Passando ai Giardini, in occasione della visita alla Biennale d'arte, tra i padiglioni che costituiscono il cuore di uno dei principali eventi internazionali di arte contemporanea, fa stridere osservare che in mezzo al marasma di allestimenti milionari, al passaggio di autorità, artisti e riferimenti tra i più noti del mondo dell'arte, sia passato quasi inosservato il padiglione chiuso del VENEZUELA.
La settimana di inaugurazioni della Biennale è in generale una continua festa, anche a me piace viverla così; mi ha fatto intristisce trovare questo padiglione chiuso ed indifferenza.
Vedo questo lucchetto che chiude l'accesso come la bocca chiusa di un mondo che non trova risposte a questo dramma civile, una sconfitta anche per il mondo dell'arte che non ha preso posizione, neanche con un gesto.
May U Live in Interesting Times, titolo della rassegna di quest'anno, può voler dire anche questo?
Una porta chiusa è già di per sé eloquente come messaggio, dà risonanza, ma senza compassione, un'azione condivisa, risulterebbe inefficace e porterebbe a indifferenza. Secondo voi cosa si può fare per parlare al mondo di quanto sta accadendo e cosa può fare l'arte?
Buona notte,
Living
Inviato da: living_art
il 06/01/2022 alle 20:34
Inviato da: OsservatoreSaggio
il 06/01/2022 alle 18:39
Inviato da: living_art
il 13/04/2020 alle 23:56
Inviato da: Signorina_Golightly
il 11/04/2020 alle 14:21
Inviato da: cassetta2
il 04/11/2019 alle 20:13