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Messaggi di Gennaio 2018

Ieri si diceva e oggi si dice

Post n°451 pubblicato il 29 Gennaio 2018 da fedechiara
 

23/01/2013 Cose buone dal mondo. Long version. (Astenersi perditempo e farfalloni feisbucchiani).

La frase non è nuova. Che il fascismo e il Duce hanno fatto 'anche' cose buone. Bontà sua e loro: quegli uomini valenti e animosi dei 'sabati fascisti' e della ginnastica sulle pubbliche piazze. Ma chi non fa 'anche' cose buone nel breve volgere di una vita qualchessia? Perfino di ladri notori e ubriaconi e fedifraghi che picchiavano le mogli si legge sulle lapidi cimiteriali che erano 'padri affettuosi e mariti fedeli', chi l'avrebbe mai detto. 
E, a Norimberga, nel corso del famoso 'processo' che da quella città prende nome, si ascoltavano testimoni a difesa che affermavano davanti ai giudici, di notori kapò e aguzzini dei campi di sterminio nazisti, che erano buoni padri e amavano coltivare le rose in giardino, che cari.

Quella frase delle 'cose buone' del dux de noantri io l'avevo già sentita pronunciare da gente qualunque, ordinary people, gente comune – che l'aveva, a sua volta, ascoltata in famiglia, da qualche parente ormai defunto.
Da qualcuno che, magari, l'aveva 'svangata', come si suol dire, ed era sopravvissuto agli inseguimenti sui tetti e arresti casa per casa di coloro che avevano avuto un ruolo pubblico durante il regime o si erano dichiarati fieramente fascisti ai tempi loro e, nel brevissimo corso della ubriacatura antifascista dopo la fine della guerra, si erano dovuti nascondere o erano emigrati per riapparire di là a qualche anno come se niente fosse stato.

E che 'niente' sia stato il fascismo delle cose buone e meno buone è cosa difficile da sostenere per chi guarda rai Storia e vede i documentari di 'come eravamo' e di come sono stati i padri e i nonni - e le incredibili idiozie dei 'fasci di combattimento', le ridicolaggini dell'Impero e 'volete burro o cannoni?' E la finale follia distruttiva della guerra combattuta coi carri armati di latta e le leggi razziali - e tutto il resto che abbiamo imparato sui banchi di scuola, ma, forse proprio per questo, non l'abbiamo 'mandato a memoria'. Quella Memoria che in questi giorni si celebra e si sostiene perché quegli orrori della maledetta Storia non si ripresentino più - e gli uomini e le donne futuri non debbano più chiedersi 'Se questo è un uomo'.

E che il nostro 'cretino di talento' di turno compaia d'improvviso a una cerimonia che ricordava quegli orrori lontani e butti lì la stupidaggine da 'ordinary people' - come se fosse l'avventore di un bar di strapaese – non sorprende, perché ad altre amenità e schifezze ci ha abituato da gran tempo, l'uomo delle 'olgettine' a libro-paga e delle 'igieniste dentali' in politica e della 'nipote di Mubarak'.

E che si addormenti quieto, poco dopo, seduto in prima fila tra la 'Autorità' presenti è il suo 'grande finale' del suo essere stato 'capo del governo' e strenuo combattente da 'campagna elettorale' che strizza l'occhiolino furbo ai fascistelli apparentati alla sua lista e riduce un evento sacro dell'umanità sofferente per le atrocità della Memoria a piccola furbata 'de noantri'.

Votantonio, votantonio, votantonio, Italiaaaniii!

 
 
 

Bufale e dintorni

Post n°450 pubblicato il 27 Gennaio 2018 da fedechiara
 

A visitare quotidianamente i social forum si ha la dimostrazione clamorosa (è il caso di dirlo) di quell’adagio che recita(va) ‘non c’è sordo peggiore di chi non vuol sentire’. E anche la favola triste del pastore burlone che si divertiva un mondo a gridare ‘Al lupo, al lupo!’ in assenza del medesimo vi trova riscontro, ma nel senso inverso, ahinoi, perché tutto il gridare alle ‘fake news! fake news!’ e alle ‘Bufale! Bufale!’che fanno gli s-governanti sinistri e i leaders dipartito di sinistra conventicola provvisoriamente al vertice delle istituzioni della repubblica trova orecchie aperte in alcuni profili di persone scarsamente attrezzate alle ricerche che si possono fare in Rete per verificare di persona se davvero di ‘fake news’ si tratta oppure se vi è costrutto e riscontro – e, per ragioni di partito preso e ostinata e cieca appartenenza alla fazione accoglientistica ad oltranza quei dessi lo vogliono nascondere al popolo per tema di contraccolpi elettorali prossimi venturi.

