Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

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Messaggi del 01/01/2017

L'anno che sarà

Post n°342 pubblicato il 01 Gennaio 2017 da fedechiara
 

E' stato l'anno del G.I.R. il Grande Imbonimento Renziano – finito nelle discariche della storia seppellito da una valanga di 'no'. E chissà a cosa brinderanno gli orfani di Renzi e del suo pd di s-governo che si erano riempiti i pensieri degli slogans ex berlusconiani: 'L'Italia è una grande paese' con varianti zuccherose, - il paese dei vouchers e della disoccupazione a due cifre – e dell'avvilente lotta titanica e donchisciottesca contro l'Europa del nostro scontento e dell'austerità permanente che alimenta il mostro del lavoro-zero.

E lo slogan renziano più atroce è stato quello del : 'Salviamo vite' che si è tradotto in cinquemila affogati e il terribile messaggio sedicente buonista lanciato urbi et orbi in Africa e nel Medio Oriente de : 'Venite, partecipate in massa alla Lotteria della Traversata Mediterranea.' Più gente entra più morti si contano.

E contiamo, in parallelo, il conseguente numero dei clandestini che non hanno titolo di profughi e che girano per l'Europa di Schengen come schegge impazzite e si 'radicalizzano sul web' e salgono sui Tir di Nizza e di Berlino e fanno le stragi che abbiamo visto e ascoltato in cronaca.

E chi non arriva a tanta disperazione radicale vivacchia tra mendicismo e piccola criminalità sull'orizzonte di disoccupazione cronica e permanente di un paese che fatica a dar lavoro ai suoi e finanzia l'operazione 'mare nostrum' dei salvataggi in mare con i continui tagli alla Sanità e al residuo welfare.

Sono pazzi, pazzi davvero questi renziani. Prima li seppelliremo a fondo nella discarica della Storia prima potremo concentrarci sulla difficile e fatic

 
 
 

Discorso d'inizio anno a blog unificati

Post n°341 pubblicato il 01 Gennaio 2017 da fedechiara
 

 

Il senso di comunità nazionale del Mattarella come quello di 'Smilla per la neve'?

Riflettevo sul senso di ‘comunità nazionale’ ieri sera – tema proposto dal capo dello stato a reti unificate, com’è l’uso – e faticavo a trovare gli elementi capaci di elaborare il tema. E, a guardare due telegiornali diversi della stessa fascia oraria, il tg3 e quello di rete4, davvero il senso di comunità nazionale – cose e valori e sentire di popolo condivisi – non scaturiva da quelle immagini e i commenti.
Né maggiore fortuna ho avuto ieri notte, al ritorno da una festa ‘a palazzo’ dove non bastava la musica sparata ad altissimo volume e le danze e i salti e il dimenarsi scomposto a ‘fare comunità’ e riconoscimento e condivisione e gioia di incontri e di inviti – e per strada vedevi gente strafatta di alcool e di nulla le cui grida e frasi sconnesse davvero non richiamavano l’idea di comunità condivisibile e cose e valori identitari su cui fondare una riscossa nazionale e proiettare gli auguri di ogni bene per il nuovo anno.
E capisco il Mattarella, ‘messo lì nella vigna a far da palo’, (il Giusti mi perdoni la citazione) il cui compito è quello di illudere se stesso e i tele ascoltatori che ‘ce la faremo’ e basterà l’ottimismo della volontà a fare aggio sul pessimismo della ragione dei ‘gufi’ e vedrete che tutto andrà per il meglio, italiani e italiane, e il 2017 sarà un incanto di gente che si farà comunitaria – ad onta di quanto ci mostrava il tg di rete 4 che mandava i suoi reporters a giocarsi i connotati e l’integrità della telecamera nei ghetti urbani di San Siro e dovunque i nostri ospiti extra comunitari hanno stabilito precaria e oscena e rabbiosa residenza e slum urbano e ‘giungla’.
Però il Giusti, in fondo alla sua bella poesia anti austriaca, ci raccontava come quei soldati ‘messi qui nella vigna a far da pali’, a un certo punto della messa in sant’Ambrogio di Milano levavano lento un canto struggente e dolentissimo che si faceva incanto e suggestione e muoveva la commozione. Avverrà anche nella nostra improbabile ‘comunità nazionale’? Chissà.
Facciamoci gli auguri, ne abbiamo davvero un gran bisogno.

Poesia Sant’ Ambrogio di Giuseppe Giusti: Vostra Eccellenza, che mi sta in cagnesco per que’ pochi scherzucci di dozzina, e mi
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