NEWS DA ALFONSINE

Seguendo, ascoltando e leggendo quanto accade oggi nel nostro Paese, verrebbe veramente voglia di iscriversi al”Partito degli Apoti”.

Chi sono gli Apoti?

La parola fu coniata circa un secolo fa dallo scrittore Giuseppe Prezzolini sullo stampo del greco antico per significare << colui che non la beve >>.

“Prezzolini – racconta Indro Montanelli – la lanciò subito dopo la prima guerra mondiale quando, tornando  dalla trincea dov’era andato volontario, trovò un Paese in talentato confusionale di partiti, di fazioni e di risse che, invece di qualcuna, preferì trarsi in disparte dalla politica ed andarsene all’estero.

Ora il termine ‘Apoti’ è riemerso come sono tanti (e crescono ogni giorno) coloro che non intendono continuare a le scialappe e gli intrugli che giornalmente la politica ci serve ed in cui nessuno riesce più a capire chi è con chi e per cosa come avvenne tra il 1919  e il 1922.

Quando Montanelli conobbe Prezzolini nei primi anni del millenovecentocinquanta gli rimproverò l’apotismo come una diserzione da una battaglia in cui anche lui avrebbe dovuto impegnarsi. Forse Montanelli aveva ragione, ma io ora riconosco le ragioni di Prezzolini perché sia pure in un contesto diverso e meno drammatico di allora, lo stato confusionale del Paese è lo stesso (nessuno riesce più a capire chi è con chi e per cosa), ed il motivo che mi fa desiderare un rinvio delle elezioni è che nemmeno io riesco più a capire con chi sono e per cosa.

Ecco perché, sempre più ho la tentazione di iscrivermi al “partito degli Apoti”.