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La ricerca italiana a supporto delle politiche per la montagna
Saranno presenti rappresentanti delle istituzioni tra cui il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ed Erminio Quartiani, presidente del Gruppo amici della montagna del Parlamento, i presidenti dell’Ispra e della Società geografica italiana, ricercatori, operatori, esperti e appassionati, esponenti della pubblica amministrazione centrale e locale, imprenditori, alpinisti ed escursionisti. L’incontro servirà ad approfondire temi di interesse comune: ambiente, attività produttive, turismo, infrastrutture, ricerca scientifica, sport, educazione. “La montagna contribuisce alla produzione del reddito nazionale per il 16,1%, una misura che è solo di poco inferiore alla quota della popolazione che vi risiede (18,5%). Si tratta dunque di una risorsa e di un’opportunità da riconoscere e valorizzare nell’interesse dell’intero Paese”, dichiara Agostino Da Polenza, presidente del Comitato Ev-K2-Cnr. “Quello montano è sicuramente un territorio a forte vocazione agricola e turistica ma nelle vallate vi sono anche distretti produttivi e industriali importanti per l’economia nazionale; occorre però creare le condizioni per prevenirne il progressivo abbandono in favore delle aree costiere e metropolitane, ove peraltro la pressione antropica cresce in modo preoccupante”. Per garantire un reale e sostenibile sviluppo delle aree montane e una loro integrazione appare però necessario “l’avvio di un Programma nazionale di ricerca per la montagna, che possa supportare le amministrazioni e i policy makers nell’individuare i punti di forza e di debolezza e quindi le azioni strategiche da intraprendere per valorizzare le terre di montagna, che costituiscono una larghissima parte dell’intero territorio nazionale”, spiega Giuseppe Cavarretta, direttore del Dipartimento Terra e ambiente del Cnr. “Tutela ambientale e riduzione dei rischi, valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche, della filiera forestale e della zootecnia, sviluppo del sistema agrituristico, potenziamento dei servizi pubblici, crescita demografica e del sistema scolastico, del turismo e degli sport di montagna sono alcune delle priorità per uno sviluppo sostenibile e duraturo delle zone montane. Scenari che con il supporto della ricerca scientifica potranno determinare il rilancio di queste aree nell’interesse del sistema-Paese”. Fonte : comunicato stampa CNR |
Inviato da: Tonino
il 27/08/2017 alle 11:58
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