Cosmo ed eros nella paziente passione dell'amore.
Spicchi di luce nel buio della nostalgia.
Mentre nuvole di panna vagavano nel cielo,
un airone rosa fece ritorno.
Elegante nel volo, si librava nell'aria profumata di salsedine.
E Lei ricominciò a narrare dei suoi pensieri,
delle sue emozioni dei segreti della sua vita...
del suo cuore, isola dell'infinito.
Vorrei mi ascoltassi di pelle, Mi hai schiantato addosso [ucciderci d'impronte
Vorrei mi ascoltassi la pelle, [violentami l'anima amoremio] Parlami da dentro in sequenze senza fine . Che tu non sai quanto sei bello quando mi sorridi dentro Chèri. . . . . . . |
. . . Traccio linee immagina[te]rie tra i pensieri nostalgie sentimentali appese al soffitto e nell'esserti stata capogiro mi scopro [ancora_romantica]
. . Diagnosi: evidenti tracce del tuo passaggio sono state riscontrate nella mia emotività. . . . Ma oggi è un altro giorno e stanotte voglio riaddormentarmi senza pensarti nel sangue [domani] . . . . . .
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. . .
E in quel suo immaginarti ti aspettava. Dentro casa... nuda, vestita di un desiderio che le apparteneva, aveva solo voglia di viverti. Non c'era il profumo degli incensi, ma l'aria fresca di un'oasi d'amore. O forse amore era altro, mischiare il piacere al volere. L'ardore con il sentire. Forse era solo brama di possesso, non di te, ma di se stessa. Forse voleva solo esser risucchiata nella tua capacità di farla sentire diversa. E lo era diversa, lo era.. Viveva quei momenti rubati, ma non si ruba l'emozione di un vivere. Non si ruba il piacere di un donarsi. Non si parla d'amore? No, non si parla d'amore, si parla d'altro. Si parla di morbidezza. Si parla di abbandono e di carezza.
Nuda in piedi in mezzo alla stanza, lo specchio alle sue spalle, lì per te, pronta.
E non c'era trepidazione, non c'era ansia, non c'era timore.
lei aspettava te. Il tuo parlare, il tuo respirare, il tuo accarezzare... E in quella muta attesa di donna, godeva, godeva di te. Forse non era amore...forse no, forse era solo un caldo e vibrante... . ... attenderti... un piacere perverso Chèri . . . . . |
Deboli note di musica jazz mi sfiorano la pelle, mentre una nuvola di fumo abbraccia le labbra. Voci che assorbono altre voci. Di la del confine un miscuglio di gente, di qua del confine io. Con i miei pensieri, la mia confusione, con il mio essere altrove. Non qui. Ascolto discorsi che non sento, fisso bocche di parole che non mi raggiungono. Sinuoso e lento mi avvolgi. E sono altrove. Non qui. Altrove. Perchè i pensieri non hanno controllo. Viaggiano senza biglietto. . . .
zucchero di canna sulla lingua, ultimo sorso di mojito...
. . . . . . |
. . Languido il pensiero che si trova tra il mio spazio e il tuo, flessuoso il collo che si tende e ti cerca, candido il respiro, caldo del prossimo bacio. Sì, vorrei non pensarti, ma ti inseguo. Cancello i miei desideri e mi impossesso dei tuoi, fantasie lontane ma i giochi voraci ci appartengono. Vorrei mi insegnassi la fuga, ma non provarci. Tieni vivo il mio pensiero, per il resto... ...c'è tempo. . . Pensieri che si mescolano... si incrociano ... si liberano. . . Notte Chèri . . . . . |
Inviato da: ilsoleelaluna2009
il 25/08/2010 alle 11:40
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il 12/08/2010 alle 21:05
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il 12/06/2010 alle 16:17
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il 11/06/2010 alle 11:28
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il 09/06/2010 alle 14:20