Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

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Messaggi di Luglio 2024

Predizioni.

Post n°3270 pubblicato il 16 Luglio 2024 da fedechiara
 

Predizioni.
Mi capita di leggere uno di quegli articoli-esca, che frammentano le frasi e le diapositive che accompagnano la narrazione per potervi introdurre la maledetta pubblicità, ma ho tollerato ed ho continuato a leggervi oltre perché il tema era cruciale.
Trattava, nientepopodimeno, della ineluttabilità della terza guerra mondiale.
La tesi dell'esperto citato in materia è che è ormai troppo tardi per fermare l'effetto-domino che ci porterà dritti-filati al fungo termonucleare sopra le città europee e mondiali, una via l'altra (che Dio ci scampi).
Dieci cento Hiroshima e Nagasaki con il di più che le presenti bombe sono cento volte più potenti e distruttive di quelle sganciate sul Giappone - e altri esperti catastrofisti ci dicono che potrebbe addirittura avere effetti drammatici sull'asse terrestre. Che credito dare a queste predizioni nostradamusiche?
E' vero che la legge di Murphy incombe pericolosamente sopra le nostre teste come una spada di Damocle e 'se una cosa può essere fatta in due o più modi e uno di questi porta ad una catastrofe, è proprio in quel maledetto modo che accadrà'. La abbiamo vista in azione nella guerra di Ucraina, questa 'legge' – con gli stolidi leaders dei paesi filo Nato che si sono accodati con scarso discernimento e nessuna intelligenza alla furia distruttiva di Biden-l'Anziano e dei leaders britannici con ostinazione degna di miglior causa – e questa dell'Ucraina in guerra per procura Nato è data cento a uno di probabilità di essere la 'causa scatenante' il Conflitto Massimo nella predizione catastrofista di cui all'articolo in questione. https://www.andreaminini.org/statistica/probabilita/...
La verità è che non ne caviamo un ragno dal buco affidandoci a questo genere di predizioni.
Non ci servono neanche per assicurare la casa poiché credo che nessuna assicurazione al mondo correrebbe il rischio e andrebbe fallita (se si desse un futuro post atomico per la vita umana) nel malaugurato caso che assicurasse un numero molto alto di abitazioni in una delle capitali che venisse colpita e distrutta in toto dalla Bomba.
A proposito, devo ricordarmi di pagare il premio in scadenza, mannaggia.
Ed è vero, in ogni caso che viviamo in un mondo caotico in cui il movimento delle ali di una farfalla nelle isole Filippine determina, a quanto pare, la formazione di un terribile tornado sulle coste della California – e Trump, ferito all'orecchio da una pallottola vagante e ancora vivo solo per un movimento causale del capo in corso di comizio finirà per ottenere la presidenza degli Stati Uniti d'America e, forse, chissà, imporrà la fine della guerra in Ucraina e l'avvio di un mondo tripolare dal difficile equilibrio futuro.
Estote parati e datevi le regolate del caso, genti faziose e stupidamente sinistre.
La probabilità
La probabilità La probabilità di un evento E è il rapporto tra il numero dei casi positivi/favorevoli (f) e il numero dei casi possibili 👎. $$ p(E) = frac{f}{n} $$ Il quoziente fra il numero dei casi favorevoli e quello dei casi possibile fornisci una stima della possibilità che l'evento si v...
Edward Lorenz e l'effetto farfalla - MeteoSvizzera
Edward Lorenz e l'effetto farfalla - MeteoSvizzera

 


 

 
 
 

Supplici? Quelle ideologie che non sanno far di conto.

