Creato da NaturalistaAmico il 12/12/2008

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Fagioli, un metodo naturale per la conservazione

Post n°77 pubblicato il 18 Luglio 2009 da NaturalistaAmico
 

Fagioli

(Foto: www.babalucco-bio.com)

Per chi è pratico di agricoltura sa che i mesi di luglio e  agosto sono dedicati alla raccolta e conservazione dei legumi (fagioli, lenticchie, fave, piselli, ceci, cicerchie, ecc.).

Uno dei legumi maggiormente consumati per l’alimentazione umana è il fagiolo, il rischio maggiore che corre una scorta di questi squisiti legumi, stipati per l’inverno, è l’infestazione del cosiddetto “Tarlo dei fagioli” noto anche come Tonchio, il termine fa riferimento a diverse specie di coleotteri, la più nota per l’infestazione dei fagioli è Acanthoscelides obtectus (Say, 1831).

L’insetto nasce da un minuscolo uovo che la femmina depone direttamente in campo, nel fiore quando la fecondazione è avvenuta e i semi iniziano a maturare, e si nutre delle abbondanti proteine contenute nei semi maturi. I legumi infestati appaiono ampiamente bucherellati e non possono essere più cucinati.

Spesso per la prevenzione delle infestazioni da Tonchio si usano ingenti quantità di polveri insetticide che arrecano danno a tutti quelli che si cibano di fagioli, uomo compreso.

Particolarmente interessante e salutare appare, invece, una tecnica per la conservazione dei fagioli che ho avuto modo di osservare in diverse zone del vesuviano, del comprensorio stabiano, dei monti Lattari e della penisola sorrentina.

I fagioli maturi prima di essere stipati per l’inverno, sono immersi in abbondante acqua bollente per circa dieci secondi. Poi stesi al sole ad asciugare su ampi teli di tessuto naturale, l’operazione deve essere rapida per evitare che i fagioli restino raggrinziti.

L’asciugatura al sole dura finché i fagioli non sono perfettamente secchi. A questo punto possono essere conservati senza adoperare nessun tipo d’insetticida.

Appare lampante come questa tecnica è figlia dell’esperienza e dell’osservazione dei fenomeni naturali, i contadini sanno che il Tonchio si annida all’interno dei fagioli maturi ed hanno capito che per salvare la provvista di legumi l’unico metodo possibile è quello di evitare la schiusa delle uova. Ecco allora l’acqua bollente, in quei dieci secondi di immersione le uova dell’insetto sono distrutte senza alterare la qualità nutrizionale dell’alimento. L’unico aspetto controproducente di questa tecnica è che non può essere adottata per i fagioli da semina in quanto ne compromette seriamente la vitalità.

Ferdinando Fontanella.

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Commenti al Post:
elly19700
elly19700 il 18/07/09 alle 19:52 via WEB
Sono andata a vedere un'immagine del Tonchio e sembra persino simpatico e cicciottone..eppure guarda quanti danni combina. Ho letto che esiste anche un tonchio dei ceci!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Pasquale il 12/07/11 alle 23:29 via WEB
Ciao, volevo dire che per conservare i fagioli al fine di riseminarli occorre effettuare la concia ovvero trattare i semi con prodotti chimici prima di conservarli, l'alternativa sarebbe quella di conservarli in celle ad atmosfera controllata (es. assenza di ossigeno) ma non è generalmente praticabile nelle realtà di cui stiamo parlando. Comunque voglio segnalare un metodo che usava mio nonno e che proverò quest'anno per verificarne l'efficacia: girare in un contenitore i fagioli con dell'olio, questo messo in giuste dosi andando a coprire la superficie del seme della leguminosa provoca la morte del coleottero per asfissia!
 
 
NaturalistaAmico
NaturalistaAmico il 16/07/11 alle 13:05 via WEB
Gentile Pasquale, la ringrazio per questa interessantissima segnalazione. Proverò anche io il metodo di suo nonno...mi faccia sapere l'esito della sua esperienza. Buona giornata, Nando Fontanella NaturalistAmico
 
correttainformazione
correttainformazione il 11/01/16 alle 11:46 via WEB
Ho letto anche che si possono tenere una volta secchi in congelatore per un numero variabile di giorni (tipo 5), un metodo che sfrutta sempre la temperatura e non prodotti chimici. Anche qui però è compromessa la semina..
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Fabiola De Amicis il 15/03/17 alle 15:48 via WEB
Io ho un'azienda agricola in abruzzo da 5 anni coltiviamo diverse varietà di legumi, per la difesa dal tonchio divido in lotti i fagioli sgranati e li pongo in congelatore per almeno 48h poi li ristendo un paio d'ore, li setaccio per eliminare "i cadaveri" e fagioli bucati e li confeziono.posso garantire che la germinazione non è compromessa perchè in azienda autoproduciamo i semi per l'anno successivo essendo alcune varietà autoctone e poi in questo modo timoli le ultime larve ad accelerare il ritmo vitale ed uscire fuori per poi morire quindi pulisci le derrate al 100%.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Tonino il 27/08/17 alle 11:58 via WEB
Se potete aiutarmi:- Ceratonia Siliqyua - Carrubbo - Sciuscella. ho 4 piante una accanto all'altra....fino a 2 anni fa hanno prodotto il frutto....ora da due o tre anni hanno una vegetazione rigogliosa ma non producono più frutto. Perchè?... cosa posso fare?. Grazie.
 
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