Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Febbraio 2022

Il Grande Ritorno.

Post n°1976 pubblicato il 28 Febbraio 2022 da fedechiara
 

Avremo anche per l'Ucraina la formazione di 'brigate internazionali' che andranno ad onorare la 'democrazia tradita', e le mitiche 'libertà' occidentali calpestate? E si porteranno dietro il tascapane Nato che comprende un coltellino svizzero e la cioccolata fondente ultra energetica - e saranno muniti dei fucili d'assalto di ultima generazione e di una macchina fotografica per i selfie con gli indigeni e che documenterà le nefandezze dei cattivissimi russi invasori?
E un qualche Capa redivivo o suo emulo post moderno mostrerà ai posteri il miliziano filo Nato colpito che cade all'indietro e il corpo che sembra sollevarsi da terra per la forza del colpo che lo uccide?
Non vi sembri cinismo di bassa lega, bensì il portato, un filo sarcastico comme il faut, di tutto l'entusiasmo a bandiere spiegate che passa nei tiggi per gli eroismi degli ucraini resistenti che sempre si accompagna ai reports su quanti soldati russi (malvagi per partito preso) sono morti perché l'Ucraina resiste, vogliamo che si sappia, combatte valorosamente – ma non è dato controllare le fonti embedded su questo bagno di sangue che penalizzerebbe l'esercito invasore e ci sono prove, invece, di taroccamenti giornalistici a iosa e aggiustamenti a spanna delle notizie.
E morire per l'Ucraina non sembra eccessivo per i nostri valorosi reporters di guerra che si mostrano una cinquantina di chilometri sempre dietro la linea del fronte con il casco in testa e la scritta Press che dovrebbe salvarli dalle pallottole vaganti e/o schegge di granata - e non vedono l'ora di informare i telespettatori (si sente, si percepisce) che presto 'arrivano i nostri' a cavallo di un caval e tutto il tristo reportage ucraino si ribalterà come d'incanto e i russi 'discenderanno in disordine quelle valli che hanno percorso con baldanza e miserabile sicurezza'.
Dato in Kiev, addì 27 febbraio 2022 (che non è neanche un anno bisesto, mannaggia).
  • Potrebbe essere un'immagine in bianco e nero raffigurante 1 persona, in piedi e attività all'aperto

 
 
 

Caldaie, termostati, armamenti.

Post n°1975 pubblicato il 28 Febbraio 2022 da fedechiara
 

E, mentre premo il pulsante di accensione della caldaia, perché il termostato segna 17.1, mi tormenta il pensiero che potrebbe essere uno degli ultimi giorni di riscaldamento del condominio, vista la determinazione suicida del nostro paese di schierarsi 'a coorte' (siam pronti alla morte?) con la consorteria dei paesi Nato che sanzionano la Russia fino a darsi forti martellate sugli zebedei e chiudono lo 'swift' che consente i pagamenti internazionali, inclusi quelli del gas russo.
E i pensieri che vi rotolano dietro sulla triste china della guerra che si farà, s'ha da fare, Dio lo vuole (la Libertà, il Progresso, la Solidarietà – la Trimurti fake dell'Occidente), come lasciano intendere i maggiorenti Nato intervistati compulsivamente dalle televisioni embedded e dai giornalisti con in testa l'eroico elmetto Press, i pensieri sono come onde in battigia, figlie impaurite della tempesta scoppiata al largo ieri e stanotte. Ce la faremo ad evitare il conflitto mondiale e l'olocausto atomico che ne consegue?
Non sarà che tutte queste dichiarazioni di rincalzo e di armamenti tardivi all'Ucraina, di 'leaders' occidentali e segretari di partito che si sono fatti di adrenalina o di altro, siano secchiate di benzina gettate da insensati sul fuoco russo e ucraino dei prossimi scannamenti casa per casa? E quell'eroe comico che si erge a fiero condottiero di ultima istanza, il Zelensky assunto a santo martire dai paesi Nato che spinge il suo popolo all'inevitabile massacro, (andate avanti voi...) non gli accade, nei sonni tormentati, di pensare che una sua resa immediata potrebbe porre fine al massacro?
E non sarebbe più sensato chiamare i pompieri, di qua del fronte di guerra, e intervistare in tivù quei pochi rimasti che parlano di trattative possibili e di quali offerte di pace e ragionevoli compromessi si potrebbero offrire a una Russia che si oppone manu militari allo stringersi della cintura d'assedio della Nato tutto intorno ai suoi confini?
Pensieri molesti ma che non hanno/avranno risposta perché quando si scende una china ripida è la gravità assassina a portati giù di corsa e, se fai tanto di puntare i talloni, lo sfarinamento dei sassi rischia di farti cadere rovinosamente e sbattere la schiena a terra.
Si sta, come d'autunno, sugli alberi le foglie. Eppure è primavera, la terza primavera del nostro scontento, del cupio disolvi di un triennio pandemico che si chiude col botto della guerra, forse mondiale, lo predice Biden l'insensato, imbeccato dai suoi stolti consiglieri militari, ben decisi a testare le ultime, formidabili armi in dotazione.
Stranamore è tornato, nella veste di un vecchio presidente che risale i sondaggi col garrire delle bandiere di una guerra segretamente auspicata per punire e mettere definitivamente alle corde lo storico nemico russo.
Godetevi i trailers in tivù mentre i missili fischiano sopra le vostre case e il fall out atomico si allarga e vi comprende - e sui teleschermi appannati appare la scritta tremolante de: 'fine delle trasmissioni'.

