioni del caso. «Speriamo che il governo si faccia sentire - è il commento del leader della Cisl, Raffaele Bonanni - e riporti al tavolo Spinetta e il sindacato per continuare la trattativa».
Il numero uno di Air France, Jean Cyril Spinetta (Ansa) «PROPOSTA INACCETTABILE» - «Questa proposta non è accettabile, perché non rientra nel mio mandato», ha detto il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta, secondo quanto riferito da chi era presente all'incontro. Spinetta ha aggiunto di essere «contrario a livello personale» e che «le controproposte dei sindacati avrebbero bisogno di mesi per essere valutate, un tempo di cui Alitalia, viste le sue condizioni, non dispone». E quindi: «finisce qui», ha concluso alzandosi dal tavolo e andando via assieme al suo staff. «Prendo atto con rammarico della rottura dei negoziati che non dipende da noi - ha dichiarato poi il numero uno del gruppo franco-olandese -. È un progetto nel quale credevo profondamente e nel quale continuo a credere perché avrebbe permesso all'Alitalia di ritrovare rapidamente la strada per una crescita redditizia».
GIORNATA DIFFICILE - La giornata si era aperta sotto un certo ottimismo, per quanto cauto: era stata ribadita la disponibilità del gruppo franco-olandese a un'apertura su un'accelerazione del rinnovo della flotta, con un impatto positivo sugli esuberi previsti per piloti e assistenti di volo. Spiragli anche nella trattativa sui cargo e Atitech (i cui lavoratori, a Napoli, avevano comunque inscenato una protesta bloccando la pista di Capodichino). Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, era invece tornato a ribadire che «non esistono alternative» ad un'intesa con la compagnia transalpina: il rischio per Alitalia sarebbe il fallimento.
Maurizio Prato (Ansa) LE RICHIESTE DEI SINDACATI - Le otto sigle sindacali che si erano sedute al tavolo con Air France avevano avanzato una controproposta unitaria chiedendo, tra l'altro, che non vengano chiuse le attività cargo, che venga dismesso un numero minore di aerei, e che la società finanziaria del Tesoro, la Fintecna, partecipi all'aumento di capitale previsto con una quota di minoranza e conferisca l'intera quota che possiede in Az servizi alla «Nuova Alitalia». «Consapevoli della necessità di un più ingente aumento di capitale rispetto a quanto previsto da Air France-Klm - si legge in un documento dei sindacati - ed in considerazione della sua posizione più volte espressa di non voler eccedere l'ammontare di un miliardo di euro la proposta sindacale trova reale consistenza attraverso la partecipazione all'aumento di capitale da parte di Fintecna con una quota di minoranza».
«SERVE UN ESORCISTA» - Amaro il commento del presidente di Alitalia, Maurizio Prato: , poco prima dell'annuncio delle sue dimissioni: «Questa azienda ha una maledizione, soltanto un esorcista può salvarla». Il numero uno della compagnia aveva lasciato intendere ai sindacati la possibilità di un suo abbandono: «Ora va data una scossa, va presa una decisione forte. Ho fallito e devo dare un segnale personale». «Non si può trascinare la situazione stancamente per qualche giorno - avrebbe poi aggiunto Prato - nè il governo nè il Paese si renderebbero conto di quanto le interferenze continue del sistema hanno avvelenato la situazione di un'azienda quotata in Borsa». Intanto già si parla della creazione di una unità di crisi «per evitare il dramma», di cui facciano parte il management, i sindacati e i lavoratori «per gestire la situazione e garantire l'operatività aziendale»