Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Giugno 2023

Il medium è il messaggio.

Post n°2632 pubblicato il 14 Giugno 2023 da fedechiara
 

Se è vero che 'il medium è il messaggio' allora ha vinto Lui, cari voi, rosiconi della sinistra odiatrice, ha vinto a man bassa e tutt'intera la posta politica in ballo anche (e sopratutto) nel corso dei funerali.
Ha vinto il possessore di molti 'media', giornali e televisioni oggi prone e chine in modo imbarazzante di fronte al feretro del Grande Leader – che uguaglia i giorni di lutto nazionale (e funeralissimi di stato in Duomo) ottenuti dal Sommo presidente Mao tse Dong, imperatore della Cina moderna e, più di recente, dalla regina Elisabetta di Inghilterra.
E perfino rai news 24, ammiraglia pd in seno alla rai, offre l'onore delle armi in modo imbarazzante all'acerrimo nemico – e i suoi inviati fanno peggio degli inviati Mediaset e cercano di carpire anche il più ridicolo commento e soffio elegiaco dai molti ex 'nani e ballerine' della scuderia mediaset presenti come d'ordinanza in piazza Duomo.
Non sarà che le recenti nomine in rai hanno colpito duro anche il ponte di quella portaerei della sinistra estrema – i cui reportages trasudavano fazione, e dall'Ucraina gli inviati (sic) si mostrano filo Nato più realisti del re Stranamore, alias Biden-il-Trasognato-Inciampatore seriale?
E sono rimasti giusto la Bindi e il Conte ha segnare la distanza dall'Osanna Universale al re Mida dei media, dagli inni e dai peana che si levano da piazza Duomo per il Generalissimo che vince in morte quel che perse in vita e gliene avanza per i posteri – e chissà che non compaia il suo fantasma sopra la folla esultante a dirlo immortale e strappare l'applauso finale.
E' morto un re. Chi sarà il re (o la regina) che gli succede e guiderà il cambiamento?
Il medium è il messaggio - Mediatraining
MEDIATRAINING.IT
Il medium è il messaggio - Mediatraining

 
 
 

Fazioni e indignazioni.

Post n°2631 pubblicato il 14 Giugno 2023 da fedechiara
 

·
Dell'esprimersi 'di pancia' a fazioni rovesciate. 14 giugno 2018 
Un mio amico carissimo – oggi 'ex' di quelle indignazioni e rabbie politiche che innervano l'universo virtuale di facebook e ci spingono a 'togliere l'amicizia' a chi ci è avverso politicamente – mi gratificava coll'appellativo di 'Chiarissimo', al tempo della comune partecipazione ad un forum ormai lontano nel tempo.
E il suo è appellativo confermato nel tempo presente dalle predizioni che ho fatto di eventi impossibili – eppure avvenuti, contro tutti i sondaggi partigiani avversi – della 'brexit', dell'elezione di 'The Donald' alla Casa Bianca, l'Austria in mano alle destre sovraniste e anti immigrazione massiva, la Merkel al tappeto costretta a patteggiare il suo governo con le destre bavaresi, per finire col fuoco di artificio del referendum costituzionale perduto alla grandissima dall'Imbonitor Magno fiorentino e la sua riduzione elettorale al 18 per cento e Salvini vice premier pigliatutto.
Tiresia mi fa un baffo, al confronto.
Eppure non era difficile prevedere tutto quanto è avvenuto ed ha cambiato 'd'emblée' il panorama europeo e mondiale. I conflitti sociali introdotti nella vita delle persone dalla follia troppo a lungo tollerata e favorita della immigrazione massiva, durante una crisi economica 'globalista' tra le più lunghe che si ricordino – hanno forgiato il mondo presente, dotandolo di una allarmante, ma salutare reazione contraria che durerà finché il perverso commercio di vite umane sulle coste africane non sarà governato e fermato – ad onta di tutti quegli strani, pervicaci 'buonisti' che ancora si ostinano a considerare normale e inevitabile il travaso a cinque/sei cifre annuali delle popolazioni africane e medio orientali in Europa.
E gli assassini seriali e 'natural born killers' che gridano 'allah u akbar' prima di schiacciare sotto le ruote dei tir o di un 'van' o di accoltellare e sgozzare le loro ignare vittime e inermi ci hanno messo del loro nel convincere una maggioranza di persone che questo travaso incontrollato produce i mostri della convivenza impossibile nelle periferie urbane delle grandi metropoli europee ridotte a vere e proprie 'enclaves' islamo-radicali fuori controllo.
Ma ciò che più mi stupisce, in realtà, è il misterioso lavorio mentale delle sinapsi di coloro che tutt'ora restano annidati dentro le trincee giapponesi dell'opposizione sinistra e buonista, - le letali armi verbali alla mano e le tastiere puntate contro di noi: fascistissimi e schifosi 'giallo-verdi' che gli abbiamo scippato il governo della nazione.
E i poveretti continuano a vomitare (il verbo è tornato attualissimo, grazie a Macron) i loro insulti sanguinosi e la bile anti fascista quand'anche sia evidente che il fascismo d'antan non è in nulla comparabile con gli odierni avvenimenti, ma, ahinoi, tocca tollerare questi rigurgiti e vomiti e altro perché tocca a loro, i piddini trombati alle elezioni, oggi esprimere il loro verbo politico 'di pancia' – e non è un gran bel sentire e odorare, ne converrete.
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Predizioni ed altre predizioni.