E bene ha fatto un mio amico feisbuchiano a rispondere con link confermativi e originali a un tale che gli gridava compulsivamente ‘fake news!’ come commento stupido al suo link che illustra e resoconta le guerre intestine che si combattono nelle disgraziate enclaves di alcune città della Svezia, Malmoe in primis. Ed è vero, invece, che molta parte di queste informazioni di libera stampa e della Rete sulla tragedia dell’ordine pubblico conseguente al troppo che stroppia di immigrazioni massive e non integrabili sono regolarmente censurate e/o pochissimo evidenziate dai giornaloni di regime e dai giornalisti televisivi e radiofonici ostinatamente buonisti, – ad onta delle mille evidenze del dramma epocale che sta vivendo l’Europa a causa del ‘nemico in casa’ che ha stipato a milioni nelle banlieues delle metropoli europee e di cui si parla solo per il ricorrente esplodere di stragi e mitragliate di kalashnikov o per l’irrompere dei tir sulla folla di Nizza e Berlino. Domani chissà.
Il 4 di marzo mandiamoli a casa questi pastorelli che ‘non c’è peggior sordo e cieco…’26907764_10210222741357191_6128545697867152160_n

 
 
 

Quei figli di Noè bianchi, gialli e neri

Post n°449 pubblicato il 17 Gennaio 2018 da fedechiara
 

Polemiche farlocche e di fazione

Okkei, okkei, siamo tutti figli di Noè – e Jafet, che se andò a nord, esprime convenzionalmente la presente ‘razza caucasica’ di cui ai referti autoptici di molti telefilm americani.

Però, dicono gli egualitaristi a oltranza e i giornalisti, oggi scatenati come un sol uomo su ‘il caso Fontana’ e la sua idea di ‘razza bianca’, è il genoma che conta, perciò facciamo pure di ogni fiore un mazzo, di ogni erba un fascio… ooops! andiamoci piano perché, a parlar di ‘fascio’ si rischia il rimando lessicale al ‘fascismo’ che di fasci (di combattimento) ne raccoglieva a mucchi da par suo – e guai a offrire il destro all’Anpi, sempre pronto a rintuzzare qualsiasi cosa orecchi di fasci(smi).

Bisognerà proporre il Fontana per il Nobel alla comunicazione, dato che ci ha obbligati tutti, stamattina, a sintonizzare i neuroni sulla vexata questio della ‘razza’.
Che è come l’araba fenice: ‘Che ci sia ciascun lo dice (vedetevi i moduli dei visti di ingresso da riempire obbligatoriamente nei diversi paesi che visitate), cosa sia nessun lo sa.’

Cioè: lo sappiamo, la razza è quella ‘umana’, come ben puntualizzava Einstein al suo ingresso negli States; e dovette riempire, e forse correggere, il famoso modulo che glielo chiedeva, però siamo neri e gialli e bianchi all over the world e abbiamo culture, tradizioni e religioni diverse di appartenenza – che causano gli sconquassi assassini che sappiamo dei ‘radicalizzati sul web’ – e qualche differenza tutto questo lo fa e bisognerà tenerne conto nel bilanciare gli ingressi nel paese e le indebite ‘accoglienze’, se sono causa di forti conflitti sociali e mettono in predicato i conti dello stato e assottigliano il welfare dei residenti indigeni da più generazioni e gonfiano i sondaggi a favore delle destre perché le sinistre di s-governo hanno sbracato sui numeri dei clandestini e sono causa della chiusura delle frontiere a nord e a est delle Alpi.

Ecco. Forse il Fontana doveva precisare questo: che non è questione di razze bianche, nere o gialle, bensì di numeri di ingressi clandestini non più tollerabili per un sano equilibrio sociale ed economico degli stati e delle nazioni della fragile unità europea.
Okkei, forse è esagerato proporlo per il Nobel alla Comunicazione. Basterà votarlo alla presidenza della regione Lombardia raccomandandogli di occuparsi di più di questioni interne e stanziali quali: la sostenibilità del welfare per i bravi lombardi, – id est sanità, promozione delle nascite (anche di ‘razza’ bianca, perché no?) magari tramite sussidi alle famiglie in difficoltà e i conseguenti, auspicati asili nidi.
Votate, votate, votate e fatela finita con le polemiche farlocche e le fake news di fazione sinistra.

La Tavola delle Nazioni è una lunga lista di figli e discendenti di Noè che appare in Genesi 10 della Bibbia ebraica, e rappresenta un’etnologia tradizionale. L’importanza di Noè, secondo la Genesi, deriva dal fatto che la popolazione della Terra fu…
IT.WIKIPEDIA.ORG

 
 
 

Pugni e kalashnikov

Post n°448 pubblicato il 16 Gennaio 2018 da fedechiara
 

Pugni e kalashnikov -Fondamentalismi che si saldano - Ieri accadeva

 

15 gennaio 2015

Un pontificato mediaticamente perfetto si incrina paurosamente per una battuta infelicissima detta da un papa, Francesco, che della mansuetudine aveva fatto un’icona convincente perfino presso il pubblico laico e i ‘senzadio’ che lo osservano e lo ascoltano rispettosamente.

