NEWS DA ALFONSINE

ANNIVERSARIO DI CAPACI E DELLA LEGGE 194

Ieri era l’anniversario della strage di Capaci in cui furono assassinati Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morbillo e gli uomini della scorta echi come me ha assistito in diretta televisiva alle celebrazioni svolte a Palermo ha avuto un sussulto di gioia nel vedere tanti giovani, ragazze e ragazzi presenti ed attivi nel ricordo, ma soprattutto nella denuncia e lotta alle mafie. Vedere quei ragazzi, molti dei quali non erano nemmeno nati al momento della strage, rincuora gli animi e fa pensare che, in fondo, non tutto è perduto, che in Italia esiste ancora la possibilità di cambiamento. E’ su loro che dobbiamo investire. Sono loro che dobbiamo ascoltare maggiormente. Sono loro che dovranno lottare per un Paese più ricco di diritti, giustizia, pulizia e “buona e sana” politica.

Sempre a proposito di diritti e questa volta si parla di diritto all’autodeterminazione delle donne alla libera maternità, il 22 maggio è stato l’anniversario dell’entrata in vigore della Legge 194.

Mamma mia sono già trascorsi 35 anni! Personalmente (per un fatto puramente anagrafico) non partecipai alle lotte per la conquista della legge, ma, invece fui direttamente e politicamente in prima linea quando dovemmo difenderla con le unghie e con i denti alcuni anni dopo in occasione del Referendum abrogativo proposto dalla DC. Quante piazze ho girato, quanti volantini ho distribuito, ma erano anni in cui le donne erano veramente protagoniste del cambiamento. Se allora abbiamo vinto grandi battaglie, ce lo siamo veramente meritato e con noi quei tanti uomini che avevano compreso la giustezza delle lotte delle loro compagne. Se penso che ancora oggi vi sono alcune fazioni politiche che hanno intenzione di rimettere di nuovo in discussione questa legge, mi sento male. La 194 non è una legge da cancellare, forse va in parte modificata per far sì che la parte riguardante la prevenzione, che mai è stata realmente applicata al 100%, prenda il volo finalmente e venga messa in atto come si era fin dall’inizio chiesto.

Pochi giorni fa mi ha scritto in proposito anche Giancarla Codrignani che all’epoca del Referendum era deputata della Sinistra Indipendente in Parlamento e con la quale feci tante iniziative politiche. Vi propongo le sue parole, che condivido ampiamente e che spero anche voi possiate apprezzare.

<< Il 22 maggio fanno 35 anni di legge 194, sull'aborto. Non sto a rievocare le crudeltà sentite da maschi e dalle istituzioni e nemmeno il coraggio e la disperazione delle donne, sia quelle che, soprattutto le coniugate, per la prima volta denunciavano l'umiliazione, il ferro da calza e la morte, sia quelle che non conoscevano la proporzione di un fenomeno allora formalmente inesistente perché la doppia morale è la principale morale (mi spiace di dire "cattolica") di questo paese.

Vorrei ricordare il manifesto dell'aprile 1971 in cui donne francesi di qualche fama come Simone di Beauvoir si autodenunciarono per dire che il patriarcato non è sovrano del nostro corpo. Sorelle alle nostre spalle. 

Non è finita.

Sappiamo il ricatto dell'obiezione di coscienza e la valorizzazione talebana dell'embrione.

La nostra dignità non è mai al sicuro.>>