Creato da enricomonzatti il 23/04/2011
Chi lotta può perdere chi non lotta ha già perso

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

enricomonzattistefano_petrosillopeppinodalessandroStolen_wordsIltuocognatinoa_solitary_manoscardellestellelacky.procinopezzidicuorecile54paperinopa_1974paneghessaSky_Eaglesilvia_mazzuccoslavkoradic
 

Ultimi commenti

Grazie mille per la notizia. Si puo' avere il nome...
Inviato da: enricomonzatti
il 03/05/2015 alle 01:10
 
Qui in Brasile, a San Paolo existe la libreria italiana.
Inviato da: brasilianissima
il 28/04/2015 alle 17:30
 
Buona domenica, auguri
Inviato da: giramondo595
il 02/02/2014 alle 16:20
 
Bellisima
Inviato da: Asialunaotr
il 13/06/2013 alle 11:26
 
I dati OCSE voglione essere un occasione di...
Inviato da: enricomonzatti
il 19/05/2013 alle 11:07
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« RACCONTI DI PERIFERIA //...UNA POMPEI MONASTICA POC... »

OCSE: CRESCE GAP RICCHI / POVERI

Post n°162 pubblicato il 15 Maggio 2013 da enricomonzatti

Parigi, 15 maggio 2013 - Le inegueglianze di reddito sono cresciute nei primi tre anni della crisi, dal 2007 al 2010, piu' che nei 12 anni precedenti. Nei paesi Ocse il 10% della popolazione piu' ricca ha un reddito 9,5 volte piu' alto di quello del 10% della popolazione e' piu' povera, contro le 9 volte del 2007. In Italia il gap e' 10,2 volte nel 2010 contro le 8,7 del 2007. Lo rivela l'Ocse in un'indagine nella qualle avverte che i tagli alla spesa nei paesi piu' avanzati rischia far aumentare ancora l'ineguaglianza e la poverta' nel prossimi anni. Inoltre l'indagine mostra che sono soprattutto i piu' poveri i piu' colpiti dalla crisi.
Il gap, nota l'Ocse, e' piu' accentuato, in paesi come il Messico, il Cile, gli Usa, Israele e la Turchia, e minore in paesi come l'Islanda, la Slovenia, la Norvegia e la Danimarca.
Questi dati, secondo il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, mostrano la necessita' "di proteggere la parte piu' vulnerabile della popolazione, specie se i governi perseguino la necessita' di tenere sotto controllo la spesa pubblica". Fino al 2010 i pensionati erano abbastanza protetti in molti paesi, mentre i lavoratori hanno subito i contraccolpi piu' forti. (Fonte AGI).

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/NAPOLITICATUA/trackback.php?msg=12095666

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
VogliaDiMe
VogliaDiMe il 16/05/13 alle 13:08 via WEB
Non ne faccio un discorso politico. Mi chiedo, però, a cosa servano tutti questi dati che OCSE, ISTAT ed istituti vari, nazionali o sovranazioni periodicamente danno. A nulla. Sono anni che ci massacrano gli zebedei con questi dati, facendoci rendere conto di cose che, nel quotidiano, sono pure peggio di ciò che in giacca e cravatta ci raccontano. A novanta. Ecco la nostra fine.
(Rispondi)
 
 
enricomonzatti
enricomonzatti il 19/05/13 alle 11:07 via WEB
I dati OCSE voglione essere un occasione di sensibilizzazione a questa insostenibile disuguaglianza sociale. Sostanzialmente è comunque un discorso politico nel senso che, parafrasando quanto dichiarato recentemente da uno scrittore:"i mali di questo mondo più che essere causati da chi fa del male, sono dovuti all'indifferenza di quanti restano a guardare". Grazie per il commento partecipativo.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963