 
 
 

Oltremondi, suggestioni, patrie di ieri e di oggi.

Post n°1974 pubblicato il 27 Febbraio 2022 da fedechiara
 

Oltremondi, suggestioni, patrie di ieri e di oggi.
...che, poi, se ci capitasse di poter rivisitare il passato e mi arrivasse la cartolina-precetto a casa di presentarmi in caserma per una leva militare di estrema ratio tipo: i 'ragazzi del 99', al fine di combattere il nemico austriaco nelle trincee e sul Piave io mi darei alla macchia e mi direi disertore dell'idea di una patria siffatta basata sulla 'ossessione dei confini' (Alessandro Baricco 'The Game') perché convinto assertore di una patria europea quale già si configurava in nuce all'epoca di Francesco Giuseppe nell'Austria Felix. Stati federati sotto una illuminata reggenza e buona amministrazione.
E mi piace tanto la 'marcia di Radestky' in musica, da ballare a fine d'anno come un tango-milonga in quel globalismo ante litteram di suggestioni artistiche commiste che solo il gioco della Storia consente di ipotizzare – e sbeffeggiare così le presenti diatribe e i conflitti asprissimi e le fake news della stampa mainstream sul nazionalismo ucraino filo Nato che sarebbe da premiare.
E condannare, di contro, il cattivone Putin, mostro mediatico orribile a vedersi e udirsi, che chiedeva, ragionevolmente, un ritorno alle sfere di influenza per sottrarsi all'assedio della Nato nei paesi ex satelliti fattisi vieppiù aggressivi verso lo storico nemico russo man mano che gli arrivavano gli armamenti più sofisticati e i missili nato schierati verso est.
Ma niente. Stoltenberg (nomen omen), tetragono, ha fatto orecchie da mercante fino alla presente guerra in Ucraina e la risoluzione del conflitto si risolverà con il metodo von Clausewitz: la guerra quale mezzo politico di ultima istanza.
E nel presente Oltremondo del web che tanto ci illude (oh Ermione) potremmo ipotizzare un referendum virtuale-globale (tipo piattaforma Rousseau) su chi vince e chi perde – e se, sotto-quesito, è ragionevole ipotizzare un ritorno alle storiche 'sfere di influenza' (tipo quella degli Usa che foraggiarono il colpo di stato in Cile) o se tutto può essere brillantemente risolto offrendo alla Russia di Putin una cittadinanza onoraria in seno alla Nato con qualche stock options in più da usarsi in caso di crisi grave futura.
Creatività, gente, creatività. E' la parola-chiave del terzo millennio. Votate, votate, votate.

 
 
 

Nottetempo casa per casa.

Post n°1973 pubblicato il 26 Febbraio 2022 da fedechiara
 

Nottetempo casa per casa. I nazionalismi assassini del Novecento che si stiracchia dentro al terzo millennio.
Mi ha colpito il racconto che si è fatto ieri dell'aver distribuito armi alla popolazione di Kiev.
Che, se fosse toccato a me, avrei ringraziato i combattenti, grato dell'ingombrante acquisto, ma l'avrei messo (il kalashnikov) in un canto dietro la porta, nell'evenienza ultima di un feroce 'casa per casa' - e giusto in caso di disperazione, se i 'cattivi' russi si azzardassero a fucilare i civili su due piedi tanto per far cassa.
Narrazioni improbabili, ma vedi mai che la cosa incanaglisca nei prossimi giorni e mesi per l'entrata in scena dei nazistoni ucraini delle varie brigate di cui si son viste le foto nel corso della lunga guerra del Donbass che oggi si spacciano per patrioti.
Scherzi a parte. Che il nazionalismo ucraino sia oggi spacciato quale 'cosa buona' e da difendere ad oltranza perché novello 'stato sovrano' riconosciuto e foraggiato militarmente dall'Occidente mi accende un lume nel cerebro e mi sovviene che i nazionalismi del Novecento, secolo corto e maledetto di devastanti conflitti mondiali, furono quasi tutti assassini ferocissimi e causa di morte di soldati e partigiani e civili inermi a centinaia di migliaia.
E l'avere accolto l'Ucraina nazionalista a braccia aperte in Occidente e averla inserita nella cintura militare d'assedio della Nato allo storico nemico russo, col senno di poi si è rivelata mossa incauta degli stati europei ed americani che oggi si paga col sangue delle storiche rivalse e degli ammonimenti manu militari.
E meglio sarebbe per tutti se la narrativa ufficiale embedded alla Nato e al filo americanismo da un tanto al chilo la smettesse di additare Putin quale mostro dittatore sanguinario, bensì quale capo di uno stato stanco e assai provato per le croniche inimicizie e le stragi (Donbass e dintorni) e che avanza le sue ragioni di difesa territoriale con il solo strumento, la guerra, che ha costretto l'Occidente arrogante e stolto ad una riflessione approfondita sugli errori commessi negli ultimi trent'anni.
E Putin, ne sono certo, si aspetta una soluzione diplomatica onorevole ad un tavolo di trattativa che segni una cesura netta con quel passato di storiche, infinite contrapposizioni – e la si faccia finita finalmente con l'idea di 'nemico' nel terzo millennio degli Oltremondi virtuali che avrebbero dovuto cancellare infino l'idea di una guerra ancora possibile tra stati muniti di arsenali atomici spaventosissimi e capaci di annichilire la vita sul pianeta Terra.
  • Ieri accadeva. Piloti cileni addestrati dagli Usa bombardano la Casa Rosada.
    Potrebbe essere un'immagine raffigurante 4 persone e persone in piedi