Post n°3269 pubblicato il 16 Luglio 2024 da fedechiara
 

Quei fedeli prostrati davanti al Verbo 16 luglio 2022
E quando si dice 'infiammazioni' le prendiamo in considerazione tutte, anche quelle che colpiscono i mitici 'intellettuali di sinistra' – che la sinistra se la sono persa nel transito degli accadimenti feroci del presente, ma sognare è lecito e, perdipiù, è gratis.
E abbiamo Moni Ovadia che ci rappresenta le Supplici quali antesignane dei post moderni supplicanti sui barconi – e l'autore è bravo, ca va sans dire, e il suo è buon teatro – ma queste equiparazioni da passato a presente sono ideologiche e 'per partito preso' e hanno il difetto di andare a spanne.
E chissà quante erano le Supplici allora, al tempo delle arcaiche narrazioni, a fronte dei 600.000 ingressi illegali degli ultimi due anni e degli stipamenti nelle banlieues parigine e belghe e nelle nostre periferie urbane di folle islamiche nemiche.
Genti non più supplici, bensì pretendono di imporre la sharia nei territori e nelle enclaves che hanno conquistato per via demografica; leggetevi i reportages giornalistici da Malmoe, Svezia e il bel romanzo di Houellebecq: 'Soumission' – per capire come il dieci e più per cento della popolazione immigrata è sufficiente a fare un partito politico e cambiare gli scenari identitari di una Europa che fa harakiri con scenografica e teatrale lentezza e ha lasciato sui marciapiedi delle sue città e negli aeroporti e nei supermercati e nei teatri dove si teneva un concerto un numero davvero troppo alto di morti ammazzati 'allah u akbar': immolati sull'altare e sulla predicazione fiabesca del melting pot universale in cui riconoscersi come fratelli globali.
E anche Paolini, nel suo rappresentare i tormenti di un Ulisse redivivo e post Odissea, assume il remo dei migranti quale cifra denotativa e predicazione para buonista che ci mostra il passato delle migrazioni comparate con quelle odierne di folle a fiumi e stormi e banchi e tracimazioni catastrofiche da un continente all'altro.
E la pietas offerta al pubblico senza altre aggiunte di sensatezza e 'conti della serva' e senza le narrazioni successive dei conflitti in terra europea tra gli indigeni e gli affluenti che non si integrano e non trovano lavoro è pietanza indigeribile e avvelenata - e magari si dovrebbe aprire un dibattito post spettacolo per aprire il guscio ideologico degli autori e degli attori e mostrare che non galleggia, non tiene l'onda delle contraddizioni, bensì affonda nelle acque delle drammatiche migrazioni odierne con affogamenti progressivi e certificati.
La parola agli spettatori, please. Nella speranza che quei loro spettacoli preconfezionati e ideologicamente chiusi non attirino solo i fedeli prostrati al Verbo misericordioso e buonista.
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Tutte le

 
 
 

Supertrump. Leggende americane del terzo millennio.

Post n°3268 pubblicato il 16 Luglio 2024 da fedechiara
 

 

Se perfino il più fazioso e politicamente schierato dei giornali italiani rende iconico omaggio al resuscitato, al Lazzaro uscito dalla tomba che i rancorosi 'dem' gli hanno costruito intorno e fa cadere a terra la pietra del sepolcro ed alza il pugno del combattimento corpo a corpo e si fionda su Novembre p.v. prenotando la vittoria fatale possiamo spegnere le polemiche e rilassarci e metterci comodi - e perfino ascoltare trasmissioni radiofoniche di rara faziosità e veleni sparsi a piene lingue come quella che abbiamo ascoltato stamattina su radiotre che ci muoveva i conati per la quantità e pessima qualità di 'retropensieri' malevoli che uscivano copiosi dalle dichiarazioni dei partecipanti alla conventicola degli 'anti Trump' da sempre e con tanto di medaglietta al polso di appartenenza al club.
'Puro rodimento di c... ', avrebbe chiosato icastico un mio amico di penna. Purissimo davvero. E nessun antibiotico a disposizione che lenisca la spaventosa infiammazione.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e testo


 

 
 
 

Testimone del tempo.