Post n°2630 pubblicato il 13 Giugno 2023 da fedechiara
 

Predizioni e serene vacanze. - 13 giugno 2022
E' difficile trovare un tale vuoto di attese e di predizioni credibili sulla nostra sorte prossima comparando l'attuale momento sociale e politico con altri di uguale incertezza lungo i decenni trascorsi (non meno demenziali) delle nostre vite.
Fate caso alle notizie di oggi sui quotidiani. Siamo stati chiamati a votare referendum importanti per lo stato (penoso) della giustizia italica e li abbiamo mandati al macero con una partecipazione al 18 per cento dei votanti. E pare che la maggioranza di quei pochi fosse di schieramento sinistro – di coloro che intendono mantenere intatto l'avvizzito e meschino potere della casta dei magistrati.
Possiamo sottolineare che l'indizione di quei referendum mostrava l'evidenza di uno stallo politico di partiti auto referenziali che non sanno e non possono risolvere i problemi del nostro vivere civile, ma l'averli rimandati al mittente con ignominia non ci assolve dal nostro mostrarci cittadini di un dio minore – il cattivo dio della mala politica che incoraggiamo con la nostra indifferenza.
E la guerra in Ucraina è entrata nel cono d'ombra delle cose sbagliate e delle posizioni politiche ispirate dai dementi Stranamore e dai filo Nato (più realisti del re) che si cristallizzano – con la Russia che consolida le posizioni sul terreno e si mostra del tutto indifferente agli effetti delle sanzioni economiche che ci penalizzano in sua vece e fanno saltare in aria i numeri delle fragili economie occidentali suicide.
Come dire: 'Abbiamo sbagliato tutto e non sappiamo come tornare sui nostri passi e ai più miti consigli senza perdere la faccia.' Il tutto sulla pelle dei cittadini e svuotando i loro portafogli già mezzo vuoti causa pandemia e chiusure e fantasiose restrizioni. Ma, anche in questo caso, poche o nessuna risposta da parte dei cittadini succubi, se si esclude la fiera pattuglia dei 'leoni da tastiera' delle agorà virtuali che fanno contro informazione contro lo strapotere di una stampa mainstream univocamente asservita al vizzo potere di partiti delegittimati, ma saldamente incollati alle cadreghe parlamentari.
E, se guardiamo alla piazze reali, a fronte delle esibizioni felici della comunità lgbt in grande spolvero di danze e le abituali mossette accattivanti in telecamera abbiamo in cronaca la piazza della periferia trista di Milano dove vanno a fuoco le auto dei rom che occupano abusivamente gli appartamenti e sono contrastati dai residenti storici con i bastoni - che disperano di un intervento dello stato e della sua mano armata che ripristini la legalità repubblicana e restituisca vivibilità a quelle contrade abbandonate da dio e dagli uomini.
Ma siamo solo alla metà scarsa dell'anno di dis-grazia 20-22 che in Cina manda in onda restrizioni severe causa variante del Covid19 che forse giungerà anche da noi fra qualche mese. Perciò folleggiate, cittadini elettori, e godetevi le meritate vacanze e andate al mare senza più remore.
Qualche santo provvederà, dicevano gli avi speranzosi, pur in flagranza di prime e seconde guerre mondiali e la pandemia di 'spagnola' che ne stendeva più che nelle trincee.
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Per chi suona la campana.