A proposito di 'sfere di influenza'. Il convolgimento degli Usa nel colpo di stato militare in Cile. 

https://it.wikipedia.org/wiki/Colpo_di_Stato_in_Cile_del_1973

 

 
 
 

Il Dottor Stranamore è tornato.

Post n°1972 pubblicato il 25 Febbraio 2022 da fedechiara
 

Olocausti nucleari e dintorni.
Conviene tenere gli occhi ben fissi sulle esplosioni ucraine di oggi e dei giorni a venire e continuare a sviluppare le complicate sinapsi che ne conseguono se vogliamo capire il nuovo della Storia.
Che sembra ripetersi, ma è come i virus che sviluppano le loro micidiali varianti per sopravvivere.
Se quello che ci spaventa dell'aggressione militare dei russi è il ricordo ancora vivo del caporale Hitler che invadeva la Polonia con la passiva condiscendenza e gli errori politici dei paesi a lui intorno – e il seguito dell'espansione militare tedesca fino all'Olocausto finale - è una buona sinapsi, ma trascura le varianti virali della complessità della vita sul pianeta Terra.
Di Hitler ce n'è uno solo nella Storia, tutti gli altri sono suoi pallidi imitatori – pur se a capo di una nazione ben più vasta e solida della nazione tedesca di allora e dotati delle mille diavolerie missilistiche a testata atomica che ci fanno tremar le vene ai polsi per l'ampiezza dell'area distruttiva che comportano e include le nostre case e quelle dei parenti e degli amici.
Ed ecco la prima variante. L'equilibrio del terrore atomico ancora tiene e terrà per qualche settimana e relega nella fantapolitica i vaneggiamenti del dottor Stranamore (il bel film di Kubrik, andate su internet a vedervelo, è istruttivo). Quindi niente truppe Nato ingaggiate sul terreno e sullo spazio aereo ucraino.
Ma i brividi che provammo all'epoca dell'uscita del film nelle sale – di un missile (o un bombardiere della classe Stealth) che sfugge ai radar russi e punta veloce, troppo veloce su Mosca, e i due presidenti che si fronteggiano telefonicamente e patteggiano la punizione del reciproco sacrificio atomico di alcune città americane quale giusta rivalsa – quei brividi, dicevo, sono di oggi perché basta una frase di troppo (delle troppe e sciocche di pretesi leaders quali ci riferiscono i tiggi embedded) e un qualche capo di stato dell'alleanza Nato che ama mostrare i muscoli e spinge per una punizione severa che vada oltre le inefficaci, mitiche 'sanzioni' (Biden?) e la china discendente dei pulsanti rossi militari e dei codici che avviano l'olocausto nucleare verrà scandito in diretta dai giornalisti nel corso dei loro abborracciati tiggi di guerra.
Dieci, nove, otto, sette, sei – come quando stiamo con le bottiglie di spumante in mano in esaltata attesa dell'anno nuovo, che mai è veramente nuovo e diverso.
Noi speriamo che ce la caviamo. Ripetiamolo in coro facendo gli scongiuri di rito, perché se davvero i toni e gli stupidi fronteggiamenti verbali del Baiden, presidente inadeguato, non si attenueranno e qualche saggio consigliere non lo convincerà che Putin non è il 'nemico' da annientare, bensì il leader politico con il quale venire a patti e disegnare insieme il futuro delle sfere di influenza e l'arretramento della cintura militare della Nato dalle attuali posizioni allora è il tempo delle preghiere.
Che Dio ci aiuti, come si dice e si dirà mentre il mondo si fa evanescente nelle sue nebbie belliche e l'odore delle polveri atomiche ci brucia i polmoni.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto

 
 
 
 
 

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