Time For Heroes

Inizia un giorno,
mi sveglio e come ogni mattina guardo il soffitto per almeno 10 minuti.
In quei 10 minuti in genere accade di tutto.
E' noto ai piu' che la mente e' capace dei piu' arditi voli pindarici talvolta,
ed ecco che, potenza dell'ipotalamo,
mi viene in mente il titolo della canzone che faceva da tema centrale di un vecchio film:
The time of my life, l'occasione della mia vita.

L'occasione della mia vita,
comincio a riflettere su dove, quando, come succedera'.
Se saro' pronta a coglierla oppure non me ne accorgero' cosi' da perderla.
Se avra' a che fare con la sfera lavorativa o quella affettiva.

L'occasione della mia vita, che faccia avra' mai?
Mi rendera' davvero felice? e se non dovesse mai capitarmi, che ne sara' di me?
Inseguiro' chimere?

E' chiaro che dopo tante domande,
sparate involontariamente a raffica dall' inconscio,
la testa fa' un po' male.

Allora mi fermo.

Ma un brivido nasce all'improvvsio nell'osso sacro
per propagarsi in tutta la schiena fino a provocarmi un sussulto:
e se l'occasione della mia vita si fosse gia' presentata ed io non l'avessi capito?

Inquietudine, sospetto che sia cosi'.
Mi sforzo, non riesco a ricordare, eppure mi sembra di si,
forse e' davvero accaduto
ed io probabilmente avevo la testa tra le nuvole,
distratta da qualche altra amena riflessione,
e lei, l'occasione della mia vita,
ha aspettato il tempo necessario per poi voltarmi le spalle.

Che disastro, ora sono certa che e' andata cosi'.

Quando la sabbia scivola tra le dita per ritornare alla sabbia,
non importa quanta ne proveremo a raccogliere, non sara' mai quella che abbiamo perduto.

Sappiate che questo non e' un proverbio cinese,
bensi' un'altra amena riflessione
di colei che continua a digredire
in merito a qualcosa che somiglia all'aria.

Ma e' bene che sappiate anche, voi che credete di sapere tutto,
che nonostante i fallimenti e le occasioni sprecate,
io sono ora dove sarete voi tra mille anni,

cento anni,

un mese,

domani.