I tempi che viviamo imbarbariscono le persone a tal punto da far saltar la mosca al naso perfino al pontefice sommo – che parla, senza più freni e senza l’abituale, sapiente controllo semantico, di pugni che sarebbe disposto a sferrare a chi gli offende la madre. Che, per proprietà transitiva e storica metafora, è anche la Santa Madre Chiesa.
Che ci azzecchi la madre-chiesa cattolicissima e mansueta (di recente) col profeta dei conflitti e delle fatwe pronunciate in suo nome da ogni imam facinoroso della più remota moschea mediorientale e con la miriade di assassini che, appropriandosi di interpretazioni coraniche folli, assassinano degli innocenti nei paesi che li ospitano e li sfamano è chiaro solo a Francesco o, piuttosto, al suo momento di ira – che meglio sarebbe stato se l’avesse tenuto sotto stretto controllo e meglio calibrate e pesate le infelicissime parole.
Perché non è solo il tradimento del notissimo apologo evangelico – che invita a ‘offrire l’altra guancia’ e perdonare ‘sette volte sette’ – che salta gli occhi di tutti, ma ci inquieta particolarmente l’idea che si saldi una unità religiosa malata tra le due più seguite religioni monoteiste che fa proprio un malinteso rispetto verso coloro che, importando il loro credo assolutistico e barbaro in occidente, hanno creduto e credono di poter imporre una loro ‘sharia’ manu militari e/o manu demografica – e chi non è d’accordo e si indigna e si dice pubblicamente ‘charlie’ e a favore delle storiche libertà occidentali cadrà sotto i colpi dei fanatici e degli esagitati predicatori dell’odio.

Ed è buffo che una tale, enorme gaffe mediatica esca dalla bocca di un capo religioso la cui chiesa ha subito una disfatta dopo l’altra negli ultimi cinquant’anni: divorzio, aborto, chiese vuote e ora di religione facoltativa e Jesus Christ Superstar in musical cantato nei più famosi teatri dell’occidente per oltre vent’anni – e perfino la pubblicità della Lavazza girata in un paradiso new age tutto nuvolette e ‘uri’ vogliose di un buon caffè e un san Pietro ammiccante e complice colle gags dei più noti comici nostrani.

E se le vignette dei redattori assassinati dai fanatici fondamentalisti non erano così ammiccanti e soavi e politicamente corrette come la nostrana pubblicità della Lavazza girata in paradiso non sarà, forse, proprio per il fanatismo religioso che abbiamo importato dal medio oriente medioevale e tribale e che ci eravamo scordati di avere avuto in casa solo vent’anni fa, con i papi che hanno preceduto l’attuale che scomunicavano a man bassa i separati e i divorziati e solo Francesco, tu vedi il miracolo del terzo millennio! che sembrava finalmente tutto pacificare e cantare con parole sempre perfette la meravigliosa laude a tutte le creature del suo predecessore dugentesco?
Ma che cocente delusione, Santo Padre!

Edizione online del Foglio quotidiano – Direttore Giuliano Ferrara
ILFOGLIO.IT

 
 
 

Tornate a bordo, caxxo!

Post n°447 pubblicato il 14 Gennaio 2018 da fedechiara
 

Il vero lupo tra noi e quei pastorelli strabici che gridano al fascismo incombente.

Il clamore che viene da Napoli, l'ennesimo, - dopo tante storie di mafia e Gomorra che pubblicizziamo in televisione con fiction meno vere del vero, e costituiscono il nostro biglietto da visita nel mondo insieme alla pizza e agli spaghetti -, il clamore, dicevo, sul ragazzino a cui hanno asportato la milza e la cui madre invoca un controllo di legalità ormai impossibile dopo tanti anni di s-governo e messaggi di tolleranze colpevoli e 'accoglienze' diffuse in quartieri-ghetto e case occupate a migliaia, ci raccontano di una emergenza-ordine pubblico non più tollerabile e della necessità che abbiamo di mandare a casa al più presto e con la massima ignominia elettorale i responsabili dello s-governo e gli imbonitori di ogni risma.

E, se è vero che non c'è garanzia che il cambio di indirizzo che ci verrà dalle urne sarà risolutivo e pienamente soddisfacente i desideri di ordine sociale e miglior vivere civile, é altrettanto e più vero e sicuramente necessario lavorare come volontari e vessilliferi dell'ordine nuovo a bordo della nave-Italia distesa su un fianco e squarciate le stive della legalità e i bulli e i criminali di ogni risma liberi di scorrazzare come maledetti topi all'ingrasso per ogni dove.

Tornate a bordo, caxxo! elettori ed elettrici di questo paese-senza e contribuite a lanciare nelle urne i segnali di s.o.s. necessari per avviare una svolta radicale e bonificare e irreggimentare quelle periferie urbane malate del nostro annoso scontento.

«Un’assurda e immotivata violenza aggressiva di un branco». Così il questore di Napoli, Antonio De Iesu, ha definito il pestaggio subito da un 15enne ieri a Napoli.…
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