Post n°2629 pubblicato il 13 Giugno 2023 da fedechiara
 

Umana cosa picciol tempo dura, disse il vecchio di Chio.
E adesso che la cronaca poco a poco si spurga dell'alluvione berlusconiana, uomo eccessivo in morte come in vita, Nabucodonosor e re Mida politico del terzo millennio, subentra la più democratica considerazione che 'la morte pareggia ogni erba del prato' come si diceva nelle chiese, a dimostrazione che c'è un tempo per gli 'unti del Signore' pretesi, ma è tutto a rendere, a ben vedere - e le apparizioni ultime del Cavaliere stringevano il cuore di pena per come ci si riduce negli anni della maledetta decina finale, dai settanta agli ottanta e più giù: ridotti a radice che residua; anni in cui ti può capitare di tutto e l'entropia degli universi ti scatena addosso ogni maledetta cosa della salute che declina e ti riduce ad una larva di ciò che sei stato in gioventù.
E se è morto Berlusconi gli si è appaiato in cronaca anche il Nuti, sua misura di paragone di come ogni vita sia unica nella buona sorte e nella cattiva, nella ricchezza e nella povertà e si va in alto e si precipita (il povero Nuti) e non c'è limite al peggio (la depressione e la rovinosa caduta) e frana l'idea di Giustizia in questo mondo bislacco e atroce - rileggetevi l'Ecclesiaste e addio alle armi e 'per chi suona la campana'.
Suona anche per me, per voi, andate in pace e riappacificatevi con l'idea di futuro.
E' sempre altro da quello che ci immaginiamo, a causa delle nostre fantasie asfittiche, ma la nave degli Uomini e delle Donne va e sfida i secoli. Magari colonizzeremo gli universi un giorno, una volta consegnate le nostre intelligenze preistoriche alle intelligenze artificiali che ci son figlie.
La lotta contro il Caos primigenio è appena cominciata in fondo e che volete che siano le piccole cose di cui discutiamo oggi.
Riposino in pace il Nuti e il Berlusconi e 'chi muore tace e chi vive si dà pace', rivolgiamo gli sguardi al futuro.
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Il grande vuoto.

Post n°2628 pubblicato il 12 Giugno 2023 da fedechiara
 

Il grande vuoto.

Okkei, okkei, la domanda era retorica. E' la risposta è : 'Si, lascia un grande vuoto.' Perché quando si è creato un 'troppo pieno', come nel suo caso (tralasciamo per il momento di giudicare la qualità di quel suo pieno) il vuoto ne consegue, nell'ora in cui ha chiuso gli occhi come un qualunque mortale.
E, se fosse stato un generale, avrebbe conteso la fama ad Alessandro il Magno, a Napoleone, all'ammiraglio Nelson, a Cesare re di tutte le Gallie. E se fosse stato un politico degno di questo nome avrebbe conteso la fama con Charles De Gaulle, Thomas Jefferson, la signora Tatcher, ma è stato un politico italiano, ahiLui, - l'Italia dei suoi fasti e nefasti imprenditoriali di tycoon : il luogo della Storia dove tutto diminuisce esponenzialmente in video e in voce e subentra la macchietta o la caricatura ed ogni atto politico finisce in farsa e fescennino e 'lettoni di Putin' e le olgettine a libro paga e le prodigiose 'nipotine di Mubarak'.
Ma lascia un vuoto perché 'dopo di me il Diluvio' - è il caso di dire relativamente a quel partito del Re di Denari che è 'Forza Italia'; un nome rubato ai tifosi della nazionale di calcio, un inno scialbo come quello che suonavano ai congressi di partito ed entrava Lui sul palco con il cerone sul viso e scomparivano tutti, ma proprio tutti.
Un partito, un uomo e i suoi denari a forzieri pieni - ed è facile previsione che quel partito, privato dei denari del leader, si scioglierà e i suoi membri, autentici 'signori nessuno', finiranno nel gruppone di Fratelli d'Italia o della Lega, qualcuno nel Misto, come usa da noi. Un Fritto Misto di sopravvissuti di ogni catastrofe politica: dai Razzi e Scilipuoti ai fuoriusciti dei 5 Stelle.
Ha lasciato un vuoto, si, ma non durerà troppo a lungo.
Si tornerà presto all'amalgama politico, al minestrone, alla zuppa di farro con carote e zucca dove, dopo la cottura, si fatica a distinguere un ingrediente da un altro e l'elettore italico ingoia il suo boccone fumante con l'indifferenza e il disincanto di sempre.
Berlusconi (e noi tutti) secondo Heidegger. Essere nel tempo.
(...) Nasciamo, ossia siamo tutti gettati-nel-mondo, da una determinata famiglia, in un determinato punto dello spazio e del tempo. Le condizioni di tale deiezione concretano quella che Heidegger denomina “tonalità affettiva”.
La nostra comprensione del mondo si colloca sempre all’interno di una determinata situazione affettiva (gioia, dolore, noia, rabbia, angoscia, e indifferenza – tonalità affettiva tanto quanto le altre, etc).
Il cd “soggetto o intelletto puro” non può esistere, l’Uomo è sempre un soggetto deietto o “tirato” nel mondo – nessuno ci ha chiesto se volevamo nascere – ed un progetto che si proietta in un punto fisico, nel mondo che il Tempo gli ha aperto.
Nel suo essere-nel-mondo, con la sua propria tonalità affettiva, l’Uomo interagisce con il mondo innanzitutto per come il mondo stesso si offre, ossia secondo l’opinione comune: pensa innanzitutto quello che si-pensa, in conformità al “si dice” del senso comune.
Le opinioni del senso comune non si condividono tanto perché verificate, ma principalmente in quanto comuni. Il senso comune, infatti, varia notevolmente secondo le epoche storiche e secondo le culture nazionali: basta osservare gli ultimi 30 anni in Occidente. (...)

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