Post n°3267 pubblicato il 15 Luglio 2024 da fedechiara
 

Sono un testimone del tempo. Assisto ad un documentario sulle microplastiche, ormai dilagate nei mari/oceani e nutrimento accessorio dei pesci di cui ci nutriamo, che si costituiscono ad isole galleggianti più grandi del Texas e mi viene in mente il mio essere stato giovinetto spensierato a cui la madre (le rare volte che la frequentavo) affidava il compito di 'andare a prendere il latte' (era il tempo della nota canzone, anno più anno meno).
Ci andavo con la bottiglia del vetro dell'acquisto primo sempre riciclata dopo rapido lavaggio e la plastica delle presenti bottiglie era stata inventata da poco (il primo imballaggio del latte fu con il tetraedro del tetrapak) e faceva le sue prime, festose prove televisive nei soli due canali in bianco e nero che si osservavano nelle case e nei bar – per chi la tivù non se la poteva permettere.
'E mo e mo e mo, Moplen.' recitava con piglio di allegria un noto attore ignaro della tragedia sociale che andava ad iniziare ed avrebbe spiegato le sue ampie vele nere su tutti i continenti.
E mo sticaxxi, gli replichiamo in coro noi precari viventi (ancora un poco e mi leggerete, un altro poco e vi vedrò ai miei funerali).
E nella 'drogheria' - el biavarol - che mi vendeva il latte (la 'latteria' con annessi burro e formaggi era parecchio distante da casa) campeggiavano i grandi sacchi di iuta che contenevano i cereali alla rinfusa e i fagioli delle diverse specie e le fave disseccate e le carrube – ed era una festa dello sguardo come l'infilata dei banchetti ai mercati rionali: 'Metri, litri, essenze e colori della vita, fino avorio delirante delle patate e pomodori ripetuti fino al mare.'
(Spiego alcune cose di Pablo Neruda - Filastrocche.it)
Poi cominciò la nostra, convulsa e disordinata, 'era industriale' e le campagne si spopolavano ai ritmi di abbandoni mensili di intere famiglie e crebbero come funghi notturni le città-monstres del sogno operaio e borghese con annesso quello del 'titolo di studio' per i figli.
Tutti medici e avvocati – o capitani d'industria per i più dentuti (come squali) e/o muniti di opportuno capitale iniziale familiare e raccomandazioni politiche ad hoc.
Curiosamente, a me toccò uno dei pochi padri in circolazione che mi obbligò, invece, (volevo fare il liceo Classico) a frequentare le 'medie ad avviamento industriale' con l'intento di conseguire il diploma di un rapido 'mestiere per le mani' e presto 'fuori di casa'. Operaio tornitore era il mio indirizzo finale, ma avrei fatto uscire troppi pezzi difettosi, ne sono quasi certo, e non sarei 'andato in paradiso' - come si narrava al cinema della classe operaia del mio tempo.
Il desiderio di lasciare al più presto quel simulacro di famiglia era anche mio, giunti al punto, e il mestiere me lo cercai diverso dal titolo di studio minimale in mio possesso e me ne andai di casa pochi mesi dopo aver assolto il servizio militare – ma, prima, falsificai la firma di mio padre e passai l'esame di 'scuola media unificata', da poco entrata in vigore, con la media del sette, latino incluso.
Mio padre lo venne a sapere tramite il bidello suo cliente di bottega (pensava di fargli piacere l'anticipargli la notizia della promozione del figlio) e mi piace pensare che fu uno schiaffo morale e non ne parlammo se non brevemente a muso duro. L'intenzione mia era di proseguire gli studi privatamente fino alla laurea ma il destino ci mise del suo ed andò diversamente.
La cultura, chi lo vuole, in qualche modo la rimedia.
Quell'estate, prima del servizio militare, la passai sui tavoli della Biblioteca Marciana.
Mattina e sera a leggere i libri i più vari e diversi. Perfino 'I Prolegomeni della ragion Pura' del gran filosofo, ma credo di non averne capito molto, privo com'ero dell'assistenza di un professore di liceo. I miei studi 'matti e disperatissimi', ma che lasciarono un segno.
Ci sono più cose in Cielo e in Terra di quanto le asfittiche fantasie degli uomini riescano ad immaginare. Poi entrai nel limbo sospeso di noi 'booomers' a cui toccò in sorte il lavoro fisso, la casa di proprietà e la pensione garantita ed effettiva: il sogno effimero della generazione Z.
Ma oggi tutto è mutato. E come nella poesia di Neruda:
'E una mattina tutto era in fiamme,
E una mattina i roghi
Uscivan dalla terra,
Divorando esseri,
E da allora fuoco,
Da allora polvere da sparo,
Da allora sangue.
Ed eccoci al ritorno della guerra in Europa, ai bellicismi ostinati, ai nemici storici riesumati dalla pattumiera della Storia, al declino dell'Occidente, ai timori di un olocausto termonucleare apocalittico, al ritorno dei maledetti confini, ai popoli in fuga dalle loro storie patrie, agli arrembaggi dei pretesi naufraghi e l'assalto finale alla diligenza-Europa che perde la sua identità.
Una mattina i roghi uscivano dalla terra divorando esseri. E da allora spari e missili e droni. Da allora sangue.
Testimone del Tempo.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

Spiego alcune cose di Pablo Neruda - Filastrocche.it
FILASTROCCHE.IT
Spiego alcune cose di Pablo Neruda - Filastrocche.it


 
 
 

Retropensieri.

Post n°3266 pubblicato il 15 Luglio 2024 da fedechiara
 

 Abbiamo tutti dei 'retropensieri'. E' noto che molti membri della comunità islamica ospiti residenti in Europa ed in America esultarono all'apparire sui video dei tiggi dei due aerei che sbriciolarono le twin towers. Retropensieri un caxxo.😡

Perciò non sorprendetevi se scrivo che alcuni fanatici 'antifa' occidentali ed altra genia di fanatici di altra scuola di pensiero hanno segretamente od esplicitamente gioito per la notizia dell'attentato a Donald Trump.
Il politicamente corretto, che vuole la violenza esclusa dalle competizioni elettorali, è una maledetta ipocrisia.
Ci sono 'antifa' che raffigurano la nostra premier 'a testa in giù' ed è una genia di infami ai quali neanche il trattamento rieducativo riservato al protagonista di 'Arancia meccanica' - legato ad occhi spalancati su scene di violenza estrema e il farmaco iniettato che gli induceva sofferenza - riuscirebbe a rieducare.
Pollice verso nella fossa dei leoni e liberare le fiere.
È una metafora, ben si intende.
Un mio 'retropensiero' figlio di queste ore drammatiche per la democrazia - notoriamente il 'miglior sistema di s-governo.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 4 persone e lo Studio Ovale





 
 
 
 
 

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