Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Novembre 2016

Andate al cinema o rileggetevi il Faust

Post n°323 pubblicato il 27 Novembre 2016 da fedechiara
 

Sarà un caso che il film ‘Snowden’ di Oliver Stone sia uscito nelle sale solo dopo la conclusione della ferocissima campagna elettorale che ha premiato Donald Trump e condannato all’infamia la campionessa di tutto e di nulla Hillary Clinton – da troppi americani (si, anche gli arrabbiati sostenitori di Bernie Sanders) percepita come una ‘fintona’, una donna di colla e cadreghe, interna e complice delle schifezze segrete dell’apparato amministrativo e governativo, da troppo tempo in mano ai cinici professionisti della politica e agli spioni della Nsa e della Cia che condannano Snowden all’esilio di Mosca?

Nel film, durante i titoli di coda, si ascoltano le imbarazzate e/o sdegnate dichiarazioni degli apparatniki sedicenti ‘democratici’ – la Clinton e quella scialba figura del presidente Obama in primis – che condannano senza ombra di vergogna l’operato di Edward Snowden, ex agente Cia di primo livello, di aver tutto rivelato delle attività di spionaggio a tutto campo e senza distinzione di parte politica di ogni e qualsivoglia espressione di dissenso politico operate dalla Nsa e dalla Cia e dalle organizzazioni satelliti.
E l’elezione di Trump, su questo versante, confermerà tutti i programmi di spionaggio governativo e dirà l’America ‘un grande paese’ macchiato, tuttavia, dall’onta secolare di infrangere sistematicamente quelle stesse leggi e regole di piena democrazia e rispetto delle libertà individuali che la dicono retoricamente ‘grande’ ma, in realtà, schiava delle sue ossessioni di voler tutto controllare e tutto dominare al suo interno e nelle aree del pianeta di sua influenza geo strategica.

E nel film si mostra, con dovizia di particolari tratti dalle cronache recenti, tutto l’incessante (e costosissimo) lavorio degli esperti informatici e degli hacker che piratano hacker rivali di quel mondo virtuale che è la realtà agghiacciante dei penosi e infami decenni che viviamo/vremo perché chi dominerà le reti di informazione nel prossimo futuro sarà (ma già è) il Grande Fratello che legge queste mie righe e le vostre, richiamandone le parole-chiave di ricerca e, se siete pericolosi per gli interessi geo strategici dell’America aspettatevi che uno sconosciuto vi chieda, appena fuori casa: ‘Lei è il signor tal dei tali?’ e vi inietti nel collo un liquido letale come si mostra nei migliori film sull’America malata degli spioni di stato, a partire dal mitico : ‘ I tre giorni del Condor’, che tanto influenzò il nostro sentire politico da giovinetti e fummo subito, per un rimbalzo di sdegno estremistico, ‘maoisti’ e ‘cubani’, que siempre viva Fidel.

E lo ricordate, vero, quello sguardo sgomento del bravo Redford-il Condor, nel film, che si chiedeva e chiedeva alla sua prigioniera innamorata perché avessero sterminato tutti i suoi compagni di lavoro in quella sede distaccata dove svolgeva innocue ricerche da topo di biblioteca e vi si classificavano le notizie apparentemente varie e neutre di giornali e riviste di ogni genere e appartenenza – e la causa della morte di quegli innocenti impiegati era il maledetto ‘petrolio’ della voracissima fame di energia delle industrie americane che armavano il loro governo di tutti gli strumenti di dominio diretto e indiretto sui ‘paesi del golfo’, soggetti a improvvisi golpe e cambi di regime per l’azione combinata degli aiuti e/o del traffico di armi diretto ai ‘ribelli’ – come è avvenuto nella Siria in cui si voleva pretestuosamente introdurre la democrazia e la si è consegnata, invece, al caos sanguinoso del Califfato islamico e della guerra di tutti contro tutti .
Tu vedi l’intelligenza acutissima delle azioni mirate della Cia – e segretario di Stato allora era la Clinton che ha recentemente concorso per la presidenza degli Stati Uniti d’America. Una ‘grande democrazia’ zoppa e vistosamente claudicante e un Grande Fratello orbo e stupido che non sa, mai ha saputo fermare ‘quegli spiriti malefici che esso stesso ha suscitato’ coi suoi alambicchi e i sofisticatissimi programmi di spionaggio a tutto campo di Snowden.

Andate al cinema o rileggetevi il Faust di Goethe.

