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PRIVATIZZAZIONE DELLE CARCERI ANCHE IN ITALIA

Post n°217 pubblicato il 10 Febbraio 2014 da enricomonzatti

 

Don Franco Esposito, cappellano del carcere di Poggioreale e direttore della Pastorale Carceraria dell' Arcidiocesi di Napoli, l' aveva detto già nel 2009 in occasione del convegno SEAC (Coordinamento associazioni di volontariato penitenziario) preavvisando la possibilità di privatizzazione delle carceri "all'italiana" voluta fortemente da politici imprenditori.

Dal sito web: www. diritti.it ho copiato-incollato il seguente articolo:

 

A livello semplicistico, possiamo affermare che la privatizzazione delle carceri certamente non é ripugnante per le imprese destinate a gestire o coinvolte nella gestione di un istituto di pena.

D’altro canto, un approccio deterministico troverebbe la privatizzazione delle carceri sicuramente "moralmente ripugnante", una conferma diretta della teoria che vede nella prigione una invenzione della società capitalista, dove "i prigionieri devono essere lavoratori, i lavoratori devono essere prigionieri" (Melossi D. e Pavarini M., 19810 (1). Il massiccio coinvolgimento del settore privato nel tema "prigione" in alcuni Paesi esteri (USA, Regno Unito, Australia), e l’apparente mancanza di credibilità di tale processo, per alcuni autori sembrano confermare l’idea di una "re-feudalizzazione" del momento punitivo: "... L’originale e monolitico sistema correttivo sta sperimentando un violento processo di cambio... Si tratta quasi di un passo indietro nel tempo, una contraddizione al processo di centralizzazione amministrativa della pena, che é emerso con la formazione dello Stato Moderno. Ciò potrebbe essere assimilato ad un processo di re-feudalizzazione dell’azione punitiva" (Pavarini M., 1995) (2).

Concludo questo post con una frase pronunciata nel prologo del film di Ingmar Bergman "L' uovo del serpente" (1977):

..

"noi sterminiamo quel che è inferiore e incrementiamo ciò che è utile"

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=0b1ZAbZiMXM#t=44

 
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