Creato da enricomonzatti il 23/04/2011
Chi lotta può perdere chi non lotta ha già perso

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CONTEMPLAZIONE E AZIONE

Post n°242 pubblicato il 16 Settembre 2016 da enricomonzatti
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Le tante tensioni che percorrono il mondo e la Chiesa richiedono molti e vari rimedi, il piu' necessario ed efficace puo' essere uno sforzo coraggioso per recuperare uno spirito di contemplazione in una forma accessibile all' uomo di oggi, che non vuole separare la religione dalla vita, ma sta piuttosto cercando il modo di realizzare una sintesi vitale tra contemplazione e azione. // Se e' compito di tutti noi il promuovere un nuovo equilibrio fra contemplazione e attivita', lo e' in maggior misura per quelle persone e per quelle comunita' che su questa strada sono sospinti da una particolare vocazione di pionieri.

 
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REVOLUTION

Post n°241 pubblicato il 26 Luglio 2016 da enricomonzatti
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“Liberta’ e’ partecipazione”  questo ritornello di una geniale canzone di Giorgio Gaber (1972) e’ il primo passo di una piccola rivoluzione che parte da un laboratorio di scittura creativa attivato dal 2013 nel carcere “Giuseppe Salvia” di Poggioreale – Napoli. Stiamo parlando del Comma 461 della legge n. 244 del 2007 relativa ai rapporti fra cittadini ed amministrazioni locali che, però, non può realizzarsi da sola o per l'esclusivo impegno di queste ultime. Sarà indispensabile un impegno straordinario del mondo dell'associazionismo civico e di quanti abbiano la volontà di contribuire a definire i percorsi e le modalità affinché questa piccola rivoluzione si realizzi concretamente.// Strano a dirsi...dal carcere nasce una iniziativa che puo’ cambiare la cosi’ detta “societa’ civile” e capovolgere un sistema di potere corrotto mascherato da democrazia. // Per rendere  la cosa in maniera piu’ chiara, diciamo che SE il comma 461 della legge n. 244 del 2007 fosse stato applicato per il controllo dei 180 milioni di euro di fondi europei stanziati per il raddoppio della tratta del  binario unico, della tragedia pugliese, “L’ incidente”...non si sarebbe mai verificato .// Piu’ chiaro di cosi !

 
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IL SINDACO DEL FUTURO PER NAPOLI

Post n°240 pubblicato il 27 Maggio 2016 da enricomonzatti
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Il primo mandato di De Magistris come sindaco di Napoli fu raggiunto grazie alla partecipazione attiva di tante compagne e compagni di Rifondazione Comunista che in quella lotta politica, oltre all' impegno profuso generosamente durante tutta la campagna elettorale, ci misero non solo la faccia ma soprattutto il cuore. Cinque anni sono pochi per "bonificare", come dice nel suo recente comunicato video il compagno di sempre Erri De Luca, una Citta' complessa come Napoli. Nel percorso di questo primo mandato a De Magistris, bisogna ammetterlo, non tutto e' andato come doveva andare, ma c'e' la possibilta' di poter recuperare, con un secondo mandato, quello che attende di essere fatto. C' e' un nome tra i candidati consiglieri comunali che rafforza questa mia speranza ed e'  quello di Antonio Perillo , giovane compagno che si e' sempre distinto per il suo tenace e brillante impegno politico, vissuto con umilta' e concretezza. Altro nome e “quota rosa” per la X Municipalita’ Fuorigrotta-Bagnoli e’ quello della compagna Laura Piccialli. // Da quel 30 maggio 2011 qualcuno ci ha lasciati, con grande rimpianto di tutti. Ma in questa corsa al cambiamento il “testimone” del compagno Salvatore Gambardella e’ stato raccolto da giovani mani. Guardando ancora oltre, piu’ avanti nel tempo, mi piace immaginare una Napoli da tempo bonificata dal malaffare e dalla corruzione. Una Citta’ risorta al ruolo che storicamente le compete come maestra di umanita’, cultura, intelligenza, intraprendenza, creativita’, dignita’. Una Napoli con Sindaco Antonio Perillo.

 
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La vita di Flor

Post n°238 pubblicato il 20 Novembre 2015 da enricomonzatti
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In occasione della Giornata mondiale per la prevenzione dell’abuso contro i bambini Terres des Hommes lancia il rapporto “Indifesa”.  Il Rapporto che include i principali studi internazionali sulla condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo, ci riporta al fenomeno drammatico della violenza sui bambini, che comprende la violazione fisica, psicologica, la discriminazione, l’abbandono e gli abusi sessuali tra le mura domestiche. La violenza sulle bambine ha implicazioni ancora più gravi quando esse sono costrette a vivere da spose bambine o da baby-mamme, o ad affittare il loro utero. // La vita di Flor, descritta nel centro del Rapporto, rappresenta una sorta di specchio in cui si riflettono le vite di altre migliaia di bambine. A 12 anni Flor è costretta a farsi carico dei suoi 3 fratellini, due sorelle di 10 e 5 anni e un maschietto di 2 anni in un piccolo villaggio sulle Ande peruviane. Con un padre assente e alcolizzato e la madre lontana da casa per pagare i debiti accumulati negli anni dalla famiglia, Flor — e, come lei, migliaia di altre bambine — si trova a vivere da madre mentre è ancora una bambina: accudisce la casa, cucina e lavora al mercato il sabato e la domenica insieme alla sorella Jessica. Si tratta di storie lontane dai riflettori dei media e singolari per la cultura occidentale che invece sono terribilmente normali nelle zone povere della terra.

 

 
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Matteo 12, 14-21

Post n°237 pubblicato il 18 Luglio 2015 da enricomonzatti
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In quel tempo, i farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.
Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì tutti,
ordinando loro di non divulgarlo,
perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia:
"Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti.
Non contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce.
La canna infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché abbia fatto trionfare la giustizia;
nel suo nome spereranno le genti"

Commento: La santità non coincide con la ricerca o la santificazione del dolore in sè: Gesù, fin tanto che non giunse il suo momento, sfugge agli intrighi dei farisei e così noi dobbiamo fuggire ed evitare tutto il male che è possibile evitare. Essere l’amato non coincide affatto col vivere una vita di sofferenza ma significa condurre una vita di autentica donazione agli altri e di obbedienza a Dio: guarire gli infermi; consolare gli afflitti, dare speranza; non giudicare e attendere la Giustizia del Padre che è anche e soprattutto infinita Misericordia.

 
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