 

 
 
 

Di ci scampi

Post n°322 pubblicato il 25 Novembre 2016 da fedechiara
 

 

S.p.q.r. Sono pencolanti sui picciuoli questi renziani

Il 4 di dicembre non ci giocheremo i destini dell’umanità bensì di un pugno di parvenus della politica – imbonitori da tre palle un soldo che hanno illuso una discreta fetta di italiani di tutto cambiare per non cambiar nulla. E davvero, rivedendo nei trailers dei telegiornali degli ultimi due anni quelle facce da leopoldini allo sbaraglio che recitavano le veline renziane con l’aria dei secchioni d’antan che mandavano a memoria le poesie della vispa Teresa ci vien da sorridere al pensiero di quanto poco basti agli esseri umani per nutrire le illusioni del ‘nuovo che avanza’ e oggi già ‘lungamente ci dice addio’ – come le foglie ormai gialle che il vento distacca una a una e ci racconta della prossima primavera che chiuderà l’inverno del nostro scontento.
E un’altra stagione delle nostre vite avrà inizio e, forse, ci chiederemo fra qualche anno, inseguendo un pensiero marginale: ‘Ma quel Renzi fiorentino e la sua amica Leopolda chissà dove sono andati a finire.’
O forse no. Forse toccherà armarci della stessa pazienza che abbiamo coltivato nei tre lustri del fescennino berlusconiano e magari ‘morire renziani’. Dio ci scampi.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Arroganti sulla linea del fuoco. Domani accadrà.

Sbaglia Berlusconi a dire che se vincesse il “No” Renzi dovrebbe continuare, visto che dispone della maggioranza parlamentare per farlo. Oltretutto così facendo il Cavaliere sbaglia due volte, la p…
OPINIONE.IT

 
 
 

Torniamo umani (s.p.q.r. sono pericolosamente orwelliani questi renziani)

Post n°321 pubblicato il 23 Novembre 2016 da fedechiara
 

E basterebbe prendere a prestito le metafore e le similitudini de ‘La fattoria degli animali’ di Orwell per capire che giriamo sempre intorno alla stessa questione del potere e di chi lo gestisce (male) e chi vi si oppone con scarsi risultati perché il potere sempre si perpetua e ha percorsi circolari ad ogni cambiar di stagione e di uomini (o maiali, per restare nella simpatica metafora orwelliana).

E che Renzi, – in questa straordinaria narrazione del 4 di dicembre p.v. che dovrebbe dare forma e viso nuovi all’Italia (tragica e melting pot) che ha in mente – venga definito una ‘scrofa ferita’ in corso di campagna è parte coerente dell’antica metafora del libro in questione e del dramma che si scatena quando qualcuno prende il potere con un ‘colpo di palazzo’ (‘Enrico stai sereno’) e pretende di fare una sua rivoluzione rizzandosi sulle gambe posteriori come i maiali di Orwell e dicendo buona anche la schifezza della riforma bicameralista che sostituisce gli eletti coi nominati e cambia tutto per non cambiar niente – com’è nella tradizione delle tagliatelle Barilla ‘più corpose’.

Alla via così e disfiamoci del porco orwelliano bramoso di potere e del suo costosissimo ‘Air force-Renzi’ (sic) col voto.
No alla fattoria dei maiali e delle scrofe. Torniamo umani.

L'immagine può contenere: sMS e una o più persone

 
 
 

Tardive resipiscenze e clamori mediatici

Post n°320 pubblicato il 22 Novembre 2016 da fedechiara
 

C’è da dire, a scanso di equivoci, che io ero misericordioso ben prima della nouvelle vague mediatica di Bergoglio e del suo giubileo – che tanto somiglia alla storica ‘vendita delle indulgenze’ ferocemente avversata da Lutero e da tutti gli altri rigoristi della Riforma.
Ed ero ragazzo quando Fabrizio cantava la canzone dei suicidi – quella ‘Preghiera in Gennaio’ che faceva venire i brividi, tanto bene descriveva la condizione umana della sofferenza spinta verso il suo limite estremo di sopportazione del dolore e della perdita. E mi commuoveva il pensare a quel gesto magnifico e umanissimo di un Dio che tutti li baciava in fronte, quegli addolorati e sconfitti dal dolore di vivere che avevano guardato in faccia la morte e le erano corsi incontro perché liberava l’orizzonte loro personale da uno stato di vita indegna di esser vissuta a quel modo e con quel diapason di sofferenza.

E la chiesa di allora, la Chiesa delle scomuniche e dell’avversione cieca e feroce verso ogni autogestione del rapporto personalissimo che tutti noi intratteniamo con la vita e con la malattia e la morte, mandava, invece, quel corteo di addolorati e vinti, in ‘terra sconsacrata’. Reietti e maledetti dalla comunità dei pretesi e arroganti ‘credenti’ – come se i cimiteri fossero regno loro, dei preti che celebrano i funerali, e solo la loro benedizione possa aprire le porte di un supposto aldilà della consolazione e del riscatto.
E abbiamo ancora in memoria le fragorose battaglie mediatiche dei cari vescovi e cardinali contro tutti noi che indicavamo alcuni casi di eutanasia come pietosi e misericordiosi e ragionevoli, a fronte del dolore estremo della loro malattia – e loro, invece, ferocemente schierati a favore di accanimenti terapeutici davvero degni di miglior causa; e si facevano forti della loro insensata ‘verità rivelata’ e del monopolio della ‘parola di Dio’ da chissà chi e perché consegnato nelle loro mani.

E prima di me e dei resipiscenti e tardivi preti e vescovi e papi che finalmente predicano la misericordia quale ‘via di salvezza’ altre religioni e altri monaci e sacerdoti e filosofi dei templi buddisti e induisti hanno considerato la via della compassione universale la ‘via maestra’ di un ‘Risveglio’ ad una condizione di migliore e più saggia vita – e migliore condizione di relazione con il nostro prossimo.
E il confronto tra quelle religioni antichissime e la nostra sembra indicare che nessuna verità esclusiva si possa consegnare ad alcuno – meno che meno a coloro che hanno combattuto crociate e/o jihad per affermare la sola e unica ‘Via, Verità e Vita’ e hanno seminato terrore e morte in quella loro folle predicazione lungo i secoli.

Non sarebbe male se, alla luce di tutto ciò esposto, si chiudesse il sipario mediatico e la piaggeria dei mezzi di comunicazione di massa verso il Vaticano e i loro esponenti. Davvero non hanno molto da insegnarci, a parte l’indicarci le loro molte stoltezze storiche e le tardive resipiscenze.

 

Bodhisattva (devanāgarī बोधिसत्त्व) è un sostantivo maschile sanscrito che significa “Essere (sattva) ‘illuminazione’ (bodhi)”. È un termine proprio del Buddhismo.
IT.WIKIPEDIA.ORG

 

 
 
 

Del governo futuro delle cose

Post n°319 pubblicato il 20 Novembre 2016 da fedechiara
 
Tag: nemesi

Mettiamoci il cuore e i pensieri in pace: le cose non vanno - quasi mai - nel senso da noi desiderato. Che siate di sinistra, destra o centro avete buoni e diversi motivi per essere insoddisfatti del corso del mondo in questi anni di conflitti annunciati o già deflagrati – vedi la guerra intestina che ci hanno dichiarato le 'serpi in seno' e i morti per le strade di quel terrorismo islamico dei 'radicalizzati sul web', figli e nipoti dei troppi immigrati mai integrati che abbiamo stipato nelle periferie urbane in decenni di s-governo delle sinistre europee.

E i pervicaci soloni del giornalismo 'embedded' di sinistra/centro che non ne hanno azzeccato uno dei sondaggi cruciali della 'brexit' e dell'elezione di Trump oggi si sono riciclati in Cassandre e menagrami e paventano sfracelli anche maggiori di quelli del biennio orribile 2015/16 con Trump alla presidenza - e gli si è bloccata la digestione, poverini, e girano con il Maalox e la Biochetasi in tasca e si consolano con le vignette rancide di Ellekappa e di Vauro, ma non si vive di sola satira, cari, bensì di sogni che si inverano e/o di incubi che abbuiano il nostro orizzonte di futuro ed è il vostro turno, fatevene una ragione.

Perché il redde rationem della Storia è sempre dietro l'angolo e i Greci lo chiamavano Nemesi e ne avevano fatto una divinità terribile del destino cattivo che fa seguito alle nostre male azioni e ai pensieri sbagliati che abbiamo permesso ci intridessero i neuroni malati di buonismo: una clamorosa, sinistra abdicazione al governo delle cose e della nazione e un pessimo modo di gestire la realtà e di governarla ai fini ragionevoli di una vita vivibile e di un progresso che sarebbe stato possibile anche in tempi di crisi globale, se non ci avessimo buttato dentro il caos dei barconi alla deriva nel Mare Nostrum e l'immigrazione selvaggia a sei cifre.

E speriamo che la 'brexit 3' del referendum voluto dall'imbonitore fiorentino mandi finalmente a casa tutti gli alfieri dello s-governo immigratorio e cominci un vero governo degli eventi rispettoso delle leggi e delle frontiere e dei fragili equilibri delle economie europee ancora in rotta e con cifre da zero virgola. Dipende da voi, cari e-lettori. Votate assennatamente e liberatevi/ci degli imbonitori che così tanti conflitti presenti e futuri hanno stipato in questo povero